WRC Italia Sardegna: a Cagliari-Prokop Spettacolo. Primi fuochi d’artificio di Hyundai

WRC Italia Sardegna: a Cagliari-Prokop Spettacolo. Primi fuochi d’artificio di Hyundai
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Con il Super Special Stage di Cagliari il Rally Italia Sardegna ha ricevuto il suo battesimo del fuoco. Spettacolo e folla da capogiro, un evento nell’evento. Poi le prime PS e la Hyundai di Paddon scopre le sue carte
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
12 giugno 2015

Alghero, 12 Giugno - La montagna che va a Maometto. Cagliari ha abbassato la bandiera a scacchi sul Rally Italia Sardegna. E l’ha fatto in grande stile e pompa magna. Non un aperitivo, un autentico happy hour che ha scatenato l’entusiasmo primitivo e contagioso del grande evento finalmente a portata di mano. Spesso il “prologo” è un pretesto per raccogliere un po’ di pubblico, e magari per accontentare qualche sponsor o autorità pubblica. Cagliari e gli organizzatori del Rally Italia Sardegna hanno fatto di più, molto di più. Con grande impegno e lungimiranza hanno allestito nel Capoluogo sardo un evento che ha un impatto reale e molto forte.

 

Lo sforzo congiunto di organizzatori, municipalità e dell’intero circus del WRC è notevole. Organizzare per Piloti e macchine la lunga trasferta da Alghero, dove è piazzato il quartier generale della sesta prova del Mondiale, non è uno scherzo, che come non è un gioco da ragazzi allestire l’”arena” del prologo spettacolo nel cuore della Città. Ma l’obiettivo non è semplicemente quello di realizzare una passerella scenografica, ma quello di portare nel cuore degli appassionati il “clip” d’autore basato sulle qualità più spettacolari che la disciplina ha, in esclusiva rispetto ad ogni altra espressione del Motorsport. Gli spettatori, un fiume di pubblico, sono i destinatari, del messaggio del Rally al suo più alto livello. 

A Prokop la prova-spettacolo

Non sono quei due minuti e mezzo, o poco più, di corsa tra jersey e protezioni sullo sfondo del mare. Probabilmente ben pochi degli assi del WRC rimpiangeranno un piccolo errore che vale qualche secondo in più o in meno nel “conto” finale del Rally. Contro i 400 chilometri di tratti cronometrati previsti dal programma del Rally Italia Sardegna, i 2.500 metri di Cagliari passeranno come una “mancia”. Il valore dello spettacolo è nell’audience da “video” trasferito nella realtà, tangibile, “live”, dal vico, dalla… tribuna. 

 

I Piloti lo sanno, il prologo è come un autografo personalizzato. Il pubblico è lì dietro le protezioni. Non solo quello degli appassionati, esperti, competenti, “scafati” che sa tutto e oltre, ma soprattutto quel pubblico che va dal curioso al casuale, dal “critico” attirato dal fischio delle gomme sull’asfalto all’impegnatissimo che non potrà mai trovare il tempo di scalare il Monte Lerno per assistere al miracolo del controllo in condizioni quasi impossibili di un missile terra-terra. 

martin prokop
Martin Prokop in azione al Rally d'Italia Sardegna 2015

 

Non importa troppo che abbia vinto “tale” Martin Prokop, il giovane pilota che viene definito come l’ultimo dei “privati”, o che poco più di un secondo più tardi Dani Sordo abbia messo le ruote della sua Hyundai davanti ai “mostri sacri” di Volkswagen, nell’ordine Mikkelsen e, più indietro ancora Ogier. «Allora – dice il pubblico incantato dallo spettacolo – Vuol dire che sia le Ford che le Hyundai azzurro cielo con una linea di tramonto fuoco vanno più forte della “tedesche”? Ma che succede?».

Ecco. Anche questo è lo spettacolo dello… spettacolo. Ribaltare le “nozioni”, aprire alla sorpresa e alla novità, al cambiamento.

 

E, ancora più importante, essere testimoni del fatto, dell’episodio che stimola la fantasia e alimenta la passione, o la fa nascere. Fantastico. Ricordiamo che gli appassionati di Rally sono una classe genetica a parte, evoluta grazie all’epopea delle grandi corse.

Ecco, una proposta come Cagliari può modificare altri geni, portare altri appassionati. Del resto solo a Cagliari, nello schema lungimirante del benvenuto alle nuove generazioni di appassionati, era possibile realizzare un passaggio di testimone spettacolare come quello di vedere di nuovo in pista l’equipaggio della leggenda italiana dei Rally, Miki Biasion e Tiziano Siviero. Fantastico! 

Ultim’ora

Ecco, sembra di averlo fatto apposta. Il Rally ha inaugurato i suoi assalti. Il teatro delle prime battaglie sono le Speciali dell’Ovest sardo, le due Grighine, medio-lughe, la Montiferru, 14 km, lo sprint Sagama. Fino ad oggi ritenuto un potenziale “scassamacchine”, Hayden Paddon ha rotto gli indugi e si è lanciato all’attacco del Rally con un’idea molto precisa sulla strategia da adottare. 

 

Uno-due-tre, la sua i20 WRC ha vinto tutto e nei primi 65 chilometri di settori cronometrati ha “allungato” fino a sedici secondi il proprio vantaggio. Le due VW, rispettivamente quelle del finlandese che ha strabiliato in Portogallo, Jari-Matti Latvala, e “Monsieur” Ogier, sono al momento strette nella morsa tra le Hyundai del leader e l’altra i20 di Dani Sordo. Intanto il primo ritiro “di lusso”, quello di Mikkelsen con una sospensione fuori uso. 

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