Renault Symbioz: suv compatto che arriva questa primavera
- di Carlo Bellati
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- di Carlo Bellati
L'obiettivo è quello di riconquistare il segmento C che ha perso interesse per le berline come la Megane termica (sarà solo elettrica in futuro) e vuole le suv: per questo è stata presa la piattaforma della Renault Captur, debitamente allungata e dato vita alla Symbioz che precedentemente era stata soprannominata Grand Captur. La Symbioz è una crossover tendente al Suv il cui nome si rifà alla simbiosi, il vivere insieme, ed è stato utilizzato nel 2017 per dare il nome ad un prototipo di grande berlina di lusso, poi abbandonato. Motorizzazione e-tech ibrida da 145 CV le lunghezza di 4,41 metri (18 cm più della Captur), ha le sue concorrenti più agguerrite nella Peugeot 3008 e la Volkswagen Tiguan. Pesa 1.500 kg
Renault è nel mezzo di una importante transizione verso l'elettrico con un problema in più rispetto a Stellantis, il principale concorrente (con cui è stata smentita la fusione): la differenza più importante è che le piattaforme nuove utilizzate per le elettriche Megane e Scenic non sono "multienergy", e quindi non si prestano ad essere prodotte con motori termici ed elettrici con poche varianti come accade con le piattafrome di Stellantis. Il gap che si è venuto a creare verrà colmato proprio con la Symbioz. Osservando queste prime immagini, si nota che la Symbioz avrà un nuovo frontale che risulta dalla combinazione inedita di nuovo cofano, gruppi ottici e calandra. L'allungamento del passo, invece, ha comportato nuove porte posteriori con accessibilità migliore. L'abitacolo, a giudicare dal teaser, è simile alla Captur, ma come opzione c'è un tetto panoramico di vetro con tecnologia lcd per l'oscuramento senza la tendina. La presentazione di tutti i dettagli è per la primavera con l'arrivo in Italia qualche mese più tardi.
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