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L'industria automobilistica globale è scossa da uno dei più vasti e gravi richiami di sicurezza mai avvenuti, legato agli airbag difettosi prodotti dalla società giapponese Takata. Questo scandalo ha coinvolto numerosi costruttori automobilistici di spicco, tra cui Nissan, Honda, Stellantis, Citroën, BMW, Toyota e, in particolare, Ford. Quest'ultima è una delle case più colpite, con milioni di veicoli richiamati a causa di problemi legati agli airbag che hanno causato numerosi incidenti mortali e feriti in tutto il mondo.
Martedì scorso, Ford ha emesso un nuovo avviso urgente "a non guidare" per i proprietari di migliaia di veicoli che non hanno ancora provveduto a sostituire gli airbag difettosi di Takata. Questo avviso rappresenta la quarta campagna di richiamo per Ford legata a questo problema, con la prima risalente già al 2008.
I modelli Ford interessati dall'ultimo avviso includono:
Oltre ai modelli Ford, sono stati richiamati anche veicoli dei marchi Mercury e Lincoln:
Anche Mazda è coinvolta nella campagna di richiamo, con diversi modelli interessati:
Il richiamo è dovuto a un problema noto con il gonfiatore degli airbag Takata, che in particolari condizioni può esplodere con troppa forza, lanciando frammenti metallici all'interno dell'abitacolo. Questo grave difetto è stato attribuito all'uso di nitrato di ammonio come propellente, una sostanza chimica instabile che può degradarsi e diventare pericolosa in presenza di umidità e temperature elevate.
Le conseguenze di questo difetto sono state tragiche e, secondo le autorità statunitensi, almeno 27 persone sono state uccise da gonfiatori Takata difettosi, e oltre 400 sono rimaste ferite. Inoltre, a livello globale, le stime parlano di 35 vittime causate dai generatori di gas difettosi prodotti da Takata.
Questo richiamo rappresenta uno dei più grandi e complessi nella storia dell'automobile, con milioni di veicoli interessati in tutto il mondo. Le case automobilistiche coinvolte stanno lavorando per sostituire gli airbag difettosi, ma l'ampiezza del problema e il numero di veicoli coinvolti rendono l'operazione estremamente complessa e prolungata.