WRC22. Rally Acropolis Grecia. Neuville Vince, Stellare Tripletta Hyundai!

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Gara esemplare di Thierry Neuville, stellare per Hyundai. Neuville, Ott Tanak, Dani Sordo, un podio indimenticabile e salutare. Ford pollice verso, l’imperdonabile ritiro di Loeb, Toyota trasparenti, Evans, Lappi e Rovanpera persi
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
11 settembre 2022

Lamia, Grecia, 11 Settembre. Il giorno della resa dei conti. Il 66° Acropolis Rally di Grecia si conclude con un risultato strepitoso: Vincono Neuville-Wydahege, secondi Tanak-Jarveoja, terzi Sordo-Carrera. Dite quel vi pare, è la sensazionale tripletta Hyundai, una gigantesca boccata d’ossigeno per una Squadra, un ilota e una Macchina dati per spacciati. La soluzione Julien Moncet finalmente paga dividendi importanti. Il risultato è maturato in corso d’opera, anche per le defaillance delle alternative, Lappi, e degli dei, Loeb, è apparso definitivo Sabato sera ed è stato congelato a una prova speciale dalla fine dal piccolo ordine di scuderia. Sordo impeccabile eccellenza, quarto podio in 4 apparizioni, Tanak potente e irriducibile, Neuville intelligentisimo. Per una volta inesistenti le Toyota, Katsuta-Johnston sesti e Rovanpera-Halttunen persi nei venti. I punti Power stage a Tanak, Rovanpera, Breen, Greensmith, Lappi.

La domenica inizia con la vittoria di Tanak sulla prova generale di Power Stage sul primo passaggio della Eleftherochori, 17 chilometri, Neuville è secondo. Le parti si invertono sulla successiva Elatia-Rengini, meno di 12 chilometri, Neuville batte Tanak e un orgoglioso Mikkelsen che, persa la partita WRC2 Open dal primo giorno, è stato costantemente sulla breccia. In entrambi i casi Sordo si limita a chiudere la fila in una sorta di protezione delle spalle dei compagni di squadra in testa. Poco lavoro per il body guard, in quanto l’ottimo Loubet, Ford, è quarto, paga quasi due minuti allo spagnolo e, in ogni caso, ha tutto da perdere in questo Rally che lo ha portato per la prima volta alla vittoria e in testa a una prova di Mondiale. Sul trasferimento della Eleftherochori esce di scena Evans, guasto al turbo.

A questo punto, a quando pare, arriva l’ordine di scuderia da parte di Hyundai, ma non nel senso che potevamo aspettarci e che avevamo maliziosamente disegnato il Sabato sera. Non è Neuville che deve far passare Tanak, bensi Tanak che deve chiudere il regime di eventuale belligeranza alla vigilia del Power Stage. In sostanza pare sia stato il machiavellico Neuville a reclamare proponendo di privilegiare la corsa al Titolo Marche in luogo di favorire Tanak nella rincorsa, difficilissima, alla leadership di Rovanpera. Fatto sta che la guerra finisce lì, effettivamente non male, con una decisione salomonica che, probabilmente, non riempie di gioia Tanak (la vittoria del Power stage potrebbe confermarlo). D’altra parte Neuville non ha rubato niente, anzi, si è guadagnato ogni secondo della quasi mezz’ora di vantaggio sul compagno di Squadra.

Acropolis di Grecia entusiasmante, strano, sbalorditivo. E difficile, come sempre. Una bella fetta dei candidati alla vittoria si è vista mortificata dagli effetti del caldo, dei sassi, della polvere e del differente livello di grip. Anche la scelta delle mescole Pirelli è stata critica, ora suggerita dalla necessità di recuperare grip, ora dall’esigenza di difendere le coperture dalle offese del terreno. Esapekka Lappi ha vinto una Speciale ed è arrivato sino al secondo posto della provvisoria, per poi scadere inesorabilmente e sparire nei venti, uno stallo importante e la sosta forzata, fatale, nell’ultima Tarzan. Elfyn Evans, quarto fino a Sabato sera, poi ritirato per il turbo. Kalle Rovanpera non c’è mai stato. Ha navigato appena dentro i dieci fino alla prima Tarzan, quando ha divelto il retrotreno contro un albero scadendo fuori orizzonte. Strana gara, stranissimo epilogo. Non valeva la pena di prendersela davvero comoda, e sicura, in modo da avvicinare la banchina del Mondiale senza scosse? In verità sembra quasi una strategia di sceneggiatura per favorire una rivitalizzazione del finale di Mondiale. Strano e offensivo da dirsi, però altrimenti bisognerebbe consigliare qualche seduta al giovane Kalle.

Più di tutti ha sofferto Sébastian Loeb, e noi abbiamo sofferto per lui. Questa, a dirla tutta, a M-Sport non possiamo perdonarla. Cinghia di alternatore o cuscinetti, o alternatore, non ci sta, non si può avvilire il Pilota, la Squadra e il risultato con una fine così misera. Loeb ha “semplicemente” fatto e dato il meglio di sé. Ha vinto quattro Speciali, è andato in testa alla corsa alla seconda, indimenticabile Loutraki, e c’è rimasto fino alla Dafni, ha rivinto la Bauxites, è tornato al comando e ha chiuso il Venerdì dell’Acropoli da leader, ha aperto il Sabato ancora in testa sulla prima Pyrgos. Poi la resa. Una cinghia o l’alternatore! Roba da chiodi!

Pierre-Louis Loubet, quinto assoluto, è gran dire, gran cosa e grande promessa. Il figlio d’arte ha vinto la sua prima Speciale e, trascinato dall’effetto booster innescato da Loeb, è andato anche in testa, dando a Ford il potere dell’invulnerabilità degli dei, la magnifica doppietta di Venerdì, poi gettata al vento per un tallone d’Achille delle Puma, una cinghia di trasmissione… rotto l’incantesimo Loubet è tornato con i piedi per terra, ha sbagliato, ha patito, ma ha fatto vedere quanto vale. Una cosa, infatti, è arrivare a un quinto posto (tra parentesi, migliore Ford) risalendo e arrancando da dietro, un’altra di differente valore è scendere dall’olimpo greco e accontentarsi del risultato da umano.

Mondiale. Cambia poco, a parte come si diceva il secondo match game buttato da Rovanpera. Kalle passa da 203 punti a 207, Tanak da 131 a 154. Con queste sensazioni lasciamo l’Acropoli Rally di Grecia e ci prepariamo ad un altro grande ritorno sulla scena del Mondiale WRC. Si tratta del prossimo appuntamento, 11ma prova e terz’ultima della stagione, il leggendario Rally di Nuova Zelanda in programma a Auckland nel week end a cavallo tra Settembre e Ottobre.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport

66° Rally Acropolis Grecia. Classifica Finale Assoluta

1. #11, T. NEUVILLE-M. WYDAEGHE, i20 N Rally1 HYBRID, 3:34:52.0

2. #8, O. TÄNAK-M. JÄRVEOJA, i20 N Rally1 HYBRID, +15.0

3. #6, D. SORDO-C. CARRERA, i20 N Rally1 HYBRID, +1:49.7

4. #7, P. LOUBET-V. LANDAIS, Puma Rally1 HYBRID, +3:42.2

5. #42, C. BREEN-P. NAGLE, Puma Rally1 HYBRID, +4:09.0

6. #18, T. KATSUTA-A. JOHNSTON, GR Yaris Rally1 HYBRID, +6:21.1

7. #25, E. LINDHOLM-R. HÄMÄLÄINEN, Fabia Evo, +7:46.6

8. #23, N. GRYAZIN-K. ALEKSANDROV, Fabia Evo,+8:22.7

9. #50, A. TSOULOFTAS-R. WHITTOCK, Polo GTI, +10:53.8

10. #24, E. BRYNILDSEN-R. EILERSTEN, Fabia Evo, +10:56.7

 

Il Calendario WRC 2022

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Belgio. 18-21 agosto

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