Dakar 2014. Un percorso da 9.000 chilometri. Parte Prima

Dakar 2014. Un percorso da 9.000 chilometri. Parte Prima
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Dalla città che ha dato i natali a Ernesto Guevara, e da dove il “Che” è partito con la sua “Poderosa” per viaggiare l’America Latina. Per finire sulle rive dell’Atlantico cileno a Valparaiso. In mezzo, solo per i motociclisti, la perla della Bolivia | <i>P. Batini</i>
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
4 gennaio 2014

Argentina, Bolivia e Cile. È nel titolo della Dakar 2014. Per la verità l’intermezzo boliviano è riservato ai soli motociclisti. Le auto e i camion rimarranno un giorno di più in Argentina, per dispiutare la Salta-Salta all’indomani della giornata di riposo. Per i motociclisti è una vera “chicca”, due giorni attraverso il Salar dello Uyuni, un’autentica meraviglia del Pianeta, interrotti dal bivacco di Uyuni, in città e non in mezzo al salar come molti speravano (o temevano), senza Assistenze.

 

Per le due ruote, e per i Quad, è la seconda tappa marathon della 34ma Dakar, e un esperimento che ASO ha deciso di tentare in vista di un maggiore coinvolgimento futuro del Paese che entra per la prima volta nella storia della Dakar. Così, mentre le auto, i camion e tutte le assistenze si dirigeranno direttamente a Calama, per i motociclisti sarà una due giorni di avventura tutta nuova. Metà della corsa, dunque, si svolgerà in Argentina, e la seconda metà in Cile.

 

La partenza del Rally verrà data il 5 gennaio da Rosario, la patria di Ernesto “Che” Guevara, e il podio di arrivo sarà pronto per il 18 gennaio in piazza Echaurren a Valparaiso, la città che ha dato i natali a Salvador Allende ma anche a Augusto Pinochet, in un excursus sportivo che abbraccia uno tra i capitoli più importanti, discussi, emblematici e contraddittori della storia dell’America Latina.

dakar 2013 80
Quest'anno la Dakar porterà auto, camion e moto su un percorso di circa 9.000 km

 

In totale saranno poco meno di novemila chilometri per i motociclisti, un po’ di più per gli equipaggi di Auto e Camion. Oltre metà del percorso, inoltre, è stato diversificato per evitare pericolose sovrapposizioni tra le corse delle due e delle quattro ruote. Circa 5.200, invece, sono i chilometri di Prove Speciali per tutti, auto, moto e camion, seppure anch’esse su tracciati non sempre coincidenti.

 

Lo abbiamo già detto, e lo ricordiamo, per ASO è uno sforzo organizzativo notevolissimo, con un obiettivo sacro ed encomiabile, quello di migliorare sensibilmente la sicurezza del Rally. Sei tappe e la giornata di riposo in Argentina, e sette tappe in sette giorni per la seconda parte del percorso che si sviluppa per buona parte, e si chiude, in Cile. 14 giorni di sport, fianco a fianco con il limite, di avventura, di “inferno”.

 

Scendiamo un poco di più, dunque, nel dettaglio del programma.

 

percorso dakar 2014 1

Domenica 5 gennaio

Tappa 1: Rosario - San Luis

Trasferimento: 629 km
Prova speciale: 180 km
Per iniziare 800 chilometri. Quelli di Prova speciale non sono molti, “solo” 180, piatti e poco navigati, e nessuna difficoltà evidente è stata inserita nel programma. Ma, a parte fidarsi di “loro”, l’attesa è stata lunghissima, e la tensione da scaricare finalmente in pista enorme. Inoltre per i mezzi è l’ultima, quando non la prima, autentica prova generale. I primi colpi di scena sono inevitabili, un’eccezione se dovessero mancare. Fa parte di un gioco un po’ cinico e “ingiusto”, ma “è la Dakar!”. La gara prende il via da Rosario tra due autentiche ali di folla, l’emozione inibisce il “monitoraggio” dell’adrenalina che deborda, e la più grossa impresa, anche per i Piloti più abituati, è mantenere sotto controllo la situazione evitando di rischiare inutilmente.

Lunedì 6 gennaio

Tappa 2: San Luis - San Rafael

Moto - Quad
Trasferimento: 365 km
Prova speciale: 359 km
Auto
Trasferimento: 365 km
Prova speciale: 433 km
Camions
Trasferimento: 365 km
Prova speciale: 400 km
Sulla falsariga della prima tappa, anche buona parte della seconda è veloce e senza particolari difficoltà di navigazione. Le velocità possono, però, essere molto elevate, e nella parte finale della PS compaiono le prime dune, le ormai famose di Nihuil. Ancora una specie di test preliminare, per la diversità di situazioni rispetto alla giornata inaugurale, ma oltre settecento chilometri di percorso non sono mai una formalità, neanche in autostrada tra Milano e Napoli.

Martedì 7 gennaio

Tappa 3: San Rafael - San Juan

Moto - Quad
Trasferimento: 292 km
Prova speciale: 373 km
Auto - Camions
Trasferimento: 295 km
Prova speciale: 301 km
La Dakar 2014 raggiunge e attacca la Cordillera Pre-Andina, ne saggia le creste a oltre 4.300 metri sul livello del mare, e ridiscende all’ombra dell’Aconcagua verso San Juan. Meno chilometri sulla carta, ma certamente sarà già in agguato il peso delle prime due giornate del Rally. A San Juan, il primo bivacco marathon, senza assistenze e senza meccanici. A questo punto la Dakar è già nettamente nel vivo, i piloti dovranno pensare da soli alla manutenzione. E non è ancora nulla.

Mercoledì 8 gennaio

Tappa 4: San Juan - Chilecito

Moto - Quad
Trasferimento: 210 km
Prova speciale: 353 km
Auto - Camions
Trasferimento: 211 km
Prova speciale: 657 km
La seconda parte della prima tappa marathon è piuttosto corta per le moto e… molto lunga per le auto e i camion, che dovranno affrontare oltre 650 chilometri di test, un record abbastanza “sinistro”. Per tutti i veicoli, le difficoltà della tappa sono la grande varietà di terreni e i guadi da attraversari, non necessariamente “formali” (è la storia della Dakar sudamericana che lo insegna), che si aggiungono al primo annunciato esame di navigazione e al problema, delicatissimo e inevitabile, dell’usura degli pneumatici dopo due giorni consecutivi senza cambio. Una buona “scusa” per controllare maggiormente la propria foga.

Giovedì 9 gennaio

Tappa 5: Chilecito - Tucuman

Trasferimento: 384 km
Prova speciale: 527 km
Dopo due giorni su tracciati differenti, Moto e Auto tornano a riunirsi per affrontare una tappa certamente chiave. Intanto è la più lunga dell’edizione 2014. Poi, i 527 chilometri di prova speciale comprendono due larghe porzioni di fuoripista non difficile ma essenzialmente sabbioso. È una della trappole ”classiche” della Dakar. Dipenderà molto dalle condizioni meteo e dalla temperatura atmosferica. Se piove e fa “freddo” (relativamente alle medie stagionali) è comunque una lunghissima, interminabile cavalcata. Con il secco e l’aumento delle temperature, anche sensibile, la trappola consiste nel costringere le meccaniche a funzionare per molte ore in regime di sovraccarico a causa della sabbia. È così che si possono bruciare i motori e… le illusioni. Raggiungere il bivacco di Tucuman sarà in ogni caso una bella impresa, forse lunghissima.

Venerdì 10 gennaio

Tappa 6: Tucuman - Salta

Moto - Quad
Trasferimento: 64 km
Prova speciale: 400 km
Auto
Trasferimento: 270 km
Prova speciale: 424 km
Camions
Trasferimento: 394 km
Prova speciale: 156 km
Moto e auto tornano a dividere le loro strade. Le prime lungo la Ruta 40, e le seconde di nuovo verso un percorso più montagnoso. I tracciati sono abbastanza diversi, più pittoresco e scenografico quello destinato alle macchine, più vario ed insidioso per le due ruote. Per entrambi oltre 400 chilometri di Prova Speciale in quel che resta della Pampa argentina per questa edizione. Quella che conclude la prima metà della Dakar 2014, e che prelude all’unica giornata di riposo di Salta, non è una tappa dalla tipologia impossibile, ma ogni giorno della Dakar deve fare i conti con gli inevitabili imprevisti, e i Concorrenti con il calo del serbatoio di energie, soprattutto per lo strano effetto che fa la vista del momento in cui sarà loro possibile tirare il fiato per un giorno (anche se sappiamo ormai che parlare di “riposo” è, nella maggior parte dei casi, almeno eccessivo). Domenica, alla ripresa delle ostilità, la corsa si dividerà in due tronconi. Le auto resteranno per un giorno ancora in Argentina, disputando la Salta-Salta ad anello, mentre per le moto arriverà il giorno della grande avventura boliviana, con il magico salar dello Uyuni e la seconda tappa marathon. Un capitolo della Storia assolutamente inedito.
 

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