Padova dice basta alle pubblicità sessiste sui cartelloni stradali

Padova dice basta alle pubblicità sessiste sui cartelloni stradali
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Lo stop alle pubblicità che potrebbero offendere la dignità delle persone è stato stabilito dall’amministrazione Giordani
16 settembre 2021

D’ora in poi sui cartelloni stradali padovani saranno ammesse solo pubblicità che non vadano in alcun modo ad offendere la dignità delle donne, vietate quindi rappresentazioni di violenza sulle donne o che incitino la violenza stessa, questo il nuovo regolamento comunale messo nero su bianco dall’amministrazione Giordani su assist dell’Anci, regolamento che punta al totale rispetto della dignità della persona , rispettando le pari opportunità ed esaltando i valori positivi della figura femminile.

Come evidenzia lo stesso assessore alle pari opportunità Marta Nalin: «Purtroppo a volte la pubblicità utilizza immagini violente e discriminatorie e per questo abbiamo accolto con convinzione questa iniziativa di Anci, che ci ha portato a lavorare su questa modifica. Con il nuovo regolamento ci doteremo di uno strumento in più per la tutela della dignità delle persone. Anche grazie alla collaborazione con le aziende del territorio, in questo modo tuteliamo la città da messaggi discriminatori, e mettiamo un tassello in più verso una città veramente libera da ogni forma di violenza». La modifica segue infatti un protocollo risalente a Marzo firmato da Anci e IAP che si propone gli obbiettivi sopra esposti.

Il nuovo regolamento, per la cui ufficialità manca solo il passaggio al vaglio del consiglio comunale, vede la modifica degli articoli 9 e 10 del regolamento comunale, una volta approvato il nuovo testo sarà questo: «La comunicazione commerciale non deve contenere affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali che, secondo il gusto e la sensibilità dei consumatori, debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti e non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose. Essa deve rispettare la dignità delle persone in tutte le sue forme ed espressioni e deve evitare ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere».

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