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Il motore 1.2 PureTech, utilizzato da anni su moltissimi modelli dei brand del gruppo PSA (oggi parte di Stellantis), è da tempo al centro di critiche per problemi di affidabilità, in particolare legati al deterioramento della cinghia di distribuzione. Dopo numerose segnalazioni e un crescente malumore tra gli automobilisti, Stellantis ha deciso di correre ai ripari, offrendo una garanzia estesa fino a 10 anni o 180.000 km (a seconda della soglia raggiunta per prima).
Il propulsore 1.2 PureTech – sia nella versione aspirata che turbo – è stato uno dei pilastri dell’offerta PSA prima e Stellantis poi. Ma col tempo sono emersi difetti strutturali, in particolare alla cinghia di distribuzione, soggetta a usura precoce con conseguenze anche gravi sul funzionamento del motore.
Queste problematiche, unite a un’efficienza e a una potenza non sempre all’altezza delle aspettative, hanno causato un calo della fiducia verso questo propulsore, con diversi automobilisti che hanno evitato di acquistare auto dotate del PureTech.
Per recuperare la fiducia del pubblico, Stellantis ha annunciato una massiccia estensione della garanzia su tutti i motori 1.2 PureTech prodotti tra aprile 2014 e dicembre 2022, sia turbo che aspirati. La garanzia copre fino a 10 anni o 180.000 km, a condizione che venga rispettato il piano di manutenzione ufficiale del costruttore.
In parallelo, Peugeot – uno dei marchi Stellantis coinvolti – ha lanciato anche una piattaforma di risarcimento dedicata a tutti i clienti che, a partire dal 1° gennaio 2022, abbiano sostenuto spese di riparazione legate a eccessivo consumo d’olio o problemi alla cinghia. La piattaforma consente di caricare la documentazione per far valutare la propria situazione e ottenere un rimborso totale o parziale per ricambi e manodopera, fino a 175.000 km o 10 anni, sempre a determinate condizioni.
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