F1, GP Brasile 2022: le pagelle di Interlagos

F1, GP Brasile 2022: le pagelle di Interlagos
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Interlagos nelle pagelle del Gran Premio del Brasile 2022 di Formula 1
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
14 novembre 2022

La vittoria doveva arrivare già nel 2020, anche allora meritatissima, invece sfumò per un problema tecnico: ieri finalmente Russell ha conquistato il suo primo gran premio, al termine di un fine settimana da incorniciare al di là dell’insabbiamento al termine delle qualifiche che a ben guardare ha danneggiato più che altro gli avversari. Veloce e deciso in gara sprint, la domenica tiene a bada gli inseguitori dimostrando anche una grande maturità agonistica e nel finale non offre mai il DRS ad Hamilton, impresa non da poco pensando a quanto disperatamente volesse la vittoria l’inglese. Certo, il contatto tra Hamilton e Verstappen lo agevola, ma Russell ha il merito di essere già davanti a tutti e comunque l’impressione è che avrebbe avuto ugualmente tutte le possibilità di vincere. Voto 10 e lode, l’inizio di una storia tutta da scrivere.

Voto 8 a Hamilton, bravo a rimontare nella gara sprint e ottimo secondo la domenica anche se manca la vittoria per un eccesso di foga con Verstappen: sì, sappiamo che i commissari hanno punito l’olandese, ma è anche vero che i due erano quasi del tutto affiancati e l’inglese ha fatto la curva come se Max non ci fosse, non il genere di mosse da fare con uno che si infila anche dove passa mezza macchina. Insomma, un eccesso di foga pagato caro, ma dando un’interpretazione diversa alle parole di Hamilton.... “è Max”.

Voto 8,5 a Sainz, l’unico in Ferrari che a Interlagos non ha perso lucidità, autore di una bella rimonta nella gara sprint dove ha mostrato di saper essere anche aggressivo quando serve e nuovamente in rimonta la domenica, tra penalizzazione al via e forzata sosta anticipata. Dopo l’ultima safety car forse poteva puntare anche al bersaglio grosso, ma Perez gli fa perdere troppo tempo. Resta comunque un fine settimana di grande velocità e solidità.

4° un imbufalito Leclerc, che però è tutt’altro che esente da colpe: innanzitutto, se la pista è asciutta e ti montano le gomme da bagnato, possibile che aspetti di essere pista per piantare un casino via radio? E anche con Norris, vista l’enorme differenza di velocità aveva senso prendersi un rischio così grande tentando un sorpasso in quel punto? Voto 5, inizia a mancare la lucidità.

È stata invece una domenica ringenerante per Alonso, dopo un sabato troppo brutto per essere vero, nel quale lo spagnolo prima va a cacciarsi nei guai tentando un azzardato sorpasso all’esterno su Ocon (famoso per lasciare spazio ai compagni di squadra…) quindi completa l’opera tamponandolo in pieno rettilineo, rimediando pure una penalizzazione in griglia. Peggio di così… come abbia fatto quindi ad arrivare 5° domenica lo sa solo Fernando, quello che ha già un piede e mezzo fuori dal team, niente da dimostrare se non a se stesso ma continua a tirare come e più di vent’anni fa. Voto 8 per la capacità di ripresa.

Sesto un Verstappen meno brillante del solito, ma ancora una volta fenomenale per dove ha frenato nel tentativo di sorpasso su Hamilton, e l’olandese era perfettamente dentro la pista, ricordiamolo… però a Interlagos si è rivisto anche il bambino capriccioso che nega il 6° posto al compagno Perez, al quale deve qualcosa di ben più grande… Voto 5 per la capacità di farsi voler bene, anche dentro il team.

Voto 5 però anche a Perez, non tanto per il finale in calando causa gomme medie quando tutti intorno a lui avevano le soft, ma perché una volta di più ha fatto capire quanto Verstappen ci metta di suo nei trionfi Red Bull, risultando preda fin troppo facile di entrambe le Mercedes e le Ferrari. 

A punti anche Ocon, ancora una volta però ridimensionato da Alonso: fortuna che il prossimo anno lo spagnolo cambia aria perché per l’ex giovane promessa francese il confronto con il “pensionato” inizia a diventare imbarazzante. Voto 6,5 perché comunque la capacità di sgomitare in mezzo altre alle vetture non gli manca, almeno quello.

A punti un rinato Bottas, che  opo diverse gare di oblio imbrocca una domenica in gran spolvero: resta il mistero del perché non riesca a correre sempre così. Intanto però voto 7 considerando il mezzo a disposizione tutt’altro che irresistibile.

Incredibilmente a punti Stroll, capace nel finale di rimettere insieme i pezzi di una gara che sembrava avviata verso il totale anonimato, ma va detto che il canadese aveva già avuto il suo momento di gloria il sabato quando ha spinto sull’erba a 300 km/h il compagno di squadra. Voto 4 pensando alle conseguenze e al fatto che è recidivo (citofonare Alonso): ma non impara mai?

Fuori dai punti un Vettel che era apparso in gran spolvero, sia sabato sia soprattutto domenica nelle prime fasi di gara: voto 7 a prescindere per l’impegno.

Fuori dai punti, voto 8 a Magnussen perché la pole position sarà stata anche frutto di circostanze particolari, ma il danese ha il merito di avere compiuto un gran giro dove tutti evidentemente ci sono andati un po’ più cauti cercando prima di capire la pista. Il sabato usa la testa senza intestardirsi troppo a bloccare auto molto più veloci di lui, peccato per l’incidente di domenica in cui per una volta è del tutto innocente.

A proposito, voto 3 a Ricciardo, come sempre lento rispetto a Norris in qualifica e autore di un errore di valutazione con Magnussen talmente evidente da essere ingiustificabile. 

Voto 7 a Norris invece, che pur debilitato ci prova comunque, finché la monoposto non lo lascia a piedi: certo è che vedere come perde posizioni gradualmente fa capire la crisi tecnica di questa Mclaren, ma questo è un merito in più per il pilota inglese.

Chiudiamo in bellezza, si fa per dire, con il tanto discusso episodio delle intermedie a Leclerc in Q3. Quando in qualifica la pista è asciutta ma sta per piovere c’è solo una cosa da fare: fiondarsi fuori dai box con le slick per registrare un tempo finché si può, perché tanto se poi piove per davvero anche con le intermedie non si riuscirà mai a fare un tempo migliore. Sono le basi. Mandare in pista un pilota che le intermedie perché da lì a pochissimi minuti pioverà non ha alcun senso né giustificazioni. E allora voto 0 al muretto box di Maranello capace dell’ennesimo errore al limite della parodia. E a proposto di parodie, voto 4 a Binotto che dall’Italia dichiarava di dover capire come mai hanno montato le gomme da bagnato con la pista asciutta, praticamente imitando l’imitazione di se stesso. Quando la realtà supera la fantasia.

GP Brasile, le pagelle

Russell 10 e lode

Sainz 8,5

Hamilton 8

Alonso 8

Magnussen 8

Bottas 7

Vettel 7

Norris 7

Ocon 6,5

Leclerc 5

Verstappen 5

Perez 5

Stroll 4

Ricciardo 3

Muretto Ferrari 0

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