F1, GP Canada 2017: la nostra analisi [Video]

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Analizziamo il Gran Premio del Canada, settimo appuntamento del mondiale 2017 di Formula 1, con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
14 giugno 2017

Ci sono volute sette gare alla Mercedes per cogliere la prima doppietta stagionale dell'anno nel Gran Premio del Canada. Sul primo gradino del podio è salito lo specialista per eccellenza del circuito semipermanente di Montréal, Lewis Hamilton, al sesto successo in carriera sul Circuit Gilles Villeneuve. Meglio di lui nella storia solo Michael Schumacher. E nel sabato canadese il pilota britannico ha eguagliato il numero di pole conseguite in carriera da un altro mostro sacro, Ayrton Senna.

Accanto a Lewis Hamilton sul podio ha trovato posto il suo compagno di team, Vallteri Bottas, giunto secondo al traguardo. Bottas, su una strategia diversa rispetto ad Hamilton - il finlandese ha optato per gomme soft nel secondo stint, a differenza dell'inglese, che ha montato le supersoft - non ha mai impensierito il vicino di box.

Segue Daniel Ricciardo, della Red Bull, per la terza volta consecutiva tra i primi tre classificati. Ancora una volta Ricciardo è riuscito ad approfittare delle ambasce altrui per cogliere un risultato al di sopra della bontà della sua monoposto, ancora penalizzata dalle mancanze del propulsore Renault. Non è andata altrettanto bene al suo compagno di squadra, Max Verstappen, autore di una partenza tanto veloce quanto aggressiva. L'olandese è stato costretto al ritiro mentre si trovava in seconda posizione. 

Ad essere bruciato in partenza da Verstappen è stato il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel: i danni rimediati all'ala anteriore della sua SF70H nel contatto con l'olandese sono stati sottovalutati dai tecnici della Rossa, che non hanno richiamato il tedesco ai box durante il regime di Safety Car causato dall'incidente tra Massa e Sainz. La gara per Vettel si è fatta in salita, ma, anche grazie ad uno spunto aggressivo nei confronti dei due alfieri della Force India, Esteban Ocon e Sergio Perez, il tedesco è giunto quarto al traguardo, mantenendo la leadership del mondiale piloti. 

Perché la Ferrari non ha chiamato ai box Vettel durante il regime di Safety Car? Il Grand Chelem di Hamilton è frutto del miglioramento della W08 o è farina del sacco del britannico? Parliamo di questo e molto altro con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone, nella nuova puntata di DopoGP F1.

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