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L'articolo è stato aggiornato il 9/05/2025 Il motore 1.2 PureTech e 1.0L, utilizzato da anni su moltissimi modelli dei brand del gruppo PSA (oggi parte di Stellantis), è da tempo al centro di critiche per problemi di affidabilità, in particolare legati al deterioramento della cinghia di distribuzione. Dopo numerose segnalazioni e un crescente malumore tra gli automobilisti, Stellantis ha deciso di correre ai ripari, offrendo una garanzia estesa fino a 10 anni o 180.000 km (a seconda della soglia raggiunta per prima).
Il propulsore 1.2L e 1.0L PureTech – sia nella versione aspirata che turbo – è stato uno dei pilastri dell’offerta PSA prima e Stellantis poi. Ma col tempo sono emersi difetti strutturali, in particolare alla cinghia di distribuzione, soggetta a usura precoce con conseguenze anche gravi sul funzionamento del motore.
Queste problematiche, unite a un’efficienza e a una potenza non sempre all’altezza delle aspettative, hanno causato un calo della fiducia verso questo propulsore, con diversi automobilisti che hanno evitato di acquistare auto dotate del PureTech.
La garanzia estesa copre il 100% dei costi di riparazione (ricambi e manodopera), a patto che siano rispettate le condizioni di manutenzione previste dal costruttore e che la diagnosi e l’intervento siano stati effettuati presso la rete ufficiale. Valida per i motori PureTech 1.2 – sia aspirati che turbo – prodotti tra aprile 2014 e dicembre 2022, questa garanzia ha lo scopo di ristabilire la fiducia dei clienti e incentivare anche l’acquisto di auto usate, grazie anche al nuovo certificato Check+ con 100 controlli qualitativi, incluso quello sulla cinghia, disponibile per i veicoli venduti dalla rete Spoticar.
A partire da marzo 2024, Stellantis ha attivato una piattaforma online di risarcimento accessibile all’indirizzo https://stellantis-support.com. Inoltre, se è la prima volta che accedete alla piattaforma, dovete registrarvi con il Welcom Bot, che vi chiederà tutte le informazioni per creare un account di supporto. Questa iniziativa è pensata per i clienti che, tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2024, hanno dovuto sostenere costi di riparazione a causa di problemi legati all’eccessivo consumo di olio e/o alla cinghia di distribuzione.
La piattaforma è operativa in modo progressivo in tutta Europa, dopo una fase iniziale in Francia e Spagna. I clienti dei marchi Peugeot, Citroen, Opel e DS possono caricare i propri documenti per richiedere una valutazione del caso. Per accedere al rimborso, la manutenzione doveva essere stata effettuata da un professionista qualsiasi, mentre la diagnosi e l’intervento dovevano avvenire nella rete autorizzata.
Infine, nel comunicato, Stellantis sottolinea anche l’importante evoluzione tecnica già in atto. I motori PureTech di nuova generazione – già in produzione – sono stati ripensati in oltre il 70% dei componenti, con l’obiettivo di eliminare le criticità delle versioni precedenti.