Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Al Salone IAA Mobility 2025 di Monaco MINI porta due concept fuori dagli schemi: “The Skeg”, elettrica e ispirata al surf, e “The Machina”, termica e cattiva come una rally car d’altri tempi. Non entreranno mai in produzione, ma raccontano la doppia anima JCW tra lifestyle e motorsport.
Se la BMW al Salone di Monaco pensa a cambiare il mondo con la Neue Klasse, MINI preferisce farci sorridere con un’auto che sembra arrivata direttamente da Venice Beach. “The Skeg” è una MINI John Cooper Works 100% elettrica da 258 CV, vestita con una livrea giallo-argento che urla “spiaggia e divertimento”. I pannelli in vetroresina traslucida riducono il peso del 15% e ricordano più i cantieri navali che la catena di montaggio, ma è tutto voluto: il design copia materiali, tecniche e filosofia del surf.
Sul tetto spuntano cinghie che sembrano lì per legare la tavola, dietro un alettone concavo riprende le linee di una longboard, mentre dentro neoprene e vassoi porta-muta trasformano l’abitacolo in un piccolo surf shop ambulante. Minimalista, ribelle e con quell’aria da “work in progress” che divide: per alcuni è arte su ruote, per altri un’auto che sembra non finita. Ma di sicuro è un concept che, tra leggerezza e ironia, riesce a rappresentare l’anima più alternativa di MINI.
Se “The Skeg” è la calma elettrica, “The Machina” è l’esatto contrario: una MINI JCW a benzina da 231 CV, pronta a ringhiare come ai tempi d’oro di Monte Carlo. Livrea rossa, bianca e nera, fari supplementari sul cofano, spoiler Can-Am e diffusore copiato dalle MINI da corsa della Nordschleife: qui ogni dettaglio grida rally vintage e passione per la guida senza filtri.
Dentro si respira benzina e adrenalina: roll-bar a vista, cinture a cinque punti, piastre in alluminio, volante rivestito in pelle scamosciata e, ciliegina sulla torta, un freno a mano idraulico che invita a giocare di traverso. Un’auto più manifesto che concept, dove Deus Ex Machina ha riversato la sua estetica da officina custom, fatta di grafiche bold, materiali grezzi e dettagli volutamente imperfetti.
Non è raffinata e non vuole esserlo: è l’omaggio sfacciato alla Mini corsaiola che batteva giganti, con quel tocco “grezzo ma figo” che oggi fa tanto culto e che al Salone di Monaco non poteva mancare.
Mettere insieme surf e rally in due MINI JCW non era missione facile, ma la collaborazione con Deus Ex Machina ha prodotto due concept tanto improbabili quanto irresistibili. Nessuna delle due arriverà mai in concessionaria, e forse è meglio così: servono più a raccontare una filosofia che a fare numeri di vendita.
MINI e Deus hanno scelto volutamente l’approccio “raw”: cuciture a vista, materiali imperfetti, colori accesi e quel gusto artigianale che preferisce la personalità alla perfezione. A completare il pacchetto, arriverà anche una capsule collection di abbigliamento, perché in fondo il messaggio è chiaro: più che auto, “The Skeg” e “The Machina” sono storie su ruote. E al Salone di Monaco 2025, tra SUV seriosi, concept futuristici e prototipi destinati al mercato, sono proprio queste storie a strappare i sorrisi più sinceri e a ricordarci che l’auto può essere anche p\uro divertimento.