GT Sport: il ritorno della Toyota AE86 Trueno

GT Sport: il ritorno della Toyota AE86 Trueno
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Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
La "hachi roku" è stata anche la protagonista di Initial D, famosissimo fumetto giapponese dedicato al drifting con protagonista Takumi Fujiwara
  • Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
8 maggio 2019

Nell'aggiornamento 1.38 di GT Sport è stata introdotta una delle icone delle compatte sportive giapponesi degli anni '80: la Toyota AE 86 (Hachi-Roku) nella versione Trueno, la sorella più performante della Corolla Levin.

Presente fin dal secondo capitolo della serie Gran Turismo, è divenuta famosa grazie anche al fumetto giapponese Initial D, una serie di manga dedicati al drifting realizzati da Shuichi Shigeno e pubblicati a partire dal 1995.

L'ultima trazione posteriore

L'AE86 Trueno è equipaggiata con un propulsore 1.6 4 cilindri twincam in grado di erogare 130 CV e 150 Nm di coppia, il cambio è manuale a 5 rapporti (a cui successivamente fu affiancato un automatico) e, peculiarità di questa serie, dalla trazione posteriore.

La leggerezza della vettura (che sfiorava la tonnellata) condita con la possibilità di equipaggiarla con un differenziale a slittamento limitato la rendono molto agile tra le curve e, data la potenza ridotta e il peso ripartito 50/50 tra asse anteriore e posteriore, facilmente gestibile. In aggiunta non mancano i freni a disco autoventilanti e le sospensioni indipendenti di tipo MacPherson (all'anteriore) mentre, al posteriore, una struttura a ponte rigido a 4 bracci con molle elicoidali.

A quei tempi per le vetture stradali era iniziata una vera e propria conversione alla trazione anteriore ma, la Toyota Corolla Levin e la Sprinter Trueno, furono tra gli ultimi baluardi della trazione posteriore.

Conclusi gli anni di gloria, la Trueno fu rimpiazzata dalla sesta generazione di Corolla che, però, non riuscì a replicare l'appeal che suscitò l'AE 86 verso il pubblico. La "Hachi-Roku" sembrava destinata quasi ad essere dimenticata ma, grazie a Shuichi Shigeno, il mito giapponese vive ancora oggi nel cuore degli appassionati anche più giovani grazie ad uno dei migliori fumetti dedicati alle corse: Initial D. 

Ecco la Levin (a sinistra) e la Sprinter Trueno (a destra) con le grafiche della protagonista di Initial D guidata da Takumi Fujiwara
Ecco la Levin (a sinistra) e la Sprinter Trueno (a destra) con le grafiche della protagonista di Initial D guidata da Takumi Fujiwara

Initial D: a scuola di drifting

Pur trattandosi di un fumetto a cui poi è seguita una serie animata, Initial D è riuscito ad accogliere il favore di tantissimi petrol head non solo per l'evoluzione della storia ma, al tempo stesso, perché rappresenta un contenuto verosimile adatto a qualsiasi età. Una vera chicca è anche la collaborazione tra l'autore Shigeno e Keiichi Tsuchiya, pilota professionista ed una delle pietre miliari della disciplina del drifting, che aiutò Shuichi nella realizzazione dei contenuti più tecnici. 

I due fulcri della serie sono il protagonista Takumi Fujiwara e, ovviamente, la AE 86 Trueno. Fin dai primissimi episodi ci si trova immersi nelle corse clandestine giapponesi sul monte Akina e non sarà facile per il giovanissimo Fujiwara battere avversari al volante di vetture molto più performanti, tra cui la Nissan Skyline GT-R (R32) e la Mazda RX-7.

Il successo dei manga e della serie animata rappresentano una vera e propria celebrazione della vettura che, al contrario di quanto si possa pensare, rimarrà sempre protagonista (con le dovute evoluzioni) dall'inizio alla fine. Un monumento dell'autore dedicato  alla piccola sportiva di casa Toyota che fece sognare moltissimi giovani nel Sol Levante.

Su GT Sport potete divertirvi a metterla di traverso e a praticare i consigli dei più famosi drifters, ma acquistare quella vera? La Trueno purtroppo è rarissima e molto costosa, specialmente in Europa!

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