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Lewis Hamilton si appresta a vivere le sue prime esperienze da pilota ufficiale della Ferrari a Maranello, a poco più di un mese dall’inizio dei test pre-stagionali della Formula 1 in Bahrain. Un programma serrato, quello che vedrà protagonista il sette volte campione del mondo, pronto a scendere in pista la prossima settimana a Fiorano, con un’agenda volutamente lasciata aperta per proteggersi da eventuali capricci del meteo.
“È sempre una sfida, visto che avremo solo sei settimane a disposizione dall’inizio di gennaio al lancio delle livree il 18 febbraio, seguito dalla presentazione della nostra macchina il 19 febbraio a Maranello. Non è semplice”, aveva riflettuto il team principal della Rossa, Fred Vasseur, in occasione del pranzo di Natale della Ferrari a Fiorano. Ma è pur sempre vero che Hamilton ha un’arma molto importante per affrontare l’inizio della sua storia con la Ferrari.
“Ha dalla sua l’esperienza, non è un rookie. Per questo la situazione non mi preoccupa. Dalla nostra abbiamo anche la continuità in termini di regolamento tecnico, il che ci dà dei punti di riferimento”. Il 2025, in effetti, sarà l’ultimo anno dell’attuale era tecnica, cominciata dalla Rossa con quella F1-75 che Hamilton dovrebbe sfruttare in pista a Fiorano la prossima settimana. E l’inevitabile convergenza delle soluzioni tra i vari team nel 2024 ha creato una competizione vivace, destinata a proseguire anche quest’anno.
Dopo il lavoro in pista e al simulatore e le presentazioni di livrea e vettura, per Hamilton sarà già tempo di volare a Sakhir per i collaudi pre-stagionali. “Se dovesse esserci una tempesta di sabbia durante i test in Bahrain, come accadde un paio di anni fa – aveva osservato Vasseur - le cose si farebbero difficili, ma questo vale per tutti i piloti dello schieramento. Sappiamo di avere soli tre giorni a disposizione per i collaudi, va così”.
La prima gara di Hamilton da pilota Ferrari sarà il GP d’Australia, in programma il prossimo 16 marzo. E anche il suo primo weekend di gara sarà all’insegna dell’acclimatamento, come spiega Vasseur. “Sicuramente ci sono tante procedure che dovrà assimilare nel corso di quei giorni, ma credo che abbia l’esperienza necessaria per farlo. Abbiamo poi il vantaggio di poter sfruttare il simulatore per lavorare sulla qualifica e la gara, oltre alla preparazione legata ai comandi sul volante e alle particolarità della vettura”. Poi sarà già tempo di fare sul serio.