F1, GP Bahrain 2023: FP2, vola Alonso, seguito da Red Bull. Quarto Leclerc

F1, GP Bahrain 2023: FP2, vola Alonso, seguito da Red Bull. Quarto Leclerc
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Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
Il primo giorno del primo weekend della stagione 2023 di F1 in Bahrain è terminato con le FP2, vinte da un super Alonso, davanti a Verstappen e Perez. Migliorata Ferrari, con Leclerc quarto
  • Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
3 marzo 2023

Si spengono le luci sul primo venerdì della stagione 2023 di F1, quella del GP del Bahrain, dominate da un velocissimo Fernando Alonso, la sua Aston Martin in grado di tenere dietro Red Bull con Verstappen, secondo, e Perez, terzo. La seconda sessione di Prove Libere è terminata con i primi dati importanti dell’anno. Se nei tre giorni di test pre-stagionali e nelle FP1 i team hanno lavorato in modo diverso rendendo difficili ed inutili i confronti, nelle FP2 le scuderie si sono concentrate su un lavoro simile, che ha rivelato i primi dati utili a farsi un’idea delle forze in piazza. Questo è possibile anche perché i team non si nascondono più: ecco quindi la vera qualità di Red Bull e Mercedes.

Partendo da Mercedes, le FP2 non sono partite in modo esemplare, con Hamilton che ha faticato nel passo del giro, più lento rispetto a quello della SF-23 di Leclerc. L’intera durata della sessione si è rivelata piuttosto grigia per il team di Brackley, che non ha mai mostrato un ritmo particolarmente soffermato. Almeno non prima degli ultimi tre minuti, in cui Hamilton ha cambiato nuovamente le gomme ed è stato veloce per un po’, prima di arrendersi ad un ottavo crono, comunque davanti al compagno di squadra solo tredicesimo.

Ferrari, dopo mezz’ora di giri, ha controllato il fondo della monoposto di Leclerc, che passato la prima parte delle FP2 a urtare sugli avvallamenti dell’asfalto. Il team italiano ha poi alzato al massimo il fondo della monoposto del pilota monegasco per cercare di lottare contro il porpoising, molto visibile su un asfalto complicato come quello che ricopre la pista del Bahrain. A dieci minuti dalla fine della sessione, il Cavallino Rampante ha optato per una soluzione interessante: ha montato di nuovo le gomme rosse, questa volta usate. Questo ha comunicato che Sainz e Leclerc si sentono più stabili sulla mescola dura. Alla fine, Leclerc ha terminato in quarta posizione mentre Sainz si è dovuto accontentare di un quattordicesimo posto

Le FP2 di Red Bull sono partite con un riscontro negativo. Verstappen ha detto subito al suo ingegnere di sentire molto di più rispetto ai test i saltelli che la F1 ha tentato di arginare alzando il fondo delle monoposto di 15 mm. Il pilota olandese ha chiuso in seconda piazza davanti a Perez, terzo dopo essere stato in possesso di un ritmo convincente per tutta la sessione.

Fra i team di metà griglia, invece, hanno ben impressionato due team: Alpine ha corso su giri veloci per tutta la durata del venerdì, nel corso di entrambe le sessioni di Prove Libere, e McLaren è partita con un ritmo velocissimo.

Aston Martin ha da subito dimostrato la grandissima affinità con Alonso. Lo spagnolo, a 32 minuti dalla fine della seconda sessione di Prove Libere, ha siglato un crono da primo posto, su gomme rosse a metà sessione ma è poi riuscito a restare in prima posizione per gran parte della sessione. Cattive notizie per Stroll. Il canadese è tornato al sedile della propria monoposto dopo una frattura alle mani avvenuta in bici dopo essere stato sostituito per i giorni di test. Verso fine sessione, però, il pilota Aston Martin non è riuscito a seguire la linea, perché il dolore alle mani gli ha impedito di manovrare il volante con precisione.

Haas, motorizzata Ferrari come da tradizione, ha completato il primo giorno con una nota positiva, con Hulkenberg che ha segnato il suo rientro in F1 in modo veloce, con le gomme rosse appena montate.

Ancora una volta, la protagonista delle Prove Libere 2 è stata l’ala posteriore. Il team di Maranello ha avuto un’ala traballante per tutta la FP1, difetto corretto per le FP2 ma che lascia con il fiato sospeso per il Gran Premio. Sempre l’ala, di Red Bull questa volta, ha colpito l’attenzione del pubblico: il team di Milton Keynes ha difatti mostrato un’ala sostenuta da un unico pilone.

In definitiva, la pista di Sakhir ha rivelato un effetto sorpresa per quanto riguarda le gomme, in quanto durante le FP1 quasi tutti i team si sono lamentati della mancanza di grip, una sensazione migliorata di molto nelle FP2. A proposito delle gomme, il direttore Pirelli Mario Isola ipotizzava l’assenza della mescola media, spiegando che il miglioramento della pista è insolito, considerando che i tre giorni di test pre-stagionali avrebbero dovuto stabilizzarla. Dal sabato si aprono le strategie differenziate, lasciando diverse opzioni che in questa fase del weekend non si vede, in quanto le scuderie si sono impegnate a conservare le mescole più favorevoli per qualifiche e gara.

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