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Matosinhos, Porto, 16 Maggio. Per Tanak, per il quale non si può dire che la prima parte della stagione sia stata prodiga di soddisfazioni, già il primo giro delle Speciali del venerdì sembra segnare quel che si dice un ritorno al successo (e al sorriso). Soprattutto dopo la deludente prova al Rally Islas Canarias, al termine del quale era rimasto praticamente a bocca asciutta. Al Vodafone Rally Portugal finalmente Tanak vede avvicinarsi il traguardo delle 400 vittorie, ma paga inizialmente una difficile scelta di gomme. Il risultato è che Fourmaux, in anno decisamente buono, è ad appena due decimi di secondo alle sue spalle. D’altra parte Tanak ha cercato di imporre il proprio ritmo sin dall’inizio, e con Evans in evidente difficoltà penalizzato dal ruolo di apripista, ha vinto Mortágua e Lousã. Per contro Fourmaux ha vinto le successive Goís e Arganil.
Evans non può permettersi di prendersela, il suo vantaggio nella graduatoria di Campionato del Mondo impone una condotta il più possibile zen. Ogier, terzo, sta a guardare. La gara modifica leggermente il trend. Ogier, Katsuta e Neuville vincono le Speciali della seconda tornata prima dell’assistenza, ma in verità è ancora Tanak che allunga di poco, semmai è Rovanpera che si stacca dal gruppetto alle prese con un tentativo di fuga in testa al Rally.
Ora di ripartire, Tanak riesce a gestire alla perfezione l’ultimo giro con la seconda Mortagua, 16 chilometri, la Agueda-Sever, 15, e la Sever-Albergaria, 20. Tanak vince due volte, e la seconda gli vale quel record di 400 Speciali da quando corre nel WRC, e la prova di mezzo va in “concessione” a Ogier. La giornata è proficua. Dopo 11 Speciali il vantaggio dell’estone sale a 7 secondi su Ogier, Katsuta è ormai indietro di mezzo minuto. Certo, sono tre Toyota in agguato sull’unica Hyundai in testa al Rally. Ci sono due elementi buoni. La i20 ha ritrovato competitività sulla terra e non ci sono stati particolari colpi di scena o difficoltà a gestire avversari e ritrovata competitività. Evans, intanto, è fuori gioco, settimo a oltre un minuto. Il gallese ammette: “Non mi è mai capitato di vincere partendo per primo sulla terra!” Sorride, come se tutto fosse stato accuratamente pianificato, aspetto psicologico compreso.
Delle 12 Rally1 al via, tre sono perse. Le Ford di Sesks e Salvi, e la Hyundai di Fourmaux che ha rovinato tutto piantando l’anteriore sinistro nella seconda Mortagua. È quel che fa pensare a Evans che, in fondo, basta un nulla per mandare a monte tutto per quel poco cercato appena sopra il limite. Vallo a dire a un Pilota! Che le Hyundai fossero auto in crisi l’ha detto solo l’asfalto del Rally alle Canarie, che siano “tornate tra noi” lo conferma anche la prestazione “attiva” di Neuville, indietro solo per quell’errore all’inizio della giornata.
Sabato, sette Speciali per 120 chilometri. Rally nel pieno, sufficientemente aperto e incerto.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com
Vodafone Rally Portugal. Assolita dopo d2
1 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) 1h41m26.2s
2 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1) +7.0s
3 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +27.1s
4 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1) +28.3s
5 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +32.7s
6 Sami Pajari/Marko Salminen (Toyota GR YARIS Rally1) +1m01.4s
7 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +1m09.0s
8 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1) +1m50.2s
9 Josh McErlean/Eoin Treacy (Ford Puma Rally1) +1m54.3s
10 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) +3m38.2s