Auto rubate in Italia: ecco il modello preferito dai ladri, sparisce in 30 secondi

Auto rubate in Italia: ecco il modello preferito dai ladri, sparisce in 30 secondi
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Nel 2024 in Italia sono stati rubati oltre 136 mila veicoli, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Ecco quali sono le regioni più colpite, le tecniche usate dai ladri e il modello che si conferma, ancora una volta, il più rubato del Bel Paese
10 settembre 2025

Il fenomeno dei furti d’auto in Italia è tornato a crescere e i numeri diffusi da LoJack, società specializzata nei sistemi di recupero veicoli rubati, lo confermano. Nel 2024 sono stati sottratti 136.201 veicoli, con un incremento del 3% rispetto al 2023.

Non solo automobili – in aumento del 6% – ma soprattutto veicoli commerciali, che hanno registrato un vero e proprio boom con un +112%. Un trend che riporta il nostro Paese a livelli che non si vedevano dal 2018.

Dietro queste cifre c’è un mercato nero sempre più organizzato, fatto di auto smontate in poche ore e pezzi rivenduti all’estero. E, soprattutto, c’è un modello che da anni guida la classifica delle auto più rubate in Italia, confermandosi il bersaglio preferito dei ladri.

Furti auto: dove accadono e come agiscono i ladri

Dal 2013 a oggi sono quasi 1,7 milioni i veicoli rubati in Italia. Di questi, circa 1 milione non è mai stato ritrovato. Solo nel 2024 i furti hanno superato di nuovo quota 100 mila, come non accadeva da sei anni.

Secondo la ricerca LoJack, le regioni più colpite restano Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia, che da sole sommano quasi l’80% dei furti. Nelle grandi città, i ladri agiscono con una rapidità impressionante: per forzare una portiera e mettere in moto bastano 30 secondi.

Una volta sottratta, l’auto viene trasferita in capannoni nascosti e smontata nel giro di poche ore. I pezzi di ricambio finiscono poi sul mercato parallelo, diretto soprattutto verso Est Europa, Nord Africa e Medio Oriente, dove la domanda è altissima.

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Tecniche sempre più sofisticate

I ladri non si affidano più a metodi rudimentali. Utilizzano strumenti elettronici avanzati, capaci di aggirare perfino i sistemi keyless delle auto più moderne. Per questo motivo, anche se le forze dell’ordine si sono attrezzate con GPS, radiofrequenze e squadre specializzate, il tasso di recupero dei veicoli rubati resta fermo al 45%.

L’auto più rubata in Italia: la regina della classifica

Il primato, anche nel 2024, va alla Fiat Panda, con ben 13.311 casi di furto. Quasi un’auto rubata su cinque è una Panda.

Le ragioni sono chiare:

  • è uno dei modelli più diffusi sul mercato;

  • si presta a essere smontata rapidamente;

  • i ricambi hanno una forte richiesta sia in Italia sia all’estero.

Una combinazione che rende la Panda la regina indiscussa della classifica delle auto rubate in Italia, un titolo che si ripete anno dopo anno.

Come proteggersi

Chi possiede una Panda o altri modelli particolarmente esposti non è però disarmato. Alcune misure possono ridurre il rischio:

  • installare un antifurto satellitare con blocco motore da remoto;

  • utilizzare dispositivi meccanici visibili, come il bloccasterzo;

  • preferire, quando possibile, parcheggi custoditi o sorvegliati;

  • evitare di lasciare oggetti in vista all’interno dell’abitacolo.

Non esistono soluzioni definitive, ma rendere l’operazione più complessa può scoraggiare i malintenzionati.

Il bilancio finale

l quadro tracciato da LoJack è chiaro:

  • 136.201 veicoli rubati nel 2024 (+3%);

  • Veicoli commerciali in crescita del 112%;

  • Tasso di recupero fermo al 45%;

  • Fiat Panda al primo posto con 13.311 furti.

Numeri che raccontano un fenomeno in continua evoluzione, con tecniche criminali sempre più sofisticate e un mercato parallelo che alimenta la domanda di pezzi di ricambio.

La domanda, a questo punto, è inevitabile: i costruttori e le autorità riusciranno a invertire la rotta o sarà ancora la stessa utilitaria a guidare la classifica delle auto più rubate in Italia nel 2025?

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