Numeri dorati per il bilancio Ferrari: la gioia di investitori (e dipendenti) può solo aumentare con il FUV

Numeri dorati per il bilancio Ferrari: la gioia di investitori (e dipendenti) può solo aumentare con il FUV
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Redditività fuori dal comune per la Ferrari che rappresenta, anche nei numeri di bilancio, un miraggio rispetto ad aziende del medesimo settore a quattro ruote. Consegne e premio produzione da record
2 febbraio 2022

La fila è destinata a formarsi e poi crescere, per avere da Ferrari il suo attesissimo nuovo modello di rottura, il FUV Purosangue. Nel frattempo gli investitori possono esser già soddisfatti, oggi, dai numeri del bilancio di Maranello: sono da record, figuriamoci poi dopo il FUV.

Vale la pena investire se poi al comando c’è uno che sa il fatto suo, in termini di aziende che toccano la tecnologia mutante, come Benedetto Vigna. Uno che evidentemente si è saputo muovere in ST e subito anche internamente a Maranello. Dove ha dato soddisfazione alla forza lavoro Ferrari: premio competitività anche lui record, 12 mila euro (e altra fila: quella di chi vuole lavorare per Ferrari).

Consegne Rosse

Le consegne di vetture Ferrari nel 2021 sono ben 11.155, come mai prima. Per un fatturato di 4,27 miliardi (+23,4%) dato non solo da vendita auto e ricambi (3,5 miliardi) ma anche dai motori (189 milioni) e dalla parte extra ( sponsorizzazioni, rete e marchio: 432 milioni).

Calano le Rosse a 12 cilindri, è destino, salgono i modelli V8. Le tre Ferrari più vendute sono F8, Roma ed SF90 (chiusa). Le zone dove si comprano più Rosse rispetto agli anni precedenti sono Cina, Hong Kong e Taiwan, crescita esponenziale, ma anche l’Europa è cresciuta, pur se meno degli USA. Gli utili che fanno a Maranello sono impressionanti, quello operativo sale del 50% per sfondare il muro del miliardo, quello netto tocca gli 833 milioni. Dall’altro lato scende l’indebitamento industriale.

2022

Insomma la Ferrari è sempre più irraggiungibile e soddisfa gli azionisti, anche se il mondo dell’auto muta e qualcuno potrebbe aver da dire circa la trasformazione che funziona aziendalmente e per i nuovi mercati, ma che toglie alcune purezze storiche sotto le belle carrozzerie.

Con simili premesse, anche per il nuovo anno le consegne Ferrari sono attese al miglioramento, forte, insieme ai ricavi. Dichiarati obiettivi di crescita coerenti su tutti i fronti (margine, utili e dividendi) con saturazione della produzione anche per il 2023.

In borsa il titolo ha smesso di correre forte solo negli ultimi mesi (da fine novembre) ma in sei anni è salito del 600% (febbraio 2016 / oggi). Il nuovo target è per ricavi a 4,8 miliardi, con utile per azione tra 4,55 e 4,75 euro.

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