Se vince Donald Trump l'auto elettrica è finita negli USA?

Se vince Donald Trump l'auto elettrica è finita negli USA?
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Carlo Bellati
  • di Carlo Bellati
La contesa elettorale negli USA accende anche il dibattito sull'elettrificazione: Joe Biden con il suo piano da 370 miliardi di dollari e Donald Trump che odia la Cina e le auto a batterie
  • Carlo Bellati
  • di Carlo Bellati
24 gennaio 2024

Entro il 2024 i cittadini americani andranno a votare per 34 membri del Senato, 435 del Congresso e soprattutto per il nuovo Presidente degli Stati Uniti. E non è un mistero che il candidato Donald Trump non abbia particolare empatia con le auto a batterie. Joe Biden, nel corso della sua presidenza, ha rinnovato l'adesione degli USA agli accordi di Parigi e promosso il piano di investimenti più grande mai fatto prima negli USA, l'IRA (Inflation Reduction Act) che prevede ben 370 miliardi di dollari di investimenti per la decarbonizzazione a ogni livello. Com'è successo in Italia, supportare o meno le auto a emissioni zero è diventato rapidamente un fatto più politico che tecnico; si è arrivati molto vicini ai diktat europei, ma non dappertutto.

Se vince Trump...

Le Big Three americane (Ford, GM e Stellantis) hanno da tempo messo in programma grandissimi investimenti sull'elettrico negli USA, anche perché sono rimaste clamorosamente indietro rispetto a Tesla e hanno beneficiato pure loro in larga parte degli incentivi (che per i privati cittadini americani assommano a 7.500 dollari di detrazione dalle tasse, ma non su tutti i modelli) e delle sovvenzioni per lo sviluppo delle reti di ricarica.  Una vittoria di Trump quest'anno non cancellerà l'IRA e i suoi incentivi, anche se qualcuno da parte Dem lo crede probabile, ma potrebbe partire da una sottile manovra di spoiling di un ente che, sebbene non molto conosciuto, detta legge nello stato più ricco e influente, la California.

Nel Golden State (che è anche un Blue State, ovvero a maggioranza democratica) c'è dal 1967 il CARB (California Air Resource Board), che in pratica ha i poteri di un ministero che decide le politiche ambientali dello Stato e ha sempre precorso i tempi rispetto agli altri, fornendo l'esempio nella regolamentazione delle emissioni a tutti i livelli, comprese le auto, rifacendosi ai poteri conferiti dal Clean Air Act, una legge federale che sancisce la facoltà di stabilire singole limitazioni purché non siano più permissive di quanto stabilito dall'EPA (Environmental Protection Agency). Sembra un caos all'italiana, ma funziona. Ebbene, proprio la California ha richiesto l'applicazione nel 2022 dell'Avanced Clean Cars Program che prevede le stesse imposizioni richieste dalla Commissione Europea per le elettriche: divieto di vendita dal 2035. Siccome la l'applicazione di questa norma richiede una deroga del Governo Federale, una futura amministrazione Trump potrebbe negarla come ha già fatto nel 2019.

E perché negarla? Perché secondo la sezione 177 del Clean Air Act, ad altri 12 Stati USA è permesso adottare le leggi della California e, indovinante un po', il 40% delle auto negli USA si vendono in questi stati. Azzoppare le politiche ambientali della California, insomma, sarebbe un ritorno a normative che non contemplano obblighi nei confronti delle elettriche. Cosa poi questo possa comportare nei programmi industriali dei carmaker è tutto da vedere, ma già si sa che negli USA l'industria dell'auto "termica" non ha abbracciato al 100% l'idea di convertirsi all'elettrico e, anzi, molti programmi di sviluppo e produzione di auto e batterie sono stati messi in stand-by. Forse aspettando il 5 novembre 2024.

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