Tesla-SolarCity: possibili ritardi per la fusione

Tesla-SolarCity: possibili ritardi per la fusione
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Quattro azionisti hanno intentato una causa nei confronti dei dirigenti delle due aziende. Potrebbe non essere un reale ostacolo ma i tempi potrebbero allungarsi
20 settembre 2016

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Oltre i problemi relativi alle vicende che hanno coinvolto il sistema Autopilot, gli incidenti e le inchieste, Elon Musk, CEO di Tesla, deve fronteggiare anche altri problemi di natura legale in vista della fusione con SolarCity. Quattro azionisti di Palo Alto infatti hanno intentato delle cause legali contro i board delle due aziende.

Nei documenti inoltrati alla Securities and Exchange Commission, gli azionisti citano in particolare gli amministratori della Tesla che avrebbero «violato i propri doveri fiduciari» nella fusione, inizialmente respinta ma poi approvata dagli unici due consiglieri a non avere incarichi formali in entrambe le aziende.
 


Altre ragioni che hanno spinto a intentare cause legali sono «l'assenza di informazioni essenziali» nel prospetto preliminare presentato ad agosto e «l'indebito arricchimento» che la fusione potrebbe portare ad alcune persone in particolare. Tra i dubbi più importanti inoltre figurano i conti in rosso di SolarCity, che alla fine di giugno annoverava nelle casse 142 miliardi di dollari contro i 421 dell'anno precedente. Per questo motivo il prossimo aumento di capitale di Tesla (il settimo in cinque anni) servirà, oltre che per sostenere la produzione della Tesla Model 3 e completare la Gigafactory, a sistemare i conti successivamente alla fusione.

Fusione che secondo i piani di Elon Musk dovrebbe completarsi entro la fine dell'anno corrente, ma che potrebbe subire dei ritardi a causa dei procedimenti legali intentati dagli azionisti "ribelli".

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