Rinnovo degli incentivi, ne discute la Camera

Rinnovo degli incentivi, ne discute la Camera
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Diverse proposte per ampliare le misure di sostegno all’acquisto
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
4 dicembre 2020

In estate, il loro arrivo ha dato un robusto impulso alla ripresa delle vendite; e una volta esauriti, il mercato è tornato depresso, con le cifre di novembre davvero negative e preoccupazioni diffuse riguardo addirittura la tenuta del comparto legato alla vendita di autovetture e veicoli commerciali.

Ovvio quindi che agli incentivi tutti guardino con speranza a partire dagli operatori del settore automotive; la misura, introdotta con successo nel Decreto Rilancio, per una volta sembra trovare le forze politiche un po’ tutte concordi.

Infatti, in attesa della discussione prevista per l’11 dicembre, sono già diversi gli emendamenti depositati per chiederne il rinnovo: uno schieramento bipartisan, come si usa dire, che va dal PD alla Lega, passando per Italia Viva e Forza Italia, cui si aggiunge il Movimento 5 Stelle che si smarca dal resto della compagnia perché chiede il sostegno per i soli veicoli elettrici ed ibridi, escludendo quelli con motore termico.

In ballo ci sono quasi 500 milioni di euro (fino a 420 milioni in base agli emendamenti e 70 del nuovo fondo per le misure per i mezzi commerciali, dei quali 20 riservati all’elettrico) e viste le premesse politiche, determinate certo anche dalle pressanti richieste arrivate dalle Case attraverso le associazioni di categoria Anfia ed Unrae cui si aggiunge Federauto in rappresentanza dei concessionari, è ipotizzabile in tempi celeri il rinnovo del provvedimento degli incentivi.

A cambiare potrebbero essere le modalità di erogazione del contributo rispetto alla scorsa estate: oltre infatti alle misure di sostegno con o senza contestuale rottamazione di un veicolo anziano ed inquinante, è previsto l’allargamento della fruizione ai veicoli commerciali, a quelli da lavoro ed alle flotte aziendali.

Inoltre, sul tavolo di discussione resta la questione relativa alla detraibilità dell’IVA, misura invocata dagli operatori di settore, che da tempo chiedono l’adeguamento in Italia rispetto a quanto accade in altre nazioni europee. 

Volendo ipotizzare delle cifre, con i nuovi incentici per le auto elettriche si potrebbe arrivare  a godere di un contributo di 10.000 euro con rottamazione (8.000 dallo Stato e  2.000 dal concessionario), ad 8.000 per i modelli ibridi (6.000 più 2.000) e 3.500 per gli altri veicoli (1.500+2000). 

Più complicato il calcolo per i veicoli commerciali, per i quali entrerebbe in gioco non solo la motorizzazione, ma anche il peso: per i modelli elettrici fino a 2 tonnellate si partirebbe dai 5.000 euro di sostegno con rottamazione, toccando i 10.000 per i mezzi fino a 3,5 tonnellate; per i veicoli ibridi, a parità di classe di peso, si avrebbero dai 2.500 ai 5.500 euro di incentivi e per gli altri tipi di alimentazione dai 1.500 ai 4.000. 

Ma sono solo ipotesi, in attesa delle decisioni da parte dei parlamentari.
 

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