Motori navali: da oggi scendono i limiti emissione, cambiano i carburanti e.. Salgono i costi?

Motori navali: da oggi scendono i limiti emissione, cambiano i carburanti e.. Salgono i costi?
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Le navi in mare inquinano più delle auto in strada: mentre si congelano i pedaggi ai caselli, nello Shipping da 1 gennaio 2020 si cambia parecchio per abbattere le emissioni, ma si teme un incremento dei costi anche per utenza finale
1 gennaio 2020

Chi tifa per l’auto ricorda sempre come siano poche a livello globale le colpe del moderno mercato a quattro ruote, specie in continenti virtuosi, mentre un bel peso ambientale per le emissioni, lo hanno le imbarcazioni che girano per i mari del mondo. Ecco, da quest’anno, con il 1° gennaio 2020, anche il mondo navale si deve adattare a norme più stringenti per rispettare l’ambiente, sono quelle dettate dall’IMO (International Maritime Organisation). Non è cosa da poco, pur se molti automobilisti possono “fregarsene” rimanendo concentrati sulle loro vecchie auto Euro2 o Euro3 sempre più limitate, o sulla scelta di una nuova Euro6D, magari elettrificata.

Zolfo giù, costi su?

Il cambiamento nel mondo navale, per inquinare meno e tutelare l’aria del pianeta, è storico oltre che dovutissimo, per Greta e i suoi ammiratori. Riguarda sia il lato merci sia quello persone, ovviamente. Potrebbero cambiare anche certe infrastrutture nei porti. Il limite di zolfo nei combustibili navali scende di circa sette volte, rispetto a quanto vigente fino a ieri (da 3,5% m/m a 0.5). Già perché i vari “motori” presenti sulle navi sono da controllare anche loro, per le emissioni: oggi se ne limitano in particolare le sostanze dannose per l’ozono, ossidi di azoto (NOx) generati dai motori diesel e gli ossidi di zolfo (SOx). Ma anche i cosiddetti VOC, emissioni di Compositi Volatili Organici del carico (navi cisterna) e quanto esce da inceneritori di bordo.

Pensando alle varie possibilità per mettersi in regola con le nuove normative (carburante alternativo GNL o a basso contenuto di zolfo, sistemi di depurazione gas di scarico) in ogni caso per il settore si presentano nuovi costi da sostenere. Anche a livello rete di stazioni di stoccaggio e rifornimento, potrebbero esserci variazioni. A oggi si stima un costo carburante (a basso tenore di zolfo) innalzato del 30% rispetto a quello “vecchio”: circa 200 dollari in più a tonnellata. Non è solo business per aumento domanda “ben sfruttata” dicono alcuni, è proprio questione di limiti nell’offerta.

È comunque l’ipotesi più gettonata, il cambio carburante, pensando al difficile fermo vettura, pardon nave, per montaggio filtri e depuratori che andrebbero poi mantenuti, verificati e in qualche modo smaltiti. Insomma, non entriamo qui nei dettagli ma riflettiamo sulle misure scelte ed in vigore soprattutto nella nostra cara Europa: se da automobilista poche volte si prende un traghetto salendo con il proprio veicolo a quattro ruote, tutto il mondo trasporti navali che è fondamentale per infiniti settori industriali e di servizio, si lamenta di potenziali incrementi costo sensibili poi anche a valle, per l’utenza tutta.

Proprio oggi, 1 gennaio 2020, quando scopriamo che i soliti aumenti autostrade italiane per i caselli nello Stivale non ci sono (tutte le autostrade, eccezione pochissime, mantengono le tariffe pedaggio 2019) prepariamoci a sentir dire che l’aumento della tal merce, prodotto o del tal servizio (non solo viaggio in nave) dipenderà anche dall’aumento dei costi trasporto su mare.

D'altronde questo ambiente lo dobbiamo tutelare in tutto il mondo diluendo, è il caso di dire, i costi per la tutela tra quante più persone possibile. Altrimenti ci si limita al piccolo, generando situazioni a macchia di leopardo con vantaggi limitati, solo per pochi.

Non solo mare

A proposito: come per le stazioni rifornimento auto che diventano sempre più ricche e flessibili, con GPL e Metano piuttosto che colonnine elettriche veloci, vedremo “porti elettrici”? Di grande portata ancora no, ovvia questione tecnica e tecnologica, ma a livello locale, per piccole tratte si. Anche noi italiani ci muoviamo, un po’ per spirito ambientalista, un po’ per altro. Ecco allora che nel Lago di Como, grazie a un finanziamento della Regione e a risorse di privati, sorgerà nel 2020 il primo ”porticciolo” per sole barche elettriche. Di preciso a Laglio, comune sulla sponda comasca quasi di fronte a Lierna e noto non solo per le tappe vacanziere di molti VIP, amici di George (Clooney). Qui sono previste decine di nuove postazioni barca attrezzate per sosta e ricarica di modelli a propulsione elettrica, secondo una filosofia amica dei visitatori internazionali a cui si propone un inedito slogan: electric lake. Non sappiamo ancora se dopo Clooney e amici, per le tipiche bellezze di paesaggio, sarà ora anche il turno di Greta qui sul lago, per l’esempio green virtuoso (con il benestare degli ambientalisti, ma le lamentele di molti “locals”, visti gli aspetti economici e di traffico).

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