Dakar 19 100% Perù. Si affaccia Sunderland (KTM) e ritorna Loeb (Peugeot)

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Una tappa spietata che miete molte vittime. Il Festival del Fesh-Fesh premia il britannico che si è fermato ad aiutare l’infortunato Gonçalves. L’alsaziano scrive un altro capitolo forte della Gara che è nelle mani di Al-Attiyah
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
12 gennaio 2019

Arequipa, Perù, 11 Gennaio 2018. La Dakar 2019 torna a Arequipa chiudendo contemporaneamente la Tappa Marathon e la prima settimana di Gara. Settimana corta, cinque giorni, ma dura, a tratti spietata. Quasi tempo di bilancio, ma non c’è fretta, per ora basta sintetizzare e filtrarne alcuni aspetti.

Agonisticamente il Rally è bellissimo. Imperdibile, come ormai si dice di ogni giornata della Gara delle Moto, avvincente per quella della Auto, con un’estensione dei complimenti alla Gara dei piccoli Side By Side in tutte le declinazioni. Dal punto di vista degli scenari la 41ma edizione 100% Perù è stupenda, anche se tornare nell’epicentro della prima settimana di gara, il deserto di Ica, chiarirà meglio il concetto e farà dimenticare più facilmente le due tappe di fesh fesh che hanno caratterizzato gli ultimi due giorni di gara prima del riposo. Organizzativamente, e dietro le quinte di alcuni episodi, Salvatierra, Dutto, i difetti di Navigazione del terzo giorno, sembra “risparmiosa” e inspiegabilmente lacunosa.

Su tutti questi argomenti potremo tornare con la dovuta calma, ora si ha pure il diritto di essere sovreccitati dalle vicende sportive. Quelle della Gara delle Moto sono travolgenti. Pensavamo il contrario, davamo il massimo credito alla tenuta del “noioso” e immutabile regno di KTM, e invece a metà gara possono vincere Sunderland, Walkner e Price, Piloti “esperti” e già vincenti, ma anche Quintanilla e Benavides, o anche Ricky Brabec e Adrien Van Beveren. In nove minuti sono in sette, con cinque Tappe da disputare, un mare di chilometri da percorrere e un oceano di dune da superare.

Tornare a Arequipa è faticoso. La Tappa è crudele e ingannevole. La partenza dalla spiaggia non tradisce le aspettative spettacolari e “adrenaliniche”, ma subito dopo la festa inizia la lunga giornata di fesh fesh. È incredibile. Una volta, le Dakar africane, per una “pozza” di questa polvere sottile gli organizzatori si scusavano. Oggi sembra un ingrediente fisso, cercato apposta per rendere la vita impossibile. È vero che dal punto di vista video e fotografico riassumono la bellezza dell’inferno, ma bisognerebbe provare a stare anche una sola volta dall’altra parte dell’obiettivo, in quell’incubo impalpabile di invisibilità e disagio per aborrirle definitivamente. E sotto la polvere fine, sassi, pietre, macigni, e lì il gioco diventa pericoloso.

Sam Sunderland (foto: Marcin Kin/KTM)
Sam Sunderland (foto: Marcin Kin/KTM)

Non arrivano al Bivacco di Arequipa, tra gli altri, Paulo Gonçalves e Jacopo Cerutti, due cadute violente. Per il portoghese, partito un mese dopo l’asportazione della milza, il quinto ritiro su 12 partecipazioni, e si teme ora per la frattura di un polso, un guaio sempre lungo da riassorbire completamente. Cerutti è una vittima “classica” del fesh-fesh. “Piattone” di quella polvere finissima, un sorpasso a destra e uno a sinistra, cento metri di buio totale… fino al sasso che manda tutto all’aria e distrugge la moto. Nessuna conseguenza fisica, tanto giramento di scatole. Di Nicola Dutto vi abbiamo già detto, a proposito di giramento il piemontese è una turbina.

Sam Sunderland vince la Gara della Moto davanti a De Soultrait e il sorprendente rookie Lorenzo Santolino, Sébastien Loeb quella delle Auto davanti a Al Attiyah e Roma. Non c’è nessuna analogia tra le due vittorie, nessuna similitudine a parte il saluto del presidente Martin Vizcarra al fine Speciale di Ilo. Succede, anzi, il contrario. Sam ha vinto quasi per caso. Bravissimo comunque, è uno dei pochissimi che possono dire di conservare il 100% della forma fisica e mentale. Nessuno dei Big, comunque, cercava veramente la vittoria, poiché tutti avrebbero preferito una posizione più indietro che li favorisse nell’ordine di partenza alla ripresa delle ostilità dopo la giornata di riposo. Per questo hanno definito la corsa dei motociclisti come “La Mandria”. All’inizio sembrava avesse vinto De Soultrait, poi a Sunderland hanno restituito il tempo che il britannico ha passato al fianco di Paulo Gonçalves dopo l’incidente.

All’opposto, la Gara delle Auto, c’è Loeb, arrivato sul mozzo venerdì e ripartito con un’arma da guerra sabato, pronto alla strage. L’alsaziano voleva vincere e ha stravinto. Nasser Al-Attiyah, secondo al traguardo di Arequipa, prende dieci minuti da Loeb, limita i danni ma… ci guadagna lo stesso, poiché Stephane Peterhansel ha commesso un altro errore ed è rimasto piantato e infarinato in una buca di fesh-fesh. Altri 16 minuti regalati. Tantini. Nessun’altra alternativa. Non quella di Roma, non quella di Przygonski o Despres. Troppo indietro.

La Dakar di Nasser Al-Attiyah e Matthieu Baumel sulla Toyota Hilux ufficiale Gazoo Racing è impeccabile. Nasser è quasi in imbarazzo quando gli si chiede com’è andata. Bene, immancabilmente bene, all’attacco, ma ormai con giudizio, senza errori, la Hilux perfetta. Il piccolo errore della seconda Tappa è completamente dimenticato e l’efficienza del pacchetto è disarmante. Avanti così e restano ben pochi dubbi su una nuova vittoria di Al-Attiyah e la prima di Toyota.

Nebbia al mattino, partenza della tappa rimandata di quasi due ore, fesh-fesh dentro, nebbia alla fine. Gli organizzatori decidono di accorciare la Tappa delle Suto a 425 chilometri fermandola al CP3, appena in tempo per il tramonto ma non in tempo per scongiurare che molti arrivino di notte, o al mattino successivo per rinnovare il ”classico” dell’ultima Speciale prima del riposo.

Piero Batini – Mr. Franco

Dakar 2019 presentata da Bardahl

Le classifiche auto

TAPPA AUTO

1 306  

SEBASTIEN LOEB

DANIEL ELENA

PH-SPORT 04H 56' 34''    
2 301  

NASSER AL-ATTIYAH

MATTHIEU BAUMEL

TOYOTA GAZOO RACING SA 05H 06' 56'' + 00H 10' 22''  
3 307  

NANI ROMA

ALEX HARO BRAVO

X-RAID TEAM 05H 20' 38'' + 00H 24' 04''  
4 304  

STEPHANE PETERHANSEL

DAVID CASTERA

X-RAID MINI JCW TEAM 05H 22' 43'' + 00H 26' 09''  
5 303  

JAKUB PRZYGONSKI

TOM COLSOUL

ORLEN X-RAID TEAM 05H 22' 51'' + 00H 26' 17''  
6 308  

CYRIL DESPRES

JEAN PAUL COTTRET

X-RAID MINI JCW TEAM 05H 29' 12'' + 00H 32' 38''  
7 312  

HARRY HUNT

WOUTER ROSEGAAR

PH-SPORT 05H 29' 14'' + 00H 32' 40''  
8 305  

MARTIN PROKOP

JAN TOMANEK

MP-SPORTS 05H 33' 02'' + 00H 36' 28''  
9 300  

CARLOS SAINZ

LUCAS CRUZ

X-RAID MINI JCW TEAM 05H 39' 40'' + 00H 43' 06''  
10 321  

BORIS GARAFULIC

FILIPE PALMEIRO

X-RAID TEAM 05H 48' 24'' + 00H 51' 50''  

GENERALE AUTO

1 301  

NASSER AL-ATTIYAH

MATTHIEU BAUMEL

TOYOTA GAZOO RACING SA 17H 19' 53''    
2 304  

STEPHANE PETERHANSEL

DAVID CASTERA

X-RAID MINI JCW TEAM 17H 44' 35'' + 00H 24' 42''  
3 307  

NANI ROMA

ALEX HARO BRAVO

X-RAID TEAM 17H 54' 26'' + 00H 34' 33''  
4 303  

JAKUB PRZYGONSKI

TOM COLSOUL

ORLEN X-RAID TEAM 17H 58' 05'' + 00H 38' 12''  
5 306  

SEBASTIEN LOEB

DANIEL ELENA

PH-SPORT 17H 59' 53'' + 00H 40' 00''  
6 308  

CYRIL DESPRES

JEAN PAUL COTTRET

X-RAID MINI JCW TEAM 18H 32' 40'' + 01H 12' 47''  
7 312  

HARRY HUNT

WOUTER ROSEGAAR

PH-SPORT 19H 19' 48'' + 01H 59' 55''  
8 305  

MARTIN PROKOP

JAN TOMANEK

MP-SPORTS 19H 33' 50'' + 02H 13' 57''  
9 321  

BORIS GARAFULIC

FILIPE PALMEIRO

X-RAID TEAM 19H 38' 13'' + 02H 18' 20''  
10 300  

CARLOS SAINZ

LUCAS CRUZ

X-RAID MINI JCW TEAM 22H 33' 15'' + 05H 13' 22''

 

Le classifiche moto

TAPPA 5 - MOTO

1 14  

SAM SUNDERLAND

RED BULL KTM FACTORY TEAM 04H 11' 48''    
2 18  

XAVIER DE SOULTRAIT

YAMALUBE YAMAHA OFFICIAL RALLY TEAM 04H 15' 11'' + 00H 03' 23''  
3 1  

MATTHIAS WALKNER

RED BULL KTM FACTORY TEAM 04H 15' 20'' + 00H 03' 32''  
4 63  

LORENZO SANTOLINO

SHERCO TVS RALLY FACTORY 04H 15' 48'' + 00H 04' 00''  
5 4  

ADRIEN VAN BEVEREN

YAMALUBE YAMAHA OFFICIAL RALLY TEAM 04H 16' 14'' + 00H 04' 26''  
6 29  

ANDREW SHORT

ROCKSTAR ENERGY HUSQVARNA FACTORY RACING 04H 16' 24'' + 00H 04' 36''  
7 77  

LUCIANO BENAVIDES

RED BULL KTM FACTORY TEAM 04H 16' 24'' + 00H 04' 36''  
8 11  

STEFAN SVITKO

SLOVNAFT TEAM 04H 16' 53'' + 00H 05' 05''  
9 3  

TOBY PRICE

RED BULL KTM FACTORY TEAM 04H 17' 33'' + 00H 05' 45''  
10 73  

SKYLER HOWES

KLYMCIW RACING 04H 17' 48'' + 00H 06' 00''

 

GENERALE - MOTO

1 15  

RICKY BRABEC

MONSTER ENERGY HONDA TEAM 2019 16H 51' 34''    
2 14  

SAM SUNDERLAND

RED BULL KTM FACTORY TEAM 16H 52' 33'' + 00H 00' 59'' 00H 02' 00''
3 6  

PABLO QUINTANILLA

ROCKSTAR ENERGY HUSQVARNA FACTORY RACING 16H 54' 26'' + 00H 02' 52''  
4 3  

TOBY PRICE

RED BULL KTM FACTORY TEAM 16H 54' 55'' + 00H 03' 21''  
5 1  

MATTHIAS WALKNER

RED BULL KTM FACTORY TEAM 16H 57' 51'' + 00H 06' 17''  
6 4  

ADRIEN VAN BEVEREN

YAMALUBE YAMAHA OFFICIAL RALLY TEAM 16H 58' 10'' + 00H 06' 36''  
7 47  

KEVIN BENAVIDES

MONSTER ENERGY HONDA TEAM 2019 17H 00' 35'' + 00H 09' 01''  
8 18  

XAVIER DE SOULTRAIT

YAMALUBE YAMAHA OFFICIAL RALLY TEAM 17H 10' 11'' + 00H 18' 37''  
9 11  

STEFAN SVITKO

SLOVNAFT TEAM 17H 18' 02'' + 00H 26' 28''  
10 29  

ANDREW SHORT

ROCKSTAR ENERGY HUSQVARNA FACTORY RACING 17H 19' 28'' + 00H 27' 54''

 

 

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