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“Un anno fa non mi sarei mai aspettato di concludere il campionato in quinta posizione, oltre a cogliere tre podi. Abbiamo ottenuto parecchio, soprattutto se si pensa che la nostra concentrazione è stata sul 2026”: è un James Vowles orgoglioso quello che si è presentato ai microfoni della stampa presente in pista ad Abu Dhabi per raccontare il 2025 della Williams in Formula 1. Ma come è possibile che la FW47 sia risultata così competitiva a fronte di uno sviluppo praticamente inesistente?
“Questa vettura nel 2025 è stata in galleria del vento per poche settimane – riflette Vowles -. I miglioramenti sono arrivati dall’affinamento degli strumenti per la simulazione, delle metodologie di lavoro, della comunicazione, del set-up. Credo anche che se qualcuno ci avesse detto che la Aston sarebbe scivolata verso il nono posto nessuno ci avrebbe creduto. Le sfortune degli altri ci hanno aiutato”.
Ma nel 2026 la Williams potrebbe davvero giocarsela ad armi pari con il suo fornitore di motori, la Mercedes? “A Brackley sono bravissimi con i cambi di regolamento. Ho fatto tutto il possibile per far sì che questa scuderia possa crescere e lottare per il mondiale, ma a oggi non abbiamo le infrastrutture di un team come la Mercedes. Mentre loro si sono preparati semplicemente appianando il regolamento, noi abbiamo dovuto anche porre delle solide fondamenta. L’obiettivo a tendere è far crescere il team passo per passo”.
Sotto la guida di Vowles, in ogni caso, la Williams ha lavorato al 2026 con le idee ben chiare. “Con i nuovi regolamenti diventa sempre più difficile prendere delle decisioni coraggiose, perché il margine di manovra è diventato minore. A ogni modo, abbiamo preso delle scelte sul telaio, sul carburante e sulla gestione dell’energia elettrica molto presto, a gennaio. Le abbiamo poi rivalutate sei mesi dopo, senza sentire la necessità di cambiare nulla. È stata una decisione coraggiosa, quella di partire così presto”.
Il motore Mercedes potrebbe essere davvero il favorito per la nuova era tecnica della F1? “Nessun motorista sa dove si troverà il prossimo anno. Credo che parte delle voci in merito sia arrivata da un team e da un motorista specifico, per sparigliare le carte in tavola. Nessuno sa veramente come stiano le cose. Dubito fortemente che la Ferrari abbia svolto un pessimo lavoro. e lo stesso vale per Honda. Non penso che si tratti di una situazione simile al 2014. Collaboriamo con Mercedes dall’inizio del 2024, quando siglammo il contratto di fornitura. Quello che posso dire è che si sono preparati bene”.
Tra le novità più importanti del 2025 c’è l’innesto di Carlos Sainz, capace di riportare a podio la Williams. “Prima di tutto, la correlazione con Alex è molto buona. Nutrono la stessa ambizione e hanno le stesse esigenze, il che rafforza le nostre conoscenze. Può sembrare strano, ma due voci concordi ci danno una direzione chiara da seguire. La seconda cosa è il modo in cui lavora, specialmente con il gruppo di lavoro dedicato all’aerodinamica. Ha un’abilità notevole nell’interpretare i dati e farti capire esattamente dove accusa un problema di bilanciamento. Ha un’attenzione al dettaglio incredibile”.
Sainz e Albon saranno i traghettatori della Williams in un anno zero decisivo. “Siamo partiti da un foglio bianco, rompendo gli schemi del passato. Il sistema del carburante e quello di raffreddamento sono diversi, tanto per fare un esempio. È una nuova era, che introduce del rischio e riduce la performance. Ho delle preoccupazioni sull’inaffidabilità, visto dove ci siamo spinti. E non sappiamo come siamo messi sul fronte del carburante sintetico. Nonostante il buon lavoro della Mercedes, temo che si vedranno auto ai box per lunghi periodi di tempo. Ma con tre sessioni di test, si diluiranno”. E nel 2026 Vowles a cosa punta? “Rientrare nei primi tre in classifica sarebbe al di sopra delle nostre aspettative. Migliorarsi anno per anno è un obiettivo ragionevole”.