WRX 2018. Spagna. Kristoffersson (VW) Re di Spagna nel primo Rallycross Mondiale della stagione

WRX 2018. Spagna. Kristoffersson (VW) Re di Spagna nel primo Rallycross Mondiale della stagione
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Piero Batini
  • di Piero Batini
5a stagione Mondiale del Rallycross. 12 Gare, 6 Team ufficiali, il ritorno in prima linea di Peugeot. In Spagna si comincia con il diluvio, un grande Solberg e un colpo di scena. Vince il Campione in carica, Loeb è secondo, Bakkerud terzo
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 aprile 2018

Montmelo, Barcellona, 15 Aprile. Campionato del Mondo FIA Rallycross 2018. Si parte. Quinta stagione dell’upgrade, prima era Europeo, Mondiale dal 2014. Passi da gigante, formula, format e impegno sono di primissimo livello, e tutto è confezionato per dare al pubblico, “live” e… a casa, un “prodotto” altamente spettacolare, facilmente fruibile e “svelto”. Soprattutto “svelto”, rapidissimo, fatto di rush, di partenze al fulmicotone e semafori incandescenti, di asfalto e di terra, slide, drift, jumps and some… sportellate. Show purissimo di massima di potenza, accelerazione, tenuta e controsterzo per Supercar filogeneticamente ramificate dalle WRC, motori turbo di 2 litri, ma che hanno sviluppato istinti aggressivi propri e spostato più in là i limiti dei territori di caccia. Belve accomunate dal nick in codice: 600HP.

Si comincia dalla Spagna. Lì fa sempre bello. Ma non il week end del 14 e 15 Aprile, data scelta per l’avvio delle danze mondiali del WRX. Sabato è diluvio locale, domenica maggiore e auspicata clemenza. Poco male, qualche disagio ma spettacolo ancor più vario. E lo sarà davvero, vario e avvincente! Strada facendo si scoprono le carte, mani solo annunciate e temute nel lungo limbo invernale di preparazione. Le notizie si rincorrono e si anticipano, la guerra del Rallycross viene anche, soprattutto dal freddo. PSRX VW Sweden, il Team che gestisce le Polo R nella struttura di Torsby (altro livello di parentela con il WRC), ha un Campione in carica, Kristoffersson e l’unico Bi-Campione della giovane storia del Mondiale: Petter Solberg. È quest’ultimo il protagonista del sabato di Montmelo, e anche della domenica mattina, per un bottino di due Heat di qualifica vinte su quattro, il miglior quoziente intermedio. La prima, inaugurale manche è vinta da Mattias Ekstrom, ricorderete il Campione del Mondo 2016 che corre con una Supercar Audi S1 del Team EKS, e che ha reclutato quest’anno anche il fortissimo norvegese Andreas Bakkerud. Vedremo dopo chi vince la quarta manche, prendiamo fiato, è thriller ininterrotto, perché il sistema di punteggi del WRX è una formula indovinata e bellissima e tiene conto di tutto quello che accade contro il cronometro nel week end.

Kristofferson in azione in Spagna
Kristofferson in azione in Spagna

Si contano i giri, le manche, i colpi di scena. La pioggia si unisce alla terra e tutto diventa fango, le Supercar fanno fatica a stare sulle linee, si appoggiano l’una all’altra per uscire dai curvoni del circuito, insistono forzando le staccate, l’avversario come sponda. Qualcuno finisce contro le gomme e i muri di protezione. Urti lievi, ma il potenziale è grande, il danno certo, e il rischio di esclusione dal livello successivo, come in un videogame, altissimo. Vokswagen Sweden ancora in primo piano. Ma il livello si uniforma, il bello del WRX è che nulla è rettilineo, neanche le dinamiche delle Gare.

Oltre PSRX e EKS, i Team GC Kompetition, Hyundai GRX Taneko, Olsberg MSE. Sono tornate le Peugeot. Quest’anno hanno rotto gli indugi e si presentano ufficialmente. È il Team Peugeot Total, espressione full Factory di un innalzamento decisivo del livello di Programma. A capo del Progetto c’è Bruno Famin, l’ormai leggendario Ingegnere che è stato a capo delle Campagne Le Mans, Pikes Peak e Dakar di Peugeot, chiamato ora a guidare la riscossa delle 208 T16 WRX. Due piloti, più uno. Timmy Hansen, Sébastien Loeb. Più Kevin Hansen. Il Team Peugeot-Hansen, che ha condotto le operazioni Peugeot fino allo scorso anno, non esiste più, ma buona parte della famiglia è entrata a far parte di una famiglia più grande, a cominciare da papà Kevin che è Team Manager. Unite i due paragrafi precedenti, Loeb a muro durante la terza qualifica e Kevin Hansen iscritto dal Team, ma a titolo individuale. Loeb sarebbe fuori, ma Kevin gli può cedere il suo posto sulla griglia delle semifinali, regolamenti e strategie per un avanzamento logico e opportuno che si convertirà in un risultato.

I dodici migliori si sdoppiano nelle due semifinali. Solberg vince la prima davanti a Kristoffersson e Bakkerud, Ekstrom vince la seconda davanti a Loeb e Gronholm. La prima semifinale esclude Timerzyanov, Chicherit, al Mondiale finalmente con un suo Team, e Larsson. La seconda Baumanis, Grosset-Janin e uno sfortunatissimo Timmy Hansen. È l’”anziano” dei fratelli Hansen che ha vinto l’ultima manche di qualifica e che era in testa alla semifinale, ma la sua corsa è finita anzitempo, stop elettrico.

Hansen in azione a Montmelò
Hansen in azione a Montmelò

È successo, qualche volta, che il primattore all’intermedio finisse sul gradino più alto del podio vincendo anche la finalissima portando a casa la maggior parte dei punti in palio. Ma non molte volte. L’incertezza, nel Rallycross, è legge. Montmelo 2018, comunque, non sarà una di quelle volte. Anche se…

Solberg, infatti, diventa all’improvviso la vittima del grande colpo di scena della finalissima, ed è costretto, incolpevole, a pagarne le conseguenze. È solo il primo giro, e il norvegese viene spinto fuori pista da Ekstrom, che quindi si invola verso il traguardo che taglia per primo. La “manovra”, tuttavia, viene passata al vaglio dei commissari sportivi, e giudicata non regolamentare e pericolosa. È l’eterna lotta della legge del Motorsport contro le sportellate, così affini al tipo di disciplina e così… spettacolari, ma indubbiamente pericolose se diventano… la regola. Ekstrom è squalificato e a vincere il primo appuntamento Mondiale del WRX 2018 è Johan Kristoffersson, che conquista così il decimo successo personale nel WRX e inaugura nel migliore dei modi la campagna di difesa del proprio Titolo. La squalifica di Ekstrom non restituisce molto a Solberg, a parte i due punti del penultimo posto, ma promuove Loeb, secondo al debutto con la Peugeot ufficiale, e Bakkerud, terzo alla prima uscita con la Audi S1 del Team EKS.

Si passa, ora, dall’altra parte dell’Iberia, dal Mediterraneo all’Atlantico. Montalegre, Portogallo. È la seconda di dodici prove del Mondiale Rallycross 2018. Le altre in Belgio, Inghilterra, Norvegia, Svezia, Canada, Francia, Lettonia, USA, Germania e Sud Africa. Piste nuove e autentici templi, culle del Rallycross quali Holjes, Hell, Trois Rivieres, Loheac. Si corre fino alla fine di Novembre, lunghe pause a luglio e poi agosto, e solo allora si conoscerà il nome del quinto Campione del Mondo dei Rallycross. Finora, i primi due anni ha vinto Petter Solberg, nel 2016 Mattias Ekstrom, nel 2017 Johan Kristoffersson. Prima ancora, prima che diventasse Mondiale, l’Europeo era stato vinto due volte di fila da Timur Timerzyanov.

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