Porsche e la quadratura del cerchio: Nastri d’Argento, 911 Targa e Favino

Porsche e la quadratura del cerchio: Nastri d’Argento, 911 Targa e Favino
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Porsche, legata in maniera unica e speciale con il mondo del cinema e la Sicilia, ha patrocinato i Nastri d'Argento 2014, premi cinematografici tra i più ambiti e prestigiosi del Paese. Il costruttore tedesco ha poi premiato Pierfrancesco Favino per l'interpretazione di Clay Regazzoni nel Film sulla F1 Rush
  • Matteo Valenti
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29 giugno 2014

Taormina (ME) – Porsche ha trovato la quadratura del cerchio. Sì, perché non poteva scegliere di patrocinare un evento più azzeccato di quello appena andato in scena nell’incantevole cornice di Taormina, in Sicilia, dove sono stati assegnati i Nastri d’Argento 2014, premi cinematografici tra i più ambiti e prestigiosi del panorama nazionale. 

Porsche: un richiamo naturale per il cinema e la Sicilia

Il perché è presto detto. La Casa di Zuffenhausen innanzitutto può vantare un legame fortissimo con il mondo del grande schermo, a cui ha regalato, grazie a modelli leggendari, alcuni momenti che rimarranno scolpiti nella storia del cinema. Si contano a decine infatti le apparizioni delle sportive Porsche - 356 e 911 in particolare - nei più celebri film hollywoodiani . Senza contare che non basterebbe un libro per raccontare di tutti quegli attori - uno su tutti Steve McQueen - che sono rimasti letteralmente stregati dal marchio Porsche, tanto da non poterne più fare a meno per l’intera vita.

 

Ma il costruttore tedesco ha rapporto fortissimo anche con la Sicilia, la terra che ospita tradizionalmente le premiazioni dei Nastri d’Argento. È lungo le impervie strade che si inerpicano sulle Madonie infatti, che Porsche si è affermata per ben undici volte alla Targa Florio. Una storia di assoluto successo, che ha lasciato pagine indelebili sul grande libro del motorsport. I vertici Porsche tengono così tanto alle vittorie siciliane che nel 1965 decidono di dedicare direttamente il nome “Targa” ad un modello molto particolare che è appena scaturito dalla matita dei designer, in omaggio alla corsa sulle Madonie. Era nata la Porsche 911 Targa, destinata a diventare un vero e proprio cult, tanto che ancora oggi rimane un pilastro irrinunciabile della gamma.

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Dal 1965 a oggi la 911 Targa è un pilastro della gamma Porsche. Il nome deriva alla celebre gara siciliana sulle Madonie

 

Porsche non ha fatto altro che unire i puntini tracciati da questa emozionante storia, fatta di cinema e sport. E la scelta di patrocinare l’edizione 2014 de i Nastri d’Argento a questo punto è risultata molto più che naturale. Soprattutto avendo appena lanciato la nuovissima 911 Targa (991), che è stata scelta immediatamente per diventare la madrina dell’intera premiazione. Gli altri modelli della gamma attuale poi - Panamera, Cayenne e Macan - sono stati scelti per accompagnare i vip a tutti gli appuntamenti previsti del weekend  taorminese. 

Nastri d'Argento: ecco perché sono così ambiti

Quella di appoggiare i Nastri è stata un’opportunità che il costruttore tedesco non si è fatto scappare, non solo per questo collegamento quasi fisiologico con il grande schermo e il territorio siciliano, ma anche perché si tratta del premio cinematografico più prestigioso e ambito insieme al David di Donatello. I Nastri d’Argento infatti vengono assegnati non dalle case di produzione bensì dal Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani, ovvero da chi i film li guarda per giudicarli e recensirli, decretandone in parte l'eventuale successo. Si tratta quindi di un premio molto “attendibile”, che viene assegnato da una commissione di più di 100 giornalisti, critici e fotografi. Per un attore ricevere un Nastro diventa quindi una pietra miliare della propria carriera.

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Mauro Gentile, Direttore della Comunicazione di Porsche Italia, consegna il premio "911 Targa, Tradizione e Innovazione a Pierfrancesco Favino, per la straordinaria interpetazione di Clay Regazzoni in Rush

 

Un riconosimento, quello dei Nastri d’Argento, apprezzato unilateralmente non solo per la sua grande credibilità, maturata in ben 68 edizioni (è il premio cinematografico più antico d'Europa e il secondo del mondo dopo gli Academy Awards), ma anche per la grande contaminazione che si materializza durante le giornate delle premiazioni. Qui, attori, produttori, sceneggiatori, registi sono a stretto contatto l’uno con l’altro e con gli ospiti delle serate, in un clima di grande convivialità, dove si incrociano storie diverse e nascono nuove idee e bozze di progetti utili anche per il futuro del cinema italiano.

Il premio Porsche a Favino: ha incarnato Clay Regazzoni in Rush

Quest’anno Porsche ci ha tenuto a consegnare in prima persona un premio, intitolato “911 Targa – Tradizione e Innovazione”. Il vincitore non poteva che essere Pierfrancesco Favino, l’attore italiano che ha saputo portare sullo schermo, grazie al suo talento e ad una grande preparazione specifica, i valori del coraggio, della lealtà nella competizione e del gusto per la pura sfida agonistica, interpretando il ruolo del mitico ed indimenticato Clay Regazzoni, nel film Rush, capolavoro di Ron Howard dedicato alla F1 e alla leggendaria sfida tra James Hunt e Niki Lauda della stagione 1976.

Abbiamo voluto premiare l'eccezionale professionalità con cui Pierfrancesco Favino si è calato nel personaggio di Clay Regazzoni, facendo emergere in maniera nitida i valori più nobili della competizione quali la lealtà e l'agonismo

 

A consegnare il premio, costituto da un bellissimo roll bar in argento, emblema inequivocabile della 911 Targa, è stato direttamente Mauro Gentile, Direttore della Comunicazione di Porsche Italia, che ha dichiarato: «Abbiamo voluto premiare l'eccezionale professionalità con cui Pierfrancesco Favino si è calato nel personaggio di Clay Regazzoni, facendo emergere in maniera nitida i valori più nobili della competizione quali la lealtà e l'agonismo. Per Porsche è un piacere quindi consegnare questo premio, che vuole essere anche un omaggio a questa terra, dove abbiamo vinto per ben 11 volte la Targa Florio».

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Le auto della gamma Porsche sono state utilizzate come VIP shuttle

I Nastri 2014: i vincitori

Il Nastro dell'Anno quest'anno è andato a La sedia della felicità del compianto Carlo Mazzacurati, un omaggio più che meritato ad un grande maestro del cinema italiano. Il film più vittorioso di quest’anno resta in ogni caso Il Capitale Umano di Paolo Virzì, premiato con ben sei premi – Regista del Miglior Film (Paolo Virzì), Sceneggiatura (Paolo Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo), Attore protagonista (Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni), Scenografia (Mauro Radaelli), Montaggio (Cecilia Zanuso) e Sonoro (Roberto Mozzarelli) – mentre la grande sorpresa rimane Pif che con la sua opera prima La Mafia uccide solo d’estate si porta a casa il Nastro come Miglior Regista Esordiente e per il Miglior Soggetto, insieme ai suoi  due sceneggiatori Michele Astori e Marco Martani.

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Molte star della storia del cinema sono rimaste folgorate dal fascino del marchio Porsche

 

Importante risultato anche per la commedia Song’ e Napule, che conquista quattro premi – Miglior Commedia, Miglior Attore Non Protagonista (Carlo Buccirosso e Paolo Sassanelli), Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone Originale. Soddisfazione anche per Allacciate le cinture del regista Ferzan Ozpetek che ha premiato in prima persona sul parco del Teatro Antico di Taormina Kasia Smutniak – Miglior Attrice Protagonista - e Paola Minaccioni – Miglior Attrice Non Protagonista, mentre il divertente film Smetto quando voglio conquista il premio per la Miglior Produzione (Domenico Procacci e Matteo Rovere con Rai Cinema). Importante soddisfazione anche per Salvo che vince per la Migliore Fotografia (Daniele Ciprì) e per Grand Hotel Budapest, Something good che si aggiudica il Nastro per i Costumi (Milena Canonero).

I premi speciali: un'esplosione di star

Premiati con una serie di riconoscimenti speciali anche una lunga serie di star del cinema italiano, che hanno catalizzato l’attenzione nelle due giornate di premiazione: oltre a Stefano Accorsi – Miglior Esordio alla regia “in corto”, anche Claudia Gerini, Alice Rohrwacher, Asia Argento (che all’ultimo momento non è riuscita a raggiungere Taormina), Pino Pellegrino, Claudio Santamaria per il bellissimo film di impegno civile Il venditore di Medicine e poi ancora Anna Foglietta, Valeria Solarino, Marco Giallini e Claudio Amendola.

 

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