Rolls-Royce Wraith

Rolls-Royce Wraith
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Matteo Ulrico Hoepli
Abbiamo messo alla prova sulle meravigliose strade del Lago di Como la Rolls-Royce Wraith, scoprendo un'auto tanto elegante quanto potente. Con anche il setting sport sarebbe stata perfetta
27 giugno 2014

Non c’è proprio niente da dire, quando sul cofano vedi la bellissima statuetta “Spirit of Ecstasy”, tutto diventa già un programma. L’auto, il viaggio, il modo di guidare, la meta, e... come gli altri ti guardano. Eh sì viaggiare in Rolls-Royce non è da tutti, e non capita spesso. Anche noi di AutoMoto.it ci siamo parecchio emozionati: è la regina delle auto, infatti non a caso è usata dalla maggioranza di Re e Regine... beh per un giorno faremo anche i gentlemen!


Descrivere troppi tecnicismi, per la Rolls-Royce Wraith, non sarebbe neanche da “signori”, ma a noi di AutoMoto.it piace sapere tutto delle auto, e ci piace guidarle. Infatti di solito le Rolls non sono guidate dal proprietario, ma dal loro chauffeur . In questo caso abbiamo però una “2 porte” che va guidata ovvero la nuovissima e speciale (e forse anche meno Rolls) delle Rolls-Royce, ovvero la Wraith, “Ombra sfuggente”.

Una Rolls Gran Turismo?

Diciamo che la Wraith nasce direttamente con 2 porte, quindi niente chauffeur, ma una Rolls da guidare. Una classica comodissima, Gran Turismo. Quindi per passeggiare, viaggiare e perché no, avere una guida più dinamica (rispetto alle altre Rolls-Royce) magari su un bel passo di montagna o sulla Costa Azzurra, d’altronde ci sono 12 cilindri e oltre 600 CV sotto il lungo, anzi lunghissimo cofano. Le proporzioni esterne, sono inconfondibilmente da Rolls, ma grazie al tetto spiovente, sembra meno lunga dei suoi oltre 5 metri, ed è comunque circa 30 cm meno lunga delle sue sorelle “quattroporte”.

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Lusuosissima, ma anche capace di prestazioni brillanti, la Rolls-Royce Wraith ospita al di sotto del lungo cofano un V12 da 632 CV

 

L’auto è lunga 5,27 metri e larga 1,95 metri, con un interasse di oltre 3 metri, con il risultato di essere comodissima, ma non agilissima in curva. Sul megacofano “brilla” la iconica statuetta, che appare dal suo nascondiglio, quando si apre l’auto con il telecomando. I fari incassati, belli, piccolini e squadrati, sono uguali al resto della gamma Rolls, ed insieme alla griglia cromata caratterizzano il muso di tutte le “regine”, ma in questo caso la griglia arretrata di circa 5 cm rende leggermente piu sportiva l’immagine anteriore.

I fianchi, molto eleganti sono caratterizzati dalla linea di cintura alta, dal vetro “continuo” non interrotto dal longherone dei finestrini, e dal tetto spiovente, che parte quasi subito a scendere lentamente fino proprio alla coda, noi avremmo preferito un 10-15 cm prima per dare ancora piu slancio, ma forse sarebbe stata troppo sportiva. Le immense porte, ad azionamento elettrico si aprono al contrario, rendendo molto più comoda l’entrata, una vera chicca e ovviamente c’è la nicchia per l’ombrello!

Le ruote grandi, da 21 pollici, hanno uno stile elegante ma molto classico, sarebbe stato bello, almeno come optional, un disegno più moderno. La coda è molto affusolata, rispetto al resto, con 2 fari molto classici, il baule (elettrico) con una buona capienza, 470 litri, e i due scarichi “sportivi” quadrangolari.

Interni Lussuosamente sportivi ed unici

Aperta la lunga portiera, si ha un vista quasi “mozzafiato” degli interni, difficile vedere qualcosa di più bello e meglio assemblato (molte lavorazioni sono tutt’ora a mano), per non parlare dei materiali pregiatissimi, nel mondo dell’auto. La nostra Wraith in blu brillante “Midnight Sapphire”, internamente dei rivestimenti in meravigliosa tonalità Tabacco. Pelle legni e metalli tutti intonati, comprese le porte che avevano un rivestimento di un particolarissimo legno con la speciale finitura “Canadel Panneling”, che si ispirano ai grandi Yacht.

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La seduta è molto comoda, quasi fin troppo rilassante, e tutti i comandi chiari e a portata di mano. Tutto è sovrastato dal grosso volante - caratteristica delle Rolls - ma dalla buona impugnatura e soprattutto che fa vedere molto bene la strumentazione. Quest’ultima, è resa “vintage” da uno sfondo bianco e dai numeri classici, ci è piaciuta molto, ed è molto chiara. Divertente al posto del contagiri l’indicatore di “riserva di potenza”, da gran signori!

Il cambio è al volante, all’americana, quindi senza possibilità di scegliere i rapporti, non essendoci i paddles dietro al volante, molto elegante, ma con 632 Cv da gestire sarebbe stato carino potersi un po’ divertire. Abbiamo quindi una consolle centrale ordinatissima, rivestita in legno pregiato con pochi comandi, fondamentalmente il joystick multimediale (di derivazione BMW) che comanda tutte le funzioni del grosso schermo da 10 pollici. Bello e ben posizionato, dalla radio ai file musicali, al navigatore, completo, ma un po’ complicato da utilizzare avendo veramente tantissime funzioni.


Molto belli i comandi e le bocchette dell’aria condizionata “vintage” tutti in metallo cromato con il classico comando di chiusura a baionetta “Royal Style”. I passeggeri stanno molto comodi, anche dietro, anche se l’accessibilità, tirando in avanti il sedile anteriore non è comunque da Rolls...

Motore V12 e silenzioso e possente e cambio “satellitare”

Sotto il cofano della Wraith, pulsa (è proprio il caso di dirlo) un possente e oramai sempre più raro V12, di derivazione BMW, 4 valvole per cilindro e twin-turbo (uno per bancata) che va sviluppare - grazie ai 6,6 litri di cilindrata - ben 632 CV a 5.600 giri, ma soprattutto un incredibile coppia di 800 Nm disponibile da 1.500 a 5.500 giri, necessari per spingere come un nonnulla la pesante (oltre 2300kg a secco) GT della Casa di Crewe.

Aperta la lunga portiera, si ha un vista quasi “mozzafiato” degli interni, difficile vedere qualcosa di più bello e meglio assemblato molte lavorazioni sono tutt’ora fatte a mano


Infatti riesce a coprire lo 0-100 km/h, come una supersportiva (tempi da Porsche...), in 4,4 secondi con una velocità massina di 250 km/h, autolimitata. In questo viene aiutata dall’oramai collaudatissimo cambio ZF a 8 marce, velocissimo e dolcissimo, che ha una chicca tecnologica incredibile il SAT (Satellite Aided Transmission): di fatto il cambio viene “aiutato” dalle informazioni satellitari e dalle cartine geografiche a scegliere in anticipo la marcia migliore in base alla strada.

Ci siamo decisamente accorti come il sistema funzionasse, soprattutto con una guida rilassata, anche se il generoso motore spinge sempre bene in qualunque marcia. Crediamo comunque che il sistema funzioni bene nelle grosse arterie, infatti sul lago di Como con curve strette e piccole strade nei paesini ed il traffico, ci siamo spesso trovati a dover usare il gas per far cambiare marcia, per i sorpassi e per affrontare le curve avremmo preferito un po’ piu di freno motore.

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In grado di "schizzare" in avanti come una supersportiva, la Rolls-Royce Wraith non passa inosservata quando entra nei centri abitati: le attenzioni sono tutte per lei

 

Sarebbe stato utile il cambio anche in funzione manuale, con i paddles, per poter far divertire un po’ il guidatore e “preparare” il cambio per i sorpassi o le curve e le discese. All’accensione il motore è silenziosissimo, fino a circa 2.500-3.000 giri e spinge con elegante potenza l’auto, mettendo giù tutto: uscendo da un casello i giri salgono velocissimi, si sentono le due turbine ed i 12 cilindri lavorare e c’è anche un piacevole suono sportivo, mai fastidioso.

L’auto schizza come fosse una supersportiva con lo Spirit of Ecstasy che sembra volare. Ma di fatto la vettura non invita a spingere, lo sterzo morbido e leggero non si adatta ad un guida veloce e la stazza dell’auto si sente sulle braccia. Purtroppo in qualche ripresa “morbida”, il cambio scala le marce, senza che ce ne sia bisogno, disturbando leggermente la fluidità del 12 cilindri.

Guida in città, occhio agli angoli

In città la Rolls, avendo un lungo interasse non è facilissima da guidare, bisogna abituarsi e prendere bene le misure, ricordandosi che “chiude” gli angoli. Per le manovre di parcheggio bisogna affidarsi ai sensori ed alla telecamera, sensori che secondo noi intervengono un po’ tardi, sarebbe meglio il bip qualche centimetro prima. Divertente come tutti guardino l’auto, sia per la bellezza sia perché non si sa mai che dentro ad una Rolls-Royce ci possa essere un principe...

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Aperta la portiera si viene accolti da un trionfo di artigianalità, con materiali pregiatissimi perfettamente accoppiati

Statale e Autostrada, guida da gran Signori

Nelle strade larghe la Wraith si trova decisamente meglio, poi in autostrada meglio ancora, infatti si riesce a viaggiare in piena souplesse con rumore quasi uguale allo zero, belli comodi ascoltando il super impianto stereo da 1.300 watt e 18 altoparlanti. L’auto è comunque morbida anche se le sospensione adattive, tipo in curva, irrigidiscono l’auto tenendola sempre in traiettoria. Solo sulle strette statali del lago di Como abbiamo trovato “troppo“ lento l’adattamento delle sospensioni, anche qui si poteva mettere un bottoncino magico “Dynamic drive” per rendere un po’ piu rigida l’auto, dopotutto e’ la sportiva della gamma Rolls.

I consumi, un dettaglio per chi compra una Rolls, sono comunque superiori ai 5 km con un litro da computer di bordo, e ben 7,1 km/litro per il ciclo combinato, dichiarati dalla Casa di Crewe. Onestamente visto il motore da ben 6.600cc con 2 turbo pensavamo consumasse di più...

Optional & prezzo

Il modello “base” (per modo di dire) in pratica costa, IVA compresa, qualcosa meno dei 300.000 euro, che però poi sono di fatto il prezzo a cui la Wraith verrà comprata mettendo giusto giusto gli optional più sfiziosi o personalizzandola come meglio si desidera con colori, e materiali pregiati. Di fatto ogni Rolls è unica, costruita e rifinita con molte parti fatte a mano, da artigiani super esperti, e ovviamente costa.

Conclusioni:

Un'auto al top per una guida dinamicamente elegante. Di fatto questo è  il nostro giudizio su una vettura veramente unica e piacevolissima da guidare, anche se sempre un po’ impegnativa per dimensioni e peso. Questa Wraith è la Rolls da weekend con la compagna per visitare i castelli della Scozia, la “Cote d'Azur” o appunto il Lago di Como, concedendosi ogni tanto qualche accelerata per sentire la possente spinta del 12 cilindri. Eleganza totale Rolls-Royce ma in chiave moderna e GT. Avremmo ben visto la possibilità di avere un “settaggio” sport per cambio e sospensioni, ma probabilmente lo si può chiedere, dopotutto è una tecnologia che hanno già in casa grazie a BMW.

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