Toyota C-HR 2024: prova della Full-Hybrid, meglio 1.8L o 2.0L? [VIDEO]

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Abbiamo provato in anteprima la nuova Toyota C-HR nella variante Full-Hybrid, ma qual è la miglior motorizzazione tra il 1,8 litri e il 2,0 litri?
10 novembre 2023

La nuova Toyota C-HR si è mostrata ormai da qualche tempo, ma finalmente possiamo metterci le mani come si deve con una prima prova su strada. Protagoniste di queste prime impressioni sono le motorizzazioni Full Hybrid, in un certo senso agli antipodi anche se simili fra loro.

La prima è la 1.8L da 140 CV: in questo caso il benzina quattro cilindri aspirato a ciclo Atkinson offre 98 CV termici e viene supportato da una componente elettrica da 95 CV, sfruttando esclusivamente la trazione anteriore. Di fatto, si tratta della motorizzazione "di serie", ovvero quella più economica.

La seconda invece è la 2.0L da 197 CV, dove aumenta la cilindrata ma la formula rimane sostanzialmente simile: quattro cilindri a benzina a ciclo Atkinson, sempre aspirato, che però qui fornisce da solo 152 CV e viene abbinato alla componente elettrica da 113 CV. Si può avere a trazione anteriore o, volendo, anche "integrale ibrido" (AWD-i) con un motore da circa 41 CV posizionato sull'asse posteriore, che fornisce spinta in caso di necessità senza andare a modificare la potenza complessiva (che rimane quindi sempre e comunque 197 CV).

Entrambe le motorizzazioni sono abbinate a una batteria da circa 0.91 kWh di capacità e a un particolare cambio a variazione continua di ultima generazione, chiamato "rotismo epicicloidale" o anche "cambio a planetari": questo perché in generale ha lo stesso funzionamento di un differenziale libero/aperto, sfruttando i planetari per modificare costantemente il rapporto di trasmissione. L'effetto che si percepisce guidando è quello di un CVT, ma si tratta di un sistema ben diverso che riduce ai minimi termini l'effetto scooter.

Nuova Toyota CH-R
Nuova Toyota CH-R

Prezzi e allestimenti

In entrambi i casi, si parla di una vettura che punta molto sull'efficienza e sullo stile, più che sulla sportività - e questo lo si vede nei consumi, che in questa prima prova sembra fermarsi con facilità sui 20 km/L - ma comunque il reparto sospensivo riesce a garantire una grande stabilità e ridurre al minimo il rollio, senza però trovarsi su un assetto esageratamente rigido per una tipica strada urbana europea (condizione per cui la C-HR è stata fin da subito concepita).

Vediamo allora come se la cava su strada questa nuova generazione di Toyota C-HR, con un focus sulla 1.8L e con un assaggio anche del 2.0L per valutarne le differenze e capire quale sia la più equilibrata.

Per quanto riguarda i prezzi e gli allestimenti, considerate che con la motorizzazione più piccola si parte da circa 35.700 euro per la versione base Active e si arriva fino ai circa 42.200 per la top di gamma Lounge. Per il 2.0L da 197 CV bisogna aggiungere 2.000 euro, mentre la trazione integrale richiede altri 2.500 euro. E sulla top di gamma 2.0L AWD-i si parla di allestimento GR Sport, ancora più ricco nelle dotazioni da 47.200 euro.

Insomma, in breve, una forbice che va da 35.700 a 47.200 euro fra le motorizzazioni Full Hybrid, in attesa di sapere dove si posizionerà la versione PHEV.

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