Monza Autodromo, Super simulatori Avehil: al volante di Lambo e Dallara vere [video]

Pubblicità
All’interno della tribuna centrale dell’Autodromo Nazionale un nuovo centro di simulazione guida con i fiocchi: pensato dalle corse per prepararsi alle corse, vere, prima che per giocare e competere nel solo gaming digitale
25 aprile 2019

Punti chiave

Dove una volta udivi silenzio, a pista vuota, ora… E’ uguale, quasi. Cambia però il flusso di persone che va e che viene, dal retro della tribuna centrale di Monza. Quella d’onore, dove è sempre bello stare anche se non ci sono eventi, perché si respira l’aria da Tempio della Velocità. Dove vanno e cosa fanno, quelli che salgono e scendono dalle scale nel retro della struttura posta di fronte al vecchio podio monzese? Lavorano, si allenano, oppure divertono secondo i casi. Da qualche tempo ha infatti inaugurato proprio qui, un centro di simulazione: Avehil, ovvero Advanced Vehicle Engineer Human In the Loop.

Polo della simulazione

In autodromo ci sono oggi in pianta stabile due simulatori guida di quelli iper-professionali, agonistici. Due sale indipendenti fatte per allenare i piloti veri, che in auto ci corrono realmente. Il sistema è stato sviluppato da chi lavora nel Motorsport, ispirandosi alle esigenze dei team, ai simulatori delle più grandi squadre ufficiali, anche di F1; senza partire dal lato opposto, quello del semplice gaming che "riprende" le corse reali. Molto più facile a farsi che a dirsi, però, come ci spiega Cristiano Giardina, CEO & Founder di Avehil: “Nella nostra filosofia la simulazione va oltre la realtà, consentendo di fare ciò che nel mondo reale non è permesso. Il paradigma della simulazione come riproduzione di tutti gli aspetti della realtà sarà sempre falso. Non riusciremo mai a eguagliarla, ma possiamo andare oltre, permettendo a piloti e scuderie di trovare nuovi limiti, nuovi sviluppi e migliori prestazioni umane e tecniche”.

16 millisecondi

Quando si sale in auto, vera, qui la proiezione è in Super HD, su un vidiwall curvo a 180 gradi, con riproduzione realtà elaborata da 192 processori fisici. Il risultato è un tempo di latenza tra l’azione del pilota e la risposta del sistema, di soli 0,016 secondi. Nessun ritardo fisico insomma, non solo di grafica, i piloti veri se ne accorgerebbero. Nemmeno i classici disturbi che spesso si patiscono in simulatori “esagerati”, quelli dove qualcuno combatte la nausea addirittura prendendo medicinali.. I sistemi di proiezione (TSS - True Sight System) e di movimento delle scocche, sono costruiti secondo una tecnologia Anti-Sickness sviluppata da Skydrive, diversa da quella più comune nei simulatori auto, derivata dal mondo aereo.

Le vetture da corsa virtuali vengono create e sviluppate attraverso modelli matematici dedotti dai rilevamenti di dati reali di pista, grazie alla collaborazione con le squadre e i piloti. E' un'altra differenza, nel metodo di lavoro Avehil, che permette di ottenere in simulazione risposte accurate nel comportamento dinamico del veicolo, affidabili nelle proiezioni e scientificamente riproducibili. Una prestazione di guida simulata ma certificata insomma. Di quelle, ci dicono, non riscontrabili in nessun altro simulatore aperto al pubblico, come in parte è ora questo di Monza, che da circa tre mesi, per il 2019, si rivolge anche ai privati.

GT o Formula

Nella prima sala si trova una scocca vera Lamborghini, Huràcan Supertrofeo (vettura che subì un incidente nel 2018 a Spa). Il simulatore è pensato per piloti Gran Turismo e gentlemen drivers che desiderano affinare le doti di guida, imparare i segreti dei tracciati che affronteranno e prendere dimestichezza con le caratteristiche della vettura. Frenata, ABS, potenza della trazione e carico aerodinamico, sono solo alcuni degli elementi accuratamente sviluppati e rispondenti alle rilevazioni di dati reali. Il simulatore viene utilizzato molto da squadre dei campionati GT, per sviluppare gli assetti prima delle gare.

Nella seconda sala, quella più specialistica e riservata, è installata una piattaforma a quattro gradi di libertà, che regge la scocca originale di una Dallara Word Series 3.5 by Renault, con tanto di volante ripreso dalla GP2. Questo simulatore da Formula viene solitamente utilizzato per generare nel pilota le stesse condizioni di pressione, fisica e mentale, che deve sopportare nei weekend di gara. Attraverso lo Stress Enhancer System, sistema di controllo e accrescimento dello stress. Non ci si sale da principianti, anzi, è dedicato a chi possieda la licenza per competere in pista questo simulatore, altrimenti si rischia persino di farsi male, agli arti superiori. Nelle ore di simulazione si indaga e migliora l’approccio alle gare, puntando al miglioramento sempre in stretto e continuo percorso di crescita con il proprio ingegnere di pista, che opera nella stazione collegata.

È proprio questo l’approccio tipico, distante dal solo gaming digitale, di Avehil qui al circuito di Monza: ingegneria del veicolo con l’elemento umano “oggetto di sviluppo” anche lui e coinvolto nel processo evolutivo delle prestazioni. Ovviamente, grazie a una configurazione software "light" il simulatore GT può anche essere utilizzato per sessioni ludiche, permettendo a tutti di mettersi alla guida e provare le stesse sensazioni di un’auto da gara in pista.

Noi lo abbiamo fatto, ovviamente simulando Monza e vi assicuriamo che nel nostro piccolo, a oggi, si è trattato del simulatore più cool che abbiamo mai provato. Il più realistico (danneggiamenti a parte) anche nelle sensazioni fisiche su tutto il corpo, dopo che nei tempi e nelle reazioni dell'auto. Se girate costantemente, senza errori, sotto il minuto e 50 secondi con una Huràcan GT3 al simulatore Avehil, potreste davvero darvi qualche piccola aria rispetto ai puri giocatori e pensare, magari, di scendere in pista per davvero facendo buona figura (ma di certo pagando, rischiando e sudando molto di più).

Ultime da News

Pubblicità