Formula 1 Spagna 2014: le pagelle del GP di Barcellona

Formula 1 Spagna 2014: le pagelle del GP di Barcellona
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Deutschland über alles. Anche in Spagna le Mercedes si dimostrano le vetture da battere e tra conferme e smentite qualcuno risorge ed altri sprofondano
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
12 maggio 2014

I pochi decimi di margine con cui ha tagliato il traguardo non gli rendono giustizia: anche in Spagna Hamilton ha dominato, prima strappando a Rosberg la gioia della pole position e poi in gara prendendo subito quei 2-3 secondi di margine che ha poi saputo amministrare con furbizia. Nel finale un degrado superiore delle gomme rispetto al tedesco (strano, considerando che l'inglese aveva le gomme dure e il compagno la mescola più tenera) ha risvegliato gli spettatori ormai assopiti sul divano (e probabilmente anche sugli spalti), ma è stata solo un'illusione: la vittoria non è mai stata davvero in discussione e ora l'inglese si è finalmente issato in vetta alla classifica del Mondiale, con pieno merito. Per lui quindi voto 10, inarrestabile.

Rosberg: per contrastare Hamilton serve più tenacia

Ci ha provato fin dal primo giro di pista nelle libere del venerdì e ha continuato fino all'ultima curva dell'ultimo giro della domenica, ma anche stavolta Rosberg deve accontentarsi del 2° posto, il quarto di fila, perchè contro un Hamilton in questo stato di forma non c'è niente da fare. E se è vero che il secondo è solo il primo degli sconfitti, si sa che quando il primo ha la tua stessa auto brucia il doppio. Per lui quindi voto 8 per la tenacia, ma urge una reazione prima che Hamilton dilaghi. Impotente.

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Sin dall'inizio della corsa Hamilton e la Mercedes dimostrano una superiorità schiacciante. Per battere questo binomio occorre molta tenacia

La rinascita del Campione

Tuttavia forse il migliore pilota visto in pista a Barcellona è uno che non ha nemmeno assaggiato lo champagne del podio: Vettel per tutto il fine settimana ha avuto problemi tecnici, perdendo prima un turno delle libere e poi la possibilità di fare un tempo in Q3, fino alla beffa della retrocesssione al 15° posto per sostituire il cambio. Proprio lui che fino allo scorso anno era esente da qualsiasi problema, tanto c'era Webber a fare da parafulmine della sfortuna. Il tedesco però non si è dato per vinto e con una Red Bull piuttosto lenta in rettilineo è riuscito in un'incredibile rimonta, spingendo dal primo all'ultimo giro e inventandosi sorpassi in punti dove se ne vedono raramente. Di sicuro quest'anno non vincerà il quinto titolo, ma almeno ha dimostrato per l'ennesima volta di aver meritato i primi quattro. Voto 10, rinato.

La prestazione sensazionale di Vettel non toglie comunque merito alla bella prova di Ricciardo (voto 9): velocissimo come sempre in qualifica, ancora una volta l'australiano si è dimostrato un martello in gara, anche se una volta regolato Bottas non ha avuto molto altro da fare, considerando che le Mercedes erano imprendibili là davanti. Quello di Barcellona è stato il suo primo podio "ufficiale", ma ormai Daniel è una certezza. Granitico.

Bottas: giovani leve crescono (bene)

A proposito di Bottas, ha esaltato in prova e anche nella prima parte di gara, finchè la squadra non lo ha tenuto in pista un po' troppo a lungo e ha quindi dovuto cedere la posizione a Ricciardo, mentre nel finale nulla ha potuto contro la furia di Vettel, scatenato e con gomme morbide più fresche. Il finlandese coglie comunque altri punti importanti e annichilisce l'esperto Massa, confermandosi uno di migliori giovani talenti in circolazione: anche per lui voto 9. Mastino.

Anche in Spagna Hamilton ha dominato, prima strappando a Rosberg la gioia della pole position e poi in gara prendendo subito quei 2-3 secondi di margine che ha poi saputo amministrare con furbizia


A proposito del brasiliano: in Q3 sbaglia nel giro decisivo e in gara pur con una vettura superiore non riesce mai a insidiare le Ferrari; nel finale qualche noia tecnica di troppo lo fa scivolare fuori dalla zona punti, a conclusione di un fine settimana ben al di sotto delle potenzialità del mezzo. Per Massa voto 5 quindi, e siamo generosi: delusione!

Provaci ancora Kimi

Più deluso di lui però, anche se ha riscattato le gare opache di inizio stagione, è Raikkonen: in prova e per buona parte della gara è riuscito a sopravanzare Alonso, a cui cede la posizione solo nel finale con le gomme ormai usurate avendo fatto un pit stop di meno. Ha la soddisfazione di avere tirato fuori il massimo dalla sua Ferrari e quindi merita un bel 7,5: il problema è che questo massimo è ben lontano dalle aspettative dell'inverno. Un discorso, questo, che vale anche per Alonso: anche per lui quindi voto 7,5 e la sensazione che questo sarà un altro campionato avaro di soddisfazioni per lui. Paziente.

Un mezzo miracolo è invece quello che ha compiuto la Lotus, che a Barcellona improvvisamente ha capito come far stare insieme i pezzi dell'auto per 300 km consecutivi: a Grosjean è bastato questo per tornare il pilota veloce e grintoso dello scorso anno, tanto da stare davanti alle Ferrari in Q3. Certo poi la gara è stata un po' meno brillante, ma intanto sono arrivati i primi, meritatissimi punti: voto 8, 5. Rinato.

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Chi deve recuperare nettamente è la Ferrari. Alonso raccimola punti importanti in Campionato ma a Maranello devono dargli una monoposto in grado di lottare per il podio

 

Stessa vettura, ma evidentemente non uguale talento: Maldonado prima sbatte in prova e parte dal fondo, poi cerca di fare a ruotate con Ericsson, ottenendo l'ennesima penalizzazione della sua carriera. La sua gara perfetta e vittoriosa del 2012 è un lontano ricordo, probabilmente irripetibile. Voto 4: incorreggibile.

Si sono visti poco, ma hanno portato a casa altri punti importanti gli alfieri della Force India: per Perez e Hulkengerg voto 7, con la soddisfazione di avere battuto nettamente la ben più blasonata McLaren a parità di motorizzazione. Concreti.

I voti (insufficienti) dei Team?

A proposito del team di Woking: che fine ha fatto l'auto vista in Australia? Dopo l'esordio eccellente di Melbourne il team inglese è andato verso un'involuzione tecnica sorprendente, di cui Button e Magnussen sono incolpevoli ostaggi. Per loro quindi comunque voto 6, perchè è evidente che la pochezza delle prestazioni non dipende certo da chi muove il volante... Però, immaginando la faccia di Ron Dennis che si vede regolarmente battuto da un personaggio come Vijay Mallia un po' viene da ridere, senza offesa per il manager indiano, tanto pittoresco quanto abile evidentemente, perchè sono anni ormai che la Force India è una gran bella realtà. A proposito: voto 10 a Mallia, con tante scuse per averlo trascurato nelle nostre pagelle fino ad oggi.

Voto 3, invece, alla Ferrari, passata dal podio della Cina allo (s)profondo rosso di Barcellona, dove ormai si è capito che il motore non è l'unico problema: anche telaio e aerodinamica non sono esattamente lo stato dell'arte della categoria... Alonso dopo le qualifiche ha tentato di tenere alto il morale della truppa sottolineando l'importanza di prendere punti importanti l'indomani, per superare la Force India in Campionato. Operazione in effetti riuscita, ma a Maranello hanno ben poco da festeggiare.

I voti del GP di Spagna:

Voto 10: Hamilton

Voto 10: Vettel

Voto 10: Mallia

Voto 9: Bottas

Voto 8,5: Grosjean

Voto 7,5: Raikkonen

Voto 7,5 Alonso

Voto 7: Hulkenberg

Voto 7: Perez

Voto 6: Button

Voto 6: Magnussen

Voto 5: Massa

Voto 4: Maldonado

Voto 3: Ferrari

 

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