In concessionaria dal 4 maggio: come cambierà la visita agli autosaloni

Pubblicità
Daniele Pizzo
L’ultimo DPCM comprende gli autosaloni tra le attività commerciali che potranno ripartire. Ecco come potrebbe cambiare chiedere un preventivo ed effettuare un test drive
27 aprile 2020

Dal 4 maggio, quando inizierà la cosiddetta “Fase 2”, si potrà andare in concessionaria? Il DPCM del 26 aprile annovera tra le attività commerciali che potranno riaprire anche i rivenditori di auto (e moto).

E’ quanto si evince dall’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che comprende le attività di “Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli” (Codice Ateco 45), le quali attraverso le associazioni di rappresentanza con la Presidenza del Consiglio hanno concordato pochi giorni fa le norme di sicurezza per personale e clienti per limitare i contagi da Coronavirus che possono essere predisposte a partire da oggi 27 aprile.

Sicuramente un cliente potrà andare in un autosalone per riparazioni o manutenzione improrogabili, dal momento che le officine non sono mai state chiuse in quanto giustamente ritenute attività essenziali e certamente si potrà andare a ritirare l’auto già prenotata e in attesa di consegna.

Qualche incertezza, in attesa di delucidazioni da parte di esecutivo e degli stessi commercianti, ancora rimane per quanto riguarda le altre ragioni che spingono a recarsi in un autosalone, come quella di voler toccare con mano un determinato modello, chiedere un preventivo, oppure fare un test drive/ride dell’auto/moto che si ha in mente di acquistare.

Rimanendo in vigore l’obbligo di esibire o rilasciare l’autocertificazione (sarà approntata una nuova versione), sembra lecito ipotizzare che si dovrà comunque avere una “pezza d’appoggio” da presentare alle forze di polizia sulle reali motivazioni dello spostamento.

A tal proposito, pare quasi certo che i rivenditori dovranno organizzarsi scaglionando le visite, che dovranno avvenire un cliente per volta e dunque queste dovranno essere fissate preventivamente per appuntamento.

Ci si interroga anche sulle modalità in cui si effettuerà una prova su strada: scontato l’utilizzo delle mascherine, previste come obbligatorie dall’ultimo decreto per accedere «nei luoghi chiusi accessibili al pubblico» (quindi per estensione anche l’automobile nel momento in cui è ancora di proprietà del concessionario lo è), probabilmente l’addetto alla vendita dovrà accomodarsi sul sedile posteriore per mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro di cui è fatto obbligo da tempo.

Infine, di seguito riportiamo le misure di sicurezza obbligatorie per tutti gli esercizi commerciali previste dal DPCM del 26 aprile all’allegato 5 “Misure per gli esercizi commerciali”:

  1. Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale.

  2. Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura.

  3. Garanzia di adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria.

  4. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.

  5. Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale.

  6. Uso dei guanti "usa e getta" nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.

  7. Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità: a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie; b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b), l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

  8. Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.

Argomenti

Pubblicità