F1, GP Australia 2018: la nostra analisi [Video]

Pubblicità
Analizziamo il Gran Premio d'Australia, prima gara della stagione 2018 di Formula 1, con il nostro inviato Paolo Ciccarone
26 marzo 2018

La stagione 2018 di Formula 1 si è aperta nel modo migliore per la Ferrari: Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio d'Australia, gara inugurale del mondiale. La chiave di volta della corsa è stato il regime di Virtual Safety Car causato dal ritiro di Grosjean: Vettel ha effettuato la sua sosta in questo frangente, ed è riuscito a rimanere davanti ad Hamilton, che aveva già cambiato le gomme in precedenza. Un successo frutto della fortuna, ma anche della diversificazione delle strategie da parte della Rossa, che ha deciso di posticipare di molto il pit stop di Vettel rispetto a quello di Raikkonen.

Lewis Hamilton, autore di un crono monstre nelle qualifiche di sabato, si è dovuto accontentare della seconda posizione. L'inglese, dopo essere stato beffato da Vettel, ha cercato di riprendere il tedesco. Un lungo prima e qualche pasticcio con il software poi hanno vanificato una caccia che, visto il layout del circuito, difficilmente sarebbe potuta sfociare in un sorpasso. La sconfitta di ieri non deve far ingannare: la Mercedes è ancora la vettura da battere. La W09 è una monoposto ben bilanciata, in grado di consentire ai piloti di aggredire le curve al meglio.

Gara a due facce per la Red Bull: Daniel Ricciardo, il cui weekend è stato condizionato da una penalità di tre posizioni in griglia, è riuscito ad arrivare ai piedi del podio nella gara di casa. Degno di nota il sorpasso su Hulkenberg, uno dei pochi della corsa. Max Verstappen, dal canto suo, ha compromesso la sua gara danneggiando il posteriore della RB14 in seguito ad un'uscita di pista. Il vistoso testacoda successivo è la dimostrazione del sovrasterzo causato da questa sbavatura. 

La vera delusione di Melbourne, però, è la Haas Racing. I due piloti del team di Kannapolis, Kevin Magnussen e Romain Grosjean, sono stati messi fuori gioco da due errori umani nelle soste per il cambio gomma. Lo pneumatico posteriore sinistro del danese e quello anteriore sinistro del francese non sono stati saldati correttamente: mancanze, queste, pagate carissimo dalla scuderia, che avrebbe potuto ottenere un ottimo risultato in Australia. Bene, invece, Fernando Alonso: il quinto posto di ieri è il miglior piazzamento dell'asturiano con la McLaren. 

Parliamo di questo e molto altro con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone, nella nuova puntata di DopoGP F1, il nostro approfondimento video sulle corse del Circus. 

Pubblicità