Ubriaco prova a driftare davanti alla polizia, Dacia finisce contro una BMW

Ubriaco prova a driftare davanti alla polizia, Dacia finisce contro una BMW
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In Francia, un giovane di 25 anni, alla guida di una Dacia Duster, ha tentato un drift davanti a una pattuglia della polizia. Dopo un inseguimento la Dacia ha finito la corsa dentro una BMW parcheggiata
10 dicembre 2025

Un ragazzo di 25 anni, in evidente stato di ebbrezza e sotto l’effetto di cocaina, a bordo di una Dacia Duster, ha deciso di provocare una pattuglia della polizia con un tentativo drift nel bel mezzo della carreggiata. Una trovata a cui è seguita una breve fuga, conclusasi con un impatto contro una BMW in sosta. Il tutto ha avuto luogo a Vertou, a sud di Nantes (Loira Atlantica), l'11 ottobre 2025 scorso, ma a darne notizia sono stati alcuni media francesi (Ouest France e Autonews.fr), soltanto nelle ultime ore, a seguito della condanna del guidatore a diciotto mesi di reclusione con pena sospesa e revoca della patente di guida.

Il drift davanti ai gendarmi e la fuga

Secondo le ricostruzioni della polizia, durante un controllo stradale, l’uomo ha dato spettacolo al volante della sua Dacia Duster tentando una derapata proprio davanti agli agenti del PSIG di Rezé. Quando la pattuglia ha attivato lampeggianti e sirene, invece di fermarsi, il conducente ha scelto la fuga.

La corsa, però, è durata poco. Pochi minuti più tardi, la Dacia si è schiantata contro una BMW parcheggiata. Nonostante l’impatto, il conducente ha cercato nuovamente di ripartire, ma gli amici a bordo lo hanno fermato. Solo dopo un colpo di pistola su uno pneumatico, sparato da un poliziotto, l’uomo si è arreso.

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Le conseguenze giudiziarie e il verdetto del tribunale

Nel processo che ne è seguito, il giovane è stato dichiarato colpevole di guida in stato di ebbrezza e sotto stupefacenti, rifiuto di obbedire a un ordine della polizia aggravato dalla messa in pericolo di terzi, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. La sentenza del tribunale di Nantes ha inflitto una pena di 18 mesi di reclusione con sospensione, oltre a due anni di libertà vigilata. Inoltre la patente gli è stata revocata con divieto di rifarla per almeno due anni.

L’uomo, interrogato in aula, ha dichiarato di aver agito “senza riflettere, sotto l’effetto dell’alcol e della droga” e di essere “andato in panico” nel momento dello scontro. Ma per la corte poco importava: il mix di imprudenza e arroganza al volante è stato giudicato pericoloso e inaccettabile.

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