Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Lando Norris sarebbe disposto a fare cambio con qualsiasi vittoria pur di imporsi a Silverstone, l’unico luogo dove gli sembra ancora assurdo essere uno di quei piloti di Formula 1 che osservava rapito da bambino, sperando di emularli un giorno. Nel venerdì di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna 2025, Norris ha dimostrato di poter essere della partita per un risultato che inevitabilmente gli mette grande pressione. Nelle FP2 è riuscito a cogliere immediatamente un tempo notevole nella simulazione di qualifica, con la stessa naturalezza con cui lo aveva fatto in Austria.
Il feeling speciale di Norris con il Red Bull Ring poteva indurre a pensare che l’exploit messo a segno la scorsa settimana fosse frutto di una tempesta perfetta. E nella giornata di ieri era stato lo stesso Lando a gettare acqua sul fuoco, non volendosi sbilanciare sull’effetto che i recenti upgrade alle sospensioni hanno avuto sulla fiducia nutrita in una MLC39 che per larga parte della stagione è stata la sua nemesi, tanto veloce quanto capricciosa qual era. Norris ha staccato di quasi mezzo secondo Oscar Piastri, un gap che difficilmente si vedrà anche nel prosieguo del weekend. Ma su un tracciato che non necessariamente esalta le caratteristiche della MCL39, la performance di Norris colpisce.
È pur vero che la McLaren al venerdì tende ad avere un approccio più aggressivo, anche in termini di mappatura di motore, e che con una pista con poco grip la capacità di generare agilmente carico della MCL39 paga. Il giusto compromesso tra la performance sul dritto e il carico aerodinamico, peraltro, diventerà complessa domani, visto che le previsioni suggeriscono un vento ancora più forte di quello che oggi ha schiaffeggiato Carlos Sainz, arrivato pericolosamente vicino a speronare Lewis Hamilton nelle FP2. È inevitabile che le folate costituiscano una variabile non trascurabile su un circuito esposto come quello di Silverstone, con le difficoltà nel trovare un bilanciamento ottimale che ne conseguono. Possibile che domenica nella capricciosissima Silverstone arrivi pure la pioggia. La probabilità, non altissima ma nemmeno trascurabile, vale sia per il mattino che per l’inizio della gara.
Le mutevoli condizioni della pista potrebbero sparigliare le carte in tavola alle spalle della McLaren. La migliore delle altre nel venerdì di Silverstone è stata la Ferrari, con una SF-25 che notoriamente gradisce il caldo. Il tepore del sole di oggi – con 25 gradi, qui è piena estate – la pista ha superato i 40 gradi. Potrebbero essere molti meno nei prossimi due giorni, visto che il cielo sarà coperto per la maggior parte del tempo. In ogni caso, gli aggiornamenti apportati al fondo della SF-25 sembrano aver fatto la differenza anche in Gran Bretagna, visto che Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono sembrati a loro agio con una vettura apparentemente docile. Sembra anche che con gli aggiornamenti la coperta sia diventata meno corta, e che sia più semplice trovare il giusto compromesso tra la performance nelle curve ad alta velocità e quelle lente.
Che Hamilton abbia beneficiato dell’aggiornamento – per quanto ieri abbia scelto di minimizzare, forse per non alimentare speranze eccessive nel suo primo weekend di gara in casa con la Ferrari – lo si capisce dal distacco minimo nei confronti del compagno di squadra. Le limitazioni che rendevano Hamilton molto meno efficace in curva sembrano molto meno forti, a tutto vantaggio della sua fiducia nel mezzo. Non è poi da sottovalutare l’effetto campo. A 12 mesi dalla splendida quanto emozionante vittoria colta a Silverstone con la Mercedes dopo oltre 900 giorni di digiuno, Hamilton oggi punta quantomeno al podio.
Incoraggiante è indubbiamente il long run con le medie di Leclerc. Ma sappiamo che il passo gara non è certamente il problema della SF-25. Piuttosto, sarà importante massimizzare il risultato in qualifica, cercando di lavorare al meglio sulle operazioni in pista. Con il caldo di oggi, la Mercedes W16 non ha convinto particolarmente. Ma con la diminuzione delle temperature, George Russell e Andrea Kimi Antonelli potrebbero essere della partita per un risultato di peso. Dodici mesi fa il meteo pazzo li aveva premiati, e non è da escludere che possa succedere lo stesso domenica.
Se il freddo giova alla Mercedes, la pioggia potrebbe costituire un problema per la scuderia di Brackley, visto che la gestione dei delicati pneumatici da bagnato non sarebbe necessariamente semplice, anzi. Pure la Ferrari finora sul bagnato non ha brillato. Resta da capire quanto l’aggiornamento potrebbe aver cambiato le cose su questo fronte. A proposito di pneumatici, il graining secondo le stime di Pirelli non dovrebbe essere un problema, a differenza di quanto successo lo scorso anno. Lo suggerisce il long run di 13 giri con le soft effettuato da Isack Hadjar, senza un degrado marcato delle coperture.
Un’incognita, come spesso accade il venerdì, è rappresentata dalla Red Bull. Max Verstappen si è lamentato ancora una volta del comportamento della RB21, sottolineando le difficoltà in rotazione nelle curve a bassa velocità e il sottosterzo in quelle rapide. La Red Bull nel corso di questa stagione ha dimostrato di saper correggere il tiro tra venerdì e sabato, ma non è detto che il salto sia sufficiente a consentire a Max di essere il migliore degli altri, in un momento in cui a tenere banco è il suo futuro, con le voci su un passaggio in Mercedes che hanno infiammato il giovedì di Silverstone. Ma la sensazione è che in pista Max sia destinato a fare da comprimario, mentre nella mente di Lando Norris soffia il vento della speranza di vittoria.