Dakar 2016. Percorso “mascherato”, ma non troppo?

Dakar 2016. Percorso “mascherato”, ma non troppo?
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
A un giorno dalla presentazione ufficiale della 35ma Dakar, le notizie certe, probabili e molto attendibili si susseguono senza sosta. Vogliamo provare, tanto per riassumere, a giocare per una volta all’anticipazione?
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 aprile 2015

Punti chiave

Il 16 aprile, domani, ASO presenterà a Parigi la trentacinquesima edizione della Dakar, l’ottava sudamericana. Sarà la presentazione ufficiale che, tradizionalmente, “svela” un gran numero di elementi, ma a quanto pare la segretezza “mediatica”, alla Apple per intenderci, volta a creare un grande interesse in vista della “rivelazione”, questa volta non è stata protetta abbastanza. Niente di male, ci sono eventi che sovrastano gli aspetti sportivi, ed è logico che da una decisione se ne possa dedurre un’altra. Logico anche che la curiosità dilaghi e che, in presenza di riferimenti evidenti, ci si spinga volentieri e facilmente nel gioco delle anticipazioni.

Non si passerà dal Cile

La prima notizia è che il Cile non sarà sul percorso della Dakar 2016. Questa è la prima valanga ufficiale di cui vi abbiamo già parlato. Lo ha annunciato una fonte governativa, e lo ha confermato ASO di rimando. La decisione risulta così essere stata presa di comune accordo all’indomani della grave alluvione che ha devastato, e che tuttora devasta, Copiapo e il Deserto di Atacama. Secondo gli umori sudamericani, e cileni in particolari, la decisione era stata presa già prima, e la catastrofe del Nord del Paese suonerebbe allora come un pretesto o una giustificazione. Se così stanno le cose vuol dire che al Cile la Dakar oggi interessa molto meno. 

nasser al attyah dakar 2015
La MINI ALL4Racing di Nasser Al-Attiyah, vincitore dell'edizione 2015

Passaggio dalla Bolivia?

Tristemente sparito il Cile, si aprivano due possibilità. Inserire nel percorso un nuovo Paese, da anni ormai si parla del Brasile, e più recentemente di Uruguay e Paraguay, e ipotizzare per esempio un altro percorso ad anello con partenza e arrivo in Argentina. Oppure ricordarsi della promessa fatta da ASO al Perù di tornare in quel Paese. Ad orientare il pensiero più recente ci ha pensato il Presidente boliviano, che da qualche anno svolge anche un’azione di intermediazione con i Paesi confinanti, e che ha rilasciato un’intervista che, se non si spinge fino a “rivelazioni” definitive, lasciando così ad ASO minimo di effetto sorpresa, lascia ben poco spazio a dubbi. Nell’intervista Evo Morales indica che la Dakar partirà dal Perù, passerà dalla Bolivia e si concluderà in Argentina. Perù, Bolivia, Argentina. Dakar 2016. 

Partenza e arrivo ancora segreti

Ad ASO, ora, l’esclusiva di svelare se la partenza sarà data da Lima, se l’arrivo sarà ancora a Buenos Aires, o a Rosario come si vocifera, dove sarà effettuata la giornata di riposo (presumibilmente quindi in Argentina), quante e quali tappe marathon saranno incluse nell’edizione 2016 e quali città verranno toccate dal Rally (in Argentina sarebbe difficile evitare molti dei luoghi dell’edizione 2015). Ma, cosa ancor più interessante e che è rimasta ben nascosta nelle pieghe del… percorso, ASO ci dirà chi ha preso il posto di David Castera, Direttore Sportivo fino a marzo di quest’anno. A quel punto potremo “ipotizzare” quale è il nuovo lavoro del bravissimo Castera, che non è legato alla risoluzione di aprire un bar o un ristorante.

Ultime da Dakar

Pubblicità
Caricamento commenti...