Luca De Meo: «Ducati resterà Ducati»

Luca De Meo: «Ducati resterà Ducati»
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Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
Il membro del board Audi ha confermato ad Automoto.it la ferma intenzione dell'azienda tedesca di contribuire alla crescita di Ducati senza sconvolgerne l'autenticità. E si rivela anche un motociclista patentato
  • Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
16 novembre 2012

In occasione della conferenza stampa Ducati che si è tenuta a margine di Eicma a Milano, abbiamo avuto modo di parlare con Luca De Meo, membro del board di Audi AG con la responsabilità del Marketing e delle Vendite nel mondo.

Aziende come Audi, Lamborghini e Ducati rappresentano una "sfida" molto stimolante per Lei?
«Assolutamente, non si potrebbe desiderare di più. Da un punto di vista culturale, al di là della lingua, Audi Lamborghini e Ducati condividono la stessa visione su come i prodotti devono essere realizzati e su quale identità devono mantenere i rispettivi marchi»

Audi e Ducati sono due brand che mettono al centro la passione. Facendo leva su questo volete proporre moto Ducati nei punti vendita Audi?
«Su questo aspetto ci stiamo attualmente confrontando ma al momento non è una priorità. Il punto centrale è che il marchio Ducati deve e dovrà mantenere l’autenticità Ducati. Ciò non toglie che si possano venire a creare nuove opportunità da questo rapporto»


«La nostra strategia attualmente è quella di continuare a coltivare la relazione tra ogni singolo brand e la relativa rete di vendita, in modo tale che i concessionari riescano a fare utili e possano mantenere un alto livello di business. Ripeto che al momento l’aspetto su cui siamo più concentrati è quello di mantenere perfettamente inalterata l’identità Ducati»

ducati audi eicma de meo 3
Abbiamo incontrato Luca De Meo in occasione della conferenza stampa Ducati ad Eicma 2012 (Gabriele Del Torchio e Claudio Domicali svelano la Hypermotard 2013)

In altre parole volete fare con Ducati quello che avete già fatto con Lamborghini, che negli anni non ha perso la sua forte identità
«Si, vogliamo fare la stessa cosa anche con Ducati. Tradizionalmente il Gruppo Volkswagen ha sempre rispettato la storia, il carattere e l’unicità dei marchi di cui è entrato in possesso nel corso del tempo. E credo che proprio questa attenzione rivolta al rispetto della storia e della tradizione di ogni brand sia una delle chiavi del successo»

Audi sta pensando anche ad un veicolo che faciliti la mobilità urbana, potrete dunque beneficiare delle sinergie con Ducati per accelerarne lo sviluppo?
«In casa Audi attualmente si stanno portando avanti progetti di tutti i tipi. Ci sono diversi concept in cantiere, ma non hanno niente a che fare con Ducati. La nostra priorità ora è quella di spingere ancora in avanti lo sviluppo e la crescita della Ducati, ma nella giusta direzione, che è quella già presa dalla Casa di Borgo Panigale»

Al momento l’aspetto su cui siamo più concentrati è quello di mantenere perfettamente inalterata l’identità Ducati


Il Gruppo Volkswagen, sebbene abbia una forte liquidità, ha recentemente effettuato una emissione di Bond convertibili fino a 2,5 mld di Euro. Questo lascia intendere future mosse del Gruppo in direzione di altri brand, come Alfa Romeo o a nuovi e più consistenti investimenti nei confronti dei neo acquisti Porsche e Ducati?
«Non posso oggi commentare aspetti di natura economica e questioni di assetto societario. Posso dire però che entriamo nel progetto Ducati col desiderio di fornire un aiuto concreto a questa Azienda e credo che a Borgo Panigale lo possano confermare. Inoltre vogliamo rapportarci con la realtà Ducati con il massimo rispetto della loro identità e della loro cultura. Per me che sono italiano e che conosco Ducati da sempre è molto facile instaurare questo tipo di rapporto»

Lei è motociclista?
«Ho la patente da anni e mi piace andare in moto, non posso però considerarmi un gran motociclista. In questo momento mi piace molto guidare la mia Ducati Diavel»

 

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