Formula 1, Michael Masi potrebbe effettivamente essere sostituito dalla FIA

Formula 1, Michael Masi potrebbe effettivamente essere sostituito dalla FIA
Pubblicità
Peter Bayer, segretario generale per lo sport della FIA, ammette che il direttore di gara della Formula 1, Michael Masi, potrebbe essere sostituito
28 gennaio 2022

La posizione di Michael Masi era apparsa traballante sin dai giorni successivi ai fatti di Abu Dhabi, ma la FIA non si era mai pronunciata fino ad oggi in merito del futuro del direttore di gara della Formula 1. Per la prima volta, si ammette che potrebbe essere rimpiazzato. A rivelarlo al giornalista austriaco Gerhard Kuntschik è stato Peter Bayer, segretario generale per lo sport della Federazione. Pur ritenendo il suo lavoro "ottimo", Bayer ha ammesso che a Masi è stato detto che "c'è una possibilità che ci sia un nuovo direttore di gara". "Posso solo fornire dei suggerimenti al Consiglio Mondiale - ha puntualizzato Bayer - e includeranno sicuramente lui". Bayer, inoltre, ha ventilato l'ipotesi di suddividere i compiti del direttore di gara a persone differenti. 

Masi non ha degli account sui social media, ma Bayer ha spiegato che l'ostilità nei suoi confronti su altri canali lo ha colpito profondamente. Questo nonostante Masi abbia "sviluppato una corazza relativamente solida contro gli attacchi da parte dei singoli team". "Quando lavori per la FIA - osserva Bayer - devi essere consapevole del fatto di lavorare per la Polizia dello sport. Il poliziotto riceve poca comprensione, come nella vita di tutti i giorni. Ad essere diventate insostenibili sono le reazioni suoi social media. Non si fermano davanti a nulla, come abbiamo visto per le minacce di morte a Nicholas Latifi". 

 

Bayer ha spiegato di aver rassicurato Masi sul fatto che la Federazione intende continuare a lavorare con lui, anche se è necessario risolvere la questione nata dall'epilogo del GP di Abu Dhabi. A tal proposito, "Masi aveva diverse opzioni in quei secondi in cui doveva decidere, tutte conformi alle normative. Avrebbe potuto finire la gara dietro la Safety Car o terminare lì. Ma l'incidente di Nicholas Latifi non lo avrebbe giustificato. O avrebbe potuto fare ciò che ha fatto". In ogni caso, Bayer ha puntualizzato che nel caso in cui la Mercedes avesse deciso di procedere con il ricorso, l'esito del mondiale non sarebbe comunque cambiato, visto che Max Verstappen, prima della gara finale, si trovava davanti a Lewis Hamilton in classifica. 

E se da Hamilton non arrivano commenti da più di un mese, per ora tutto tace anche sul fronte della famigerata indagine su quanto accaduto ad Abu Dhabi. Ma questo silenzio rispetta le tempistiche delineate un paio di settimane fa. I risultati dell'inchiesta, infatti, saranno presentati due giorni prima dell'inizio della stagione 2022, in occasione di una riunione del Consiglio Mondiale della FIA. I team e i piloti, però, saranno interpellati ben prima di quella data. Così come ben prima del 18 marzo dovranno arrivare notizie da Hamilton. Che, è bene ricordarlo, può benissimo stare in silenzio fino al 18 febbraio, giorno della presentazione della Mercedes W13. Dopotutto, al posto suo parla un rinnovo su base biennale siglato lo scorso anno.

Pubblicità