Viaggio a Londra per seguire Marco Aurelio Fontana, il ciclista motociclista

Viaggio a Londra per seguire Marco Aurelio Fontana, il ciclista motociclista
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Davide Rizzi
  • di Davide Rizzi
Davide, appassionato di moto e auto d'epoca, ha percorso migliaia di chilometri col suo Fiat 639 restaurato, per seguire in diretta le gesta dell'amico campione che il 12 agosto correrà le Olimpiadi in Mountain Bike
  • Davide Rizzi
  • di Davide Rizzi
12 agosto 2012

Di seguito vi proponiamo il racconto che ci ha mandato Davide da Londra, appena arrivato dal suo lungo viaggio fatto con moglie e figlia su un Fiat appena restaurato. Davide è proprietario dell'albergo Mathis a Fiorenzuola D'arda (LINK). In quell'albergo tanti anni fa ha conosciuto quello che poi sarebbe diventato uno dei suoi migliori amici: Marco Aurelio Fontana, il campione che oggi, domenica 12 agosto correrà per l'Italia le Olimpiadi di Mountain Bike. Marco Aurelio è un grandissimo appassionato di moto (vedi intervista) e con lui abbiamo girato un bel video sulla passione per le bici e per le moto.

Ho sempre saputo che sarei andato a Londra, quello che non sapevo era il mezzo che avrei impiegato. Infatti, nei miei viaggi, il mezzo è sempre stato il componente fondamentale dell'avventura, spesso con qualche problema, ma la mia fortuna è che ho una moglie che è peggio di me e i problemi si risolvono sempre.

Amore a prima vista

Un giorno mi dicono che c'è un pezzo di una macchina vecchia che poteva interessarmi da un caro amico, a Milano. Vado a vedere e logicamente non era quello che cercavo, ma in compenso vedo questo bestione, bruciato all'esterno ma perfetto e già camperizzato all'interno. In origine era un'ambulanza militare, rimaneggiata negli anni 70/80 per farne un camper da deserto. Il mezzo, un Fiat 639 dell'esercito 4 per 4 gemellato dietro del 1952 trasformato a camper nel 1972 per andare nel deserto, non ha mai lasciato l'officina. E' amore a prima vista, ma il vecchio amico mi disillude in un secondo. Il camper è già stato venduto...e per di piú ad un altro mio amico che colleziona "bestioni" a quattro ruote. Decido di provare a chiamarlo. Incredibile ma vero, me lo cede e mi dà anche qualche dritta e preziosissimi consigli. Il camion ora è mio...

Il restauro

Lo porto subito in officina e lì inizia il lungo lavoro di restauro. Il mezzo era a posto ma la messa in ordine è stata lunga: radiatore, pompa dell'acqua, pompa dei freni, collettori, gomme e tanto altro. Poi abbiamo deciso di dare una colorazione consona alla sua età (prima era grigio militare!): un bel rosso sposato con un bianco avorio. Il mezzo mi viene consegnato per la presentazione del viaggio con targa prova al Fufenaffen, il 22 luglio, con  revisione fissata per il 2 agosto e partenza prevista il 4 agosto. Logicamente alla revisione il mezzo non passa. Problemi burocratici. Non sappiamo cosa fare. Mille idee. Sospesi tra rinunciare e partire lo stesso o trovare una soluzione accettabile che ci faccia essere il più possibile in regola. Opto per la terza opzione.

Agosto, si parte!

Mille sbattimenti, ed un po' di fortuna ma finalmente venerdí a mezzanotte mia moglie ed io partiamo. Pernottiamo a Voghera con dei camionisti. Sabato di buon ora si beve un caffé nel Monferrato e si fila lisci verso Aosta per ritirare dai nonni nostra figlia Margherita di 4 anni entusiasta dell'avventura.

Il Gran San Bernardo ha impegnato parecchio il mezzo e soprattutto la pazienza di chi ci stava dietro. Noi andavamo ai 15 Km/h...ma alla sera eravamo già a Losanna a dormire di nascosto in un parco di un castello bellissimo. La sera ci ha sorpreso un gran temporale, l'acqua sgocciolava all'interno ma ce la siamo cavata sistemando piatti e asciugamani in modo da minimizzare le infiltrazioni.

La marmitta ci lascia

Domenica si rompe la marmitta e il fumo ci intossica nell'abitacolo. Mia moglie questa volta..."sclera" perché si preoccupa per la nostra salute. Ma é domenica...e viaggiamo!!! Arriviamo a sud dello Champagne...pernottiamo e l'indomani a Chaumont decidiamo di farla riparare. Non possono sostituirla. Ma viene saldata...tutto bene. Il lavoro viene fatto, ma poco dopo in viaggio ci vola via un lucernario che si era sganciato per le vibrazioni...quindi sosta al Brico per recuperare il materiale per poter ripartire.

Dalla Francia all'Inghilterra

Procedendo al nostro passo lunedì sera siamo in Champagne. I vigneti sono bellissimi e ben curati. La voglia di bere sale ma il problema è che non troviamo né un bar né un ristorante aperto. Solo un baretto dove beviamo due birrette. Saliamo verso Mutigny...troviamo uno spiazzo in mezzo ai vigneti di Moet et Chandon con vista mozzafiato sui cru piú belli. Copriamo il camper con un telo, mangiamo una minestra biologica in scatola e ci addormentiamo in mezzo allo splendore dei vigneti di Moet. Veramente una sosta charmant. Martedì viaggiamo poco, ci concediamo un pomeriggio di relax e di pace. Riposiamo, leggiamo, giochiamo con la bimba.

Per ora abbiamo percorso 1.000 km e consumato 5 km al litro; la velocita e' di 50 all'ora. Si parla poco in viaggio per il troppo rumore ma si sogna Londra.

Arrivo a Londra e l'incontro con Marco Aurelio

E finalmente venerdì arriviamo, il clima è super frizzante. Abbiamo un solo biglietto. Abbiamo cercato ovunque. Gli inglesi sono ligi. Onesti. E patriotti. Con le loro bandierine. E le facce pulite. In 20 mila. Ordinati. Noi invece siamo zingari. In caccia.

Non so se abbiamo il biglietto. Ma siamo qui. Respiriamo l'aria di Hadleigh farm. Abbiamo visto Marco. Dietro il suo sorriso. Nasconde l'emozione. Accanto a lui la Betty. Il Domi. E tutti noi. Il fans club. Piú matto. Caotico. Eccentrico di tutti. Stiamo qui. Campeggiamo tutti insieme. Ed è giá bello cosí.

Londra è qui.Vai Marco.

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