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Di Luciano Nardi*
Non sto dicendo che le auto saranno tutte dei pedalò con le ruote, ma è ormai evidente che le aziende automobilistiche stanno strizzando l’occhio al mondo delle biciclette e quello che fino a poco tempo poteva essere solo nella mente dei più visionari, oggi, complice o meno la pandemia, potrebbe diventare un punto chiave di passaggio nell’evoluzione degli spostamenti.
Prendete Jeep, per esempio, che ha presentato una versione maggiorata di una mountain bike, che, come le sue sorelle maggiori carrozzate, può arrivare dappertutto con l’aiuto ovviamente di un motore elettrico. Dappertutto vuol dire anche con una versione cittadina nei punti vendita di Decathlon. Idea geniale per incontrare amanti dello sport e dell’off road, nonché potenziali nuovi clienti, in un unico posto.
E sarà solo un caso che proprio Jeep ha appena lanciato sul mercato le versioni ibride plug-in dei suoi modelli di punta?
Ma non è l’unica ovviamente, sempre rimanendo nella galassia FCA, troviamo le bici vestite Alfa Romeo che con la loro bellissima livrea esprimono tutta la sportività del Biscione, così come l’eleganza dei modelli retrò, ma tecnologici, di Maserati; per poi passare alla bici pieghevole elettrica di MINI o a quella di Smart, senza dimenticare gli amanti delle supercar che possono scegliere la ebike di Porsche dal prezzo di listino in linea con le aspettative (9.911 euro!).
Certo, se da una parte è scontato dire che queste “invasioni” del mondo delle auto in quello delle bici sono pure operazioni di marketing, la cosiddetta brand extension, dall’altra è altrettanto vero che nei fatti permettono di scoprire nuovi modi integrati di viaggiare.
È indubbio che l’industria dell’auto si debba reinventare non solo nella costruzione di modelli sempre più flessibili ed ecologici ma anche sperimentando nuovi approcci di vendita che includano sempre più il digitale, con show room virtuali e immersivi, con esperti che ti guidino all’interno del concessionario come in una sorta di videogioco.
Ma tutto questo non basta, servono soprattutto nuove modalità per raggiungere e poi fidelizzare i clienti. E l’unione tra auto e bici potrebbe essere proprio una di queste.
… Avete voluto la bicicletta?
*Luciano Nardi è uno dei pubblicitari italiani tra i più apprezzati nel settore motoristico.
Si ricorda la sua campagna internazionale di lancio di Fiat Doblò con la sponsorizzazione della squadra nazionale di bob giamaicana, e quella con Paolo Sorrentino e Jeremy Irons per la Fiat Croma, “un grande viaggio”.
Successivamente lavora per il Gruppo BMW Italia per i brand BMW, Mini e Motorrad.
Con Kube Libre, la sua attuale agenzia pubblicitaria, Nardi ha firmato la campagna per il mercato italiano della Nuova Fiat Panda e lo spot internazionale della Nuova Fiat Punto, che prendeva elegantemente in giro le concorrenti Mini, Polo e Fiesta; e, oltre a Fiat FCA e Maserati FCA, tra i suoi clienti annovera anche Mitsubishi Motors.