Toyota, consegnati 3 Proace Verso al Comitato Paralimpico Italiano

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Prosegue il rapporto tra Toyota e il CIP: i 3 multispazio donati al Comitato Paralimpico Italiano aggiungo un nuovo tassello alla partnership
17 luglio 2018

Partita il 1° gennaio 2017, continua la partnership Toyota Motor Italia e Partner ufficiale del Comitato Paralimpico e dei Comitati Olimpici Nazionali (CONI). Dopo aver lanciato a dicembre 2017 la prima campagna globale, “Start Your Impossible”, ispirata alla partnership con i Comitati dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici, ora è il momento di un altro importante passo: alla presenza dell’Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia Mauro Caruccio e del Presidente del CIP Luca Pancalli, sono stati consegnati al CIP (Comitato Paralimpico Italiano) 3 Toyota Proace Verso con allestimento specifico per assicurare il trasporto alle persone con mobilità ridotta.

Mauro Caruccio, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia, ha dichiarato: «L’unione con il CIP si basa sulla condivisione di importanti valori come quello del miglioramento continuo e della volontà di affrontare ogni giorno sfide sempre nuove. Proprio come gli atleti paralimpici che quotidianamente si confrontano con il loro Start Your Impossible, anche noi continuiamo a lavorare per garantire a tutti la migliore mobilità possibile, migliorando le soluzioni tecnologiche esistenti o introducendone di nuove, per consentire a tutti di muoversi liberamente senza alcun tipo di ostacolo».

Aggiunge Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico: «Non posso che essere grato a Toyota Motor Italia e, in particolare, a Mauro Caruccio, per questo tangibile sostegno al movimento paralimpico italiano poter usufruire di questi mezzi, allestiti per accogliere atleti in carrozzina, ci permetterà di offrire a ragazze e ragazzi disabili quella necessaria mobilità che spesso ostacola il raggiungimento dei luoghi ove praticare l’attività sportiva. La crescita di un’organizzazione come la nostra passa, infatti, anche per questi momenti di straordinaria quotidianità, perché sia davvero garantito il libero accesso alla pratica sportiva».

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