F1. GP Australia 2023, Ferrari: alla SF-23 (anche) un telaio nuovo

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Paolo Ciccarone
Non è un mistero che alla SF-23 di Ferrari servano diversi miglioramenti ma la lista si allunga, aggiungendo anche un telaio
31 marzo 2023

Ferrari, non solo sospensioni e motore, ma anche un telaio nuovo. La lista dei lavori da svolgere sulla SF23 si allunga di giorno in giorno e questo fa capire come durante lo sviluppo, cominciato ufficialmente a giugno del 2022, qualcosa sia andato storto. Mancanza di correlazione fra i dati della galleria del vento e la pista, mancanza di affidabilità per centraline e motori (tanto che anche ai team clienti si è passati alla seconda unità in Australia, dopo appena due gare…) e ora anche un telaio nuovo.

Secondo indiscrezioni che giungono dagli spifferi di Maranello il nuovo telaio, che presuppone un altro crash test, sarà più stretto rispetto all’attuale che, addirittura, sembra essere di 1,5 centimetri più largo rispetto a quello dell’anno scorso, con conseguente limitazione dei flussi aerodinamici sotto le fiancate, cosa che avrebbe creato problemi di carico. Il problema delle sospensioni, invece, sembra un male cronico non solo per la Ferrari ma anche per i team clienti che usano lo stesso retrotreno. Infatti pure la Haas e Alfa Romeo Sauber, che pure aveva cambiato schema un paio d’anni fa, soffrono dello stesso problema. Insomma, manca sempre qualcosina per essere al top e i problemi endemici non vengono risolti.

Quindi una SF23 che sarà modificata dietro, per avere un comportamento più omogeneo nel consumo delle gomme, sarà modificata dal punto di vista Power Unit per una affidabilità che al momento appare lontana da quanto si è visto e vociferato negli ultimi mesi (il fantomatico motore Superfast) più ad uso e consumo dei media amici che realtà sostanziale. E adesso anche la voce di un nuovo telaio che di sicuro inciderà sul budget cap ma che potrebbe essere la soluzione ai problemi incontrati in questo inizio stagione. Da Imola i primi riscontri.

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