MAUTO, Matita d'Oro per Marcello Gandini

MAUTO, Matita d'Oro per Marcello Gandini
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Il Premio Matita d'Oro 2019 del MAUTO è stato conferito a Marcello Gandini
18 ottobre 2019

Martedì 15 sera il Mauto ha conferito l'ormai noto premio Matita d'Oro a Marcello Gandini, "per aver impresso, con successo e riconoscimenti internazionali, una svolta significativa all'evoluzione del Transportation Design".

Imperdibile mostra fotografica

Al raffinato Gandini ha fatto sponda, con 55 opere, l'inaugurazione della mostra fotografica di Giorgio Bellia (16 ottobre 2019 - 12 gennaio 2020).

Il grande fotografo ha deciso di donare al Mauto tutto il suo archivio fotografico: documenti di tale valore sono un arricchimento importantissimo per il museo e noi torneremo certamente a parlare di questo "regalo" così prezioso.

Nuove iniziative a corollario della "Matita"

Quest'anno il Mauto arricchisce il premio dedicato allo stile con quattro nuovi premi, uno rivolto  all'innovazione, il "Premio Giovanni Agnelli", da conferire esclusivamente ai giovani, un altro, il premio "Carlo Biscaretti di Ruffia", dedicato alle personalità che hanno lasciato un segno fondamentale nel mondo automobilistico e il cui percorso professionale ha contribuito a renderne grande la storia, da aggiungere al premio Mauto per l'ingegneria e al Premio Mauto per la Fotografia.

Anche quest'edizione è stata condotta dall'impeccabile e divertentissimo Piero Chiambretti, anche lui un po' da museo nel ricordare quei pesonaggi outsider di caratura simile a Corrado, professionisti della Tv di altissimo livello, rari.

Aldo Brovarone Show

La serata parte con un duetto clamoroso, Chiambretti chiama infatti sul palco Aldo Brovarone, classe 1926, brillantissimo e subito accolto dal commosso affetto del pubblico: Aldo è acquisito dal cuore di tutti i designers attuali come il papà del car-design moderno. Forse un'imperfezione senile la sua risposta su chi fosse Greta Thunberg, "ah sì, quella che fa la pubblicità all'inquinamento": ben compreso tutti il giusto senso che voleva trasmettere Aldo, non è mancato il minuto di risate in merito.

Aldo è chiaro e obiettivo: "Non è vero che le auto moderne siano tutte uguali, hanno formati e declinazioni molto più vari rispetto ad una volta". Denuncia invece segni a caso, pasticciati, magari nelle fanalerie . Rassicura il pubblico sul fatto che vi sarà sempre bisogno dei designer, perchè ci saranno sempre dei veicoli. E questo, detto da lui, ci rassicura.

Ma ecco i premi...

Premio Mauto 2019 per l'ingegneria

Viene premiato e ricordato per il valore ingegneristico Sergio Sartorelli, che firmò tra le più importanti fuoriserie e, allo stesso tempo, molte vetture di larga diffusione, dagli anni '50 agli '80.

A dieci anni dalla scomparsa, la moglie Maria Costanza dona il prezioso archivio al Mauto, facendo davvero un prezioso dono. Sartorelli lavorò alla Osi, poi in Fiat dove curò dalla 2300 coupè, fino alla Ritmo. Era in Ghia ai tempi del carismatico Segre, muovendosi tra le bozze del figlio di Exner da "aggiustare" in quella che fu la 2300 coupè, il cui modello fu realizzato da un giovane appena arrivato, tal Tom Tjaarda. Karman Ghia Coupè 1500, sempre vicina ad Exner, per arrivare alla nota Ford Taunus. Tornando alla Ritmo, è simpatico ricordarla come una di quelle Fiat così intelligenti da sembrare di aver più spazio utile dentro che ingombro esterno, come poi fu per la Tipo.

Premio Mauto "Avv.Giovanni Agnelli 2019"

Il lavoro dei giovani Ludovico Campana e Sergio Pininfarina, con il loro TUC Technology , viene qui giustamente premiato e ci fa piacere parlarene: dei presenti, nella simpatia dell'atmosfera "chiambrettiana", probabilmente i più non hanno capito cosa fosse il TUC. Ed è stato un bene: si era immersi in un atmosfera retrò e non modulati sul lessico moderno di questo progetto, comunque calorosamente applaudito. Si sono smosse le acque e siamo sicuri che questo primo evento - con cotanto progetto - sarà la pietra miliare su cui il Mauto saprà evolversi verso il nuovo e la ricerca.

Chiambretti all'inizio si lamentava che il più giovane presente avesse almeno 65 anni. Lesi nell'orgoglio, giovanissimi noi, il conduttore è stato punito dalla giovane e bellissima fanciulla che ci è giunta accanto, a noi e non a lui, nonchè appunto da quest'idea così giovane, il TUC, in grado di ridurre tutta la configurazione di un veicolo in uno smartphone. In sintesi, proviamo ad immaginare che stile potrebbe ricevere l'interno di un veicolo, privato di tutti gli ingombri dell'elettronica, rinchiusa grazie al TUC, in una consolle amovibile e personalizzabile. O pensiamo all'impatto progettuale di poter concepire veicoli pubblici azionati dall'inserimento del nostro smartphone, subito configurati secondo le nostre esigenze, ovunque si vada. E' un progetto potentissimo questo, finito pure al Ces di Las Vegas. Largo ai giovani dunque, con fiducia.

Premio "Matita d'Oro" 2019

Di Marcello Gandini non c'è bisogno di parlare ovviamente. Potremmo dire solo che di Gandini si fa presto a dire Miura, ma è impossibile scegliere al primo colpo tra Miura e Stratos, e qualcuno dice Countach e allunga la lista... insomma il maestro va annoverato anche perchè è tra i pochissimi che riescono sempre a migliorarsi, anche quando sembra che siano arrivati all'apice. Dopo Stratos, arriva a disegnare anche il più bel camion di sempre, il Magnum. Quando fiuta che l'industria non lascia più spazio ai creativi, beh, si butta nel disegnare processi produttivi legati all'automotive, razionalizzando i macrosistemi industriali stessi. Riesce sempre a dare il meglio di sè, in ogni contesto. Peccato che l'influenza lo abbia trattenuto a casa questa serata per lui!

 

Premio Mauto 2019 per la Fotografia

Va a Giorgio Bellia, che ha saputo condizionare per generazioni l'interpretazione dell'automobile nella sua comunicazione. Quasi sempre Bellia inserisce l'automobile nella natura in modo sorprendente, fa credere all'uomo che quel mezzo è il suo nuovo cavallo bianco, con cui andare alla scoperta del mondo con entusiasmo. Le auto ritratte nella natura, bisogna dirlo, sono tutte dalle linee decisamente degne di confrontarsi con la bellezza del creato.

Mastroianni e Steve McQueen si fanno fotografare con naturalezza e di buon grado da lui, come diverse bellissime ragazze. Bellia dà anima forte ai suoi lavori, improvvisando l'inquadratura con tecnica precisa.

Premio Mauto "Carlo Biscaretti di Ruffia" 2019

Mauro Forghieri premiato per i meriti citati sopra, e chi meglio di lui? Lo ammiriamo anche noi, come il museo, per gli sconfinati meriti, la capacità ingegneristica, il carattere giusto a far funzionare le corse, ma soprattutto lo invidiamo: ha saputo lavorare nell'ambito dell'automobilismo davvero ad ampio spettro, un progettista, stratega, consulente, vincitore che ha dialogato a testa alta con i più forti campioni di sempre.

E' la grande anima storica dell'automobilismo sportivo italiano.

Dunque la "Matita", seguita da noi sin dalla prima edizione, continua a rinnovarsi e ad aggiungere "peso" alla sua caratura. Questo è importante in una città che è patria stilistica del car design, come Torino. L'indotto sul lavoro legato all'automotive, dalla prototipazione, alla realizzazione di esemplari speciali, ai designer, ai vari istituti professionali, al turismo, al collezionismo e altro ancora, si affaccia sempre di più al Mauto ed ai suoi eventi: una gran bella occasione da poter coltivare con entusiasmo.

Alessandro Sammartini

Foto apertura: Lamborghini

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