Massimo Nordio, AD di VW Group Italia: «Con MoDo intendiamo fare chiarezza»

Massimo Nordio, AD di VW Group Italia: «Con MoDo intendiamo fare chiarezza»
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Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
MoDo, è la soluzione scelta da Vokswagen per raccontare in prima persona storie, tecnologie, ricerche che aiutino gli automobilisti ad orientarsi nella complessa trasformazione che sta vivendo oggi il mondo dell’auto
  • Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
25 maggio 2018

«Da costruttore di automobili a provider di mobilità sostenibile a 360°» afferma Massimo Nordio, numero uno del Gruppo Volkswagen in Italia.

Parole forse difficili da capire per un automobilista che del domani si interessa solo in parte. «Troppe voci contrastanti, e non sempre competenti, sul futuro della mobilità creano confusione. MoDo è una fonte valida, che intende fare chiarezza», continua Nordio.

Già, perché ciò che affligge oggi ogni consumatore, è il dubbio se sostituire o no la propria automobile. Perché farlo sembra che si porti dietro tanti rischi per il proprio portafoglio e per quella libertà di movimento che l’auto privata, per definizione, dovrebbe garantire. Paura di non poter circolare, o di trovarsi con un valore residuo bassissimo dopo pochi mesi, o di sbagliare tecnologia per l’uso che si vuol fare.

Queste sono le domande che tutti si fanno oggi. E i costruttori, Volkswagen in testa, lo sanno molto bene.

Per questo motivo, la trasformazione di cui parla Massimo Nordio, passa oggi attraverso un livello intermedio: da costruttore di automobili a provider di informazioni.

Già perché aiutare le persone ad uscire dal tunnel delle paure oggi è fondamentale. Presunti ambientalisti, giunte comunali, regioni, sono tutti impegnati a scagliarsi contro le auto, del resto poco importa. E purtroppo la loro voce viene spesso amplificata dai quotidiani, che sbattono in prima pagina notizie come «un morto a Milano ogni 15 minuti causato dagli NOx», una strage (falsa) che nemmeno il miglior Tarantino potrebbe immaginare.

Uno screenshot del sito MoDo
Uno screenshot del sito MoDo

Ebbene il Gruppo Volkswagen, si proprio loro, quelli che hanno provocato la crociata contro il Diesel (che come tecnologia poco c’entra con una questione di verità nascoste), diventato da lì il capro espiatorio di ogni male ambientale.

Oggi, che di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, dopo che sono finalmente cambiati i cicli di omologazione, dopo che si è deciso di raccontare dati di emissioni e consumi reali, dopo che si sono introdotte (e si miglioreranno ancora) soluzioni già capaci di rendere la questione NOx totalmente trascurabile, la filiale italiana di Volkswagen, per la prima volta, coraggiosamente, rialza la testa.

Riuscire a pubblicare un intero sito dedicato a raccontare agli automobilisti la grande trasformazione che stiamo vivendo attraverso notizie, storie, approfondimenti, per Volkswagen è un passo enorme

Uno sforzo non indifferente, più da un punto di vista strategico che pratico. Riuscire a pubblicare un intero sito MoDo (Mobilità Domani) modo.volkswagengroup.it dedicato a raccontare agli automobilisti la grande trasformazione che stiamo vivendo attraverso notizie, storie, approfondimenti, per Volkswagen è un passo enorme. E i contenuti sono effettivamente interessanti. Non troverete una classica operazione di marketing travestita, al contrario; potrete conoscere nel dettaglio il funzionamento del nuovo ciclo di omologazione WLTP, capire meglio come si sta lavorando sull’intelligenza artificiale nel mondo auto o che risultati si vogliono ottenere dalla realtà virtuale. Ma anche come in un Gruppo così grande convivano persone e robot e tante altre storie di persone e di tecnologie.

Un bel lavoro, Volkswagen apre un nuovo capitolo per un costruttore e un nuovo stimolo per noi editori che forse da oggi avremo un concorrente in più.

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