Arriva il nuovo “super-autovelox” SV3: ora controlla anche i sorpassi vietati, multe salatissime...

Arriva il nuovo “super-autovelox” SV3: ora controlla anche i sorpassi vietati, multe salatissime...
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In Italia sono già in funzione i primi “sorpassometri”
16 ottobre 2025

Fino a oggi gli automobilisti italiani hanno dovuto fare attenzione soprattutto ai limiti di velocità e ai semafori rossi. Ma da ora in avanti c’è un nuovo nemico elettronico da tenere d’occhio: si chiama SV3, il primo sistema di rilevamento automatico dei sorpassi vietati, già operativo in alcune aree del Paese.

Si tratta di un dispositivo altamente sofisticato, progettato per contrastare una delle cause più frequenti di incidenti urbani, spesso con conseguenze gravi per pedoni, ciclisti e motociclisti. Il sistema SV3 – ribattezzato anche “sorpassometro” – è frutto di una tecnologia avanzata che combina sensori posizionati nel manto stradale con telecamere ad alta definizione.

Quando un veicolo supera la linea continua o effettua un sorpasso in un punto vietato, i sensori attivano automaticamente le videocamere, che registrano una clip di circa 15 secondi. Il filmato viene poi trasmesso via telematica alle forze dell’ordine, dove un addetto valuta l’infrazione e, in caso di conferma, procede con la sanzione.

Questo tipo di controllo è difficilmente contestabile, proprio per l’elevata precisione delle immagini e la tracciabilità della procedura. Inoltre, ogni installazione deve essere autorizzata dal Prefetto, che individua i tratti di strada con elevata incidentalità o scarsa visibilità, come curve cieche o rettilinei a rischio.

Dove possono essere installati

L’Italia è tra i primi Paesi in Europa ad adottare il sistema SV3, che può essere collocato solo dopo autorizzazione prefettizia e in zone a rischio elevato. I cittadini hanno comunque la possibilità di verificare la legittimità delle installazioni, consultando la documentazione pubblicata nei decreti prefettizi che accompagnano l’attivazione di ogni apparecchio.

Le multe per sorpasso vietato rilevato dal sistema SV3 partono da 42 euro e possono arrivare fino a 666 euro, ma nei casi più gravi – ad esempio in caso di guida contromano – la sanzione può raggiungere i 1.300 euro. Come per gli autovelox tradizionali, il conducente può presentare ricorso: entro 30 giorni al Giudice di Pace oppure entro 60 giorni al Prefetto.

L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre drasticamente le manovre pericolose e aumentare la sicurezza nelle aree urbane e periurbane, dove i sorpassi vietati rappresentano ancora una percentuale significativa degli incidenti gravi. Tuttavia, come già accaduto per gli autovelox tradizionali, il dibattito resta aperto: tra chi vede in questi dispositivi un utile strumento di prevenzione e chi li considera un’ulteriore fonte di multe per gli automobilisti.

 

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