Mazda e i Nobel per la Pace: sfidare le convenzioni per cambiare le cose in meglio

Mazda e i Nobel per la Pace: sfidare le convenzioni per cambiare le cose in meglio
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Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
Il costruttore giapponese di Hiroshima, ha scelto di supportare per tre anni il World Summit of Nobel Peace Laureates, l’organizzazione con cui Mazda condivide l’idea di migliorare il mondo sfidando le convenzioni; e per non dimenticare il passato
  • Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
29 ottobre 2013

Varsavia - 6 agosto 1945 ore 8:16, in pochi secondi Hiroshima è la prima città della storia ad essere rasa al suolo da una bomba atomica. Perdono la vita 60.000 persone, salite a 285.000 negli anni successivi.
21 ottobre 2013, Varsavia, Mazda, che ad Hiroshima ha la sede dal 1920, lega il proprio marchio al Summit che ogni anno riunisce i premi Nobel per la Pace.


«Veniamo da Hiroshima e vogliamo un mondo in Pace» afferma Jeffrey H. Guyton, General Manager Mazda Europe. In quell’indimenticabile giorno del 1945, grazie alla posizione protetta da una collina, gli stabilimenti Mazda non furono distrutti dall’atomica e vennero subito trasformati in ospedale e poi in fabbrica di produzione di veicoli di emergenza.


Mazda con il suo supporto al World Summit of Nobel Peace Laureates porta avanti un proprio credo che vede da sempre: l’uomo al centro di tutto. Il Summit riunisce da 13 anni molti premi Nobel per la Pace, che grazie alle loro idee e alle loro azioni hanno cambiato il mondo.

 

Mikhail Gorbaciov, Lech Walesa, il XIV Dalai Lama, Frederik de Klerk, Shirin Ebadi, Leyman Gbowee, Betty Williams, Maired Maguire, Muhammad Yunus, oltre alle più importanti associazioni umanitarie, ogni anno si incontrano per scambiarsi opinioni e promuovere iniziative internazionali in favore della pace, dall’integrazione etnica e religiosa, alla gestione dell’acqua e del cibo, all’etica politica e economica. Ospitato dal 1999 al 2007 a Roma, il Summit è poi diventato un evento itinerante, raggiungendo anche la stessa Hiroshima nel 2010 e approdando in Polonia quest’anno.

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Mazda ha deciso di supportare il World Summit of nobel Peace Laureates per un'identità di vedute e valori

I Nobel per la pace presenti al Summit testimoniano che non esistono azioni impossibili da realizzare

A Varsavia erano riunite persone straordinarie che hanno avuto il coraggio di affrontare situazioni che sembravano impossibili da modificare. Persone capaci di vincere quella resistenza così radicata in ciascuno di noi da non farci nemmeno provare ad affrontare temi che appaiono troppo grandi per piccoli uomini.

 

E dopo aver convinto se stessi, sono riusciti a coinvolgere sempre più persone, fino a trasformare in realtà ciò che prima sembrava irraggiungibile. Come è stato per Lech Walesa in Polonia o per Muhammad Yunus in Bangladesh, per citare l’esempio più recente, Nobel nel 2006:«Non sarei mai partito con la mia banca se avessi fin da subito pensato di creare un sistema capace di aiutare un Paese intero e di espandersi in tutto il mondo» ci ha confessato il Prof Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank, la banca sociale che concede prestiti e finanziamenti a 18,5 milioni di persone, per la quasi totalità donne, senza garanzie.

Se si crede nelle proprie idee, bisogna attuarle cominciando da cose piccole

 

«Eppure, anche se il mio progetto andava completamente contro le logiche delle banche tradizionali, cominciando a prestare i miei soldi in un quartiere di un piccolo paese, tutto si è sviluppato velocemente. Se si crede nelle proprie idee, bisogna attuarle cominciando da cose piccole. Solo così ci si renderà conto che non esistono azioni impossibili da realizzare e che anche "andando contro corrente" si può migliorare il mondo».

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L'obiettivo del summit è quello di favorire la pace, dall’integrazione etnica e religiosa, alla gestione dell’acqua e del cibo, all’etica politica e economica

Migliorare il mondo facendo scelte non convenzionali

Sfidare le convenzioni per fare qualcosa meglio degli altri. Con questa convinzione Mazda ha affiancato, in maniera del tutto coerente il World Summit of Nobel Peace Laureates. Non solo per non dimenticare le tragedie della guerra, ma anche per lo spirito anticonvenzionale che la Casa giapponese segue da sempre nella progettazione e costruzione delle proprie auto.

 

Laddove tutti puntano verso un downsizing dei motori, con cilindrate sempre più  piccole, strozzate, ibride o con un numero limitato di cilindri, per riuscire a rientrare nei limiti di emissioni imposti, Mazda, pur rispettando gli stessi limiti, riesce a produrre vetture con motori quattro cilindri che nulla tolgono al piacere di guida, grazie all’ottimizzazione delle tecnologie esistenti.

Mazda nella progettazione delle proprie auto, segue da anni una strada non convenzionale, migliorando continuamente prestazioni, divertimento e tutela dell’ambiente

Come confermato da Andrea Fischetti AD di Mazda Italia, presente a Varsavia: «La tecnologia SKYACTIV definisce un insieme di fattori sui quali Mazda da anni lavora per ottenere risultati straordinari in termini di prestazioni ed emissioni, al pari se non meglio di tutti gli altri costruttori che per avere gli stessi risultati puntano al downsizing».

Laddove tutti puntano verso un downsizing, Mazda riesce a produrre vetture con motori quattro cilindri che nulla tolgono al piacere di guida, grazie all’ottimizzazione delle tecnologie esistenti

 

Il termine SKYACTIV riunisce un insieme di tecnologie su cui Mazda si concentra da anni, quali motori con rapporti di compressione elevatissimi (pari solo a quelli di Formula 1), telai estremamente leggeri ma resistenti, sofisticati sistemi per il recupero dell’energia in frenata. «La filosofia di Mazda è quella di rendere disponibili su tutti i modelli della gamma le migliori tecnologie, non di riservarle solo all’alto di gamma, dalle prestazioni, alle emissioni, alla sicurezza».

 

«Nel 2016 l’85% delle Mazda saranno SKYACTIV, anche grazie alla nuova fabbrica in Messico. Questo sarà possibile perché dal 2008 - Mazda è stata di proprietà Ford dal 1995 al 2008 ndr - anche la progettazione è fatta all’interno in uno dei migliori centri di ricerca e sviluppo al mondo. Con la nuova gamma di modelli abbiamo incrementato del 30% le prestazioni, diminuendo le emissioni e vogliamo migliorare».

Con la nuova gamma di modelli abbiamo incrementato del 30% le prestazioni, diminuendo le emissioni e vogliamo migliorare

 

«Ma per Mazda l’auto è tecnologia e passione: Fun to drive» continua Fiaschetti «La nostra strategia di identificazione di Brand non fa leva sul prezzo, anche se è un elemento che già da solo sarebbe in grado di determinare una scelta d’acquisto, ma sul fatto di riuscire a garantire prestazioni eccellenti insieme a una grande godibilità dell’auto, senza nulla togliere all’ambiente».

 

Una scelta progettuale e di comunicazione, quella di Mazda, decisamente sfidante ma capace di portare ai clienti un miglioramento. Un percorso complesso ed entusiasmante, coerente con l’anima del Brand e con l’iniziativa di supporto del World Summit of Nobel Peace Laureates.

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