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Geely ha messo alla prova la propria tecnologia in modo spettacolare: la batteria “Aegis Gold Brick” montata sul SUV elettrico Galaxy E5 ha superato un test di compressione estremo in cui è stata schiacciata da un carro armato ZTZ-59D da 36 tonnellate. Il risultato? Nessuna esplosione, nessun incendio, e nemmeno un segno di rigonfiamento o perdita.
Durante il test, il veicolo corazzato ha attraversato più volte il pacco batteria con i suoi cingoli, mettendo alla prova sia il modulo completo sia singole celle e gruppi di dieci celle. Le pressioni esercitate hanno superato del 180% i limiti previsti dalle nuove normative cinesi per la sicurezza delle batterie EV, in vigore dal luglio 2026. Nonostante la forza estrema, la batteria ha mantenuto la propria integrità strutturale, senza cedimenti visibili.
La “Aegis Gold Brick” si è già dimostrata conforme ai nuovi standard GB38031-2025, tra cui rientrano test dopo cicli di ricarica rapida, protezione avanzata da runaway termico e il primo test normativo per impatto dal basso. La batteria, realizzata con materiali ad alte prestazioni, utilizza un separatore bagnato doppio con rivestimento in ossido di alluminio resistente al calore, che impedisce rotture e reazioni termiche pericolose.
Oltre a soddisfare le 24 prove richieste, Geely ne sottopone la propria batteria a 36 scenari di stress, 23 dei quali superano le specifiche minime di legge. Il pacco batteria vanta certificazioni IP68 e IPX9K, tecnologia CTB (Cell To Body), struttura a griglia con sezioni di assorbimento urti e un fondo “a sandwich” spesso 2,6 mm, dotato di isolamento elettrico e dissipazione del calore.
La Galaxy E5 ha già ottenuto punteggi massimi nei test di sicurezza di Euro NCAP e ANCAP, oltre alla certificazione NESTA per la sicurezza elettrica in sei dimensioni. Con quasi un milione di unità vendute senza incidenti di combustione spontanea, Geely dimostra che l’affidabilità può andare di pari passo con l’innovazione. E presto, l’azienda aprirà al pubblico il più grande centro di test per la sicurezza al mondo, condividendo anche parte dei propri brevetti con l’intera industria automotive.
