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Porsche si prepara a rivoluzionare l’esperienza di guida delle sue elettriche: la prossima Taycan 2027 sarà la prima ad adottare un cambio simulato, una soluzione pensata per ricreare artificialmente la sensazione di innestare le marce tramite software, paddle al volante e sound digitali. Un’evoluzione che segue il trend inaugurato da modelli come la Hyundai Ioniq 5 N e che è già stata anticipata ai concessionari in vista dell’arrivo della nuova generazione.
Il sistema progettato da Porsche non introduce una trasmissione fisica multi-rapporto, ma un avanzato “virtual shifting”che sfrutta algoritmi dedicati per creare punti di cambiata, modulazioni di coppia e un sound del motore ricreato digitalmente, ispirato anche ai celebri V8 termici del marchio. Pur restando un’elettrica a rapporto singolo, la vettura offrirà una risposta più coinvolgente, pensata per amplificare il feeling sportivo sotto accelerazione.
Il guidatore potrà attivare o disattivare la modalità in base alle preferenze, scegliendo tra la spinta lineare tipica delle EV o un’esperienza più dinamica e “meccanica”. L’obiettivo è rendere il passaggio all’elettrico più familiare a chi proviene da sportive tradizionali e cerca un’emozione in più rispetto al silenzio totale delle auto a batteria.
Fino a poco tempo fa Porsche aveva dichiarato che imitare il comportamento di un cambio termico su un’elettrica fosse superfluo, perché la fluidità dell’erogazione elettrica rappresentava già un vantaggio intrinseco. Ma la risposta entusiasta raccolta da altri costruttori che hanno introdotto sistemi simili ha spinto il marchio a riconsiderare la propria posizione.
I primi test interni hanno prodotto risultati giudicati molto realistici, tanto da convincere il brand a far debuttare la tecnologia sulla Taycan 2027. Se il pubblico reagirà positivamente, il sistema potrebbe arrivare anche su Macan EV e Cayenne EV, creando una nuova identità sonora e sensoriale per le Porsche elettriche del futuro. La scelta, però, divide: per alcuni è un passo necessario per preservare il DNA sportivo, mentre per altri si tratta di un artificio che rischia di snaturare la filosofia dell’elettrico. La risposta definitiva arriverà solo dalle vendite.