BMW Creative Lab 2014: vince Serena Bonomi con una giacca da far girare la testa

BMW Creative Lab 2014: vince Serena Bonomi con una giacca da far girare la testa
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Serena Bonomi si aggiudica l'edizione 2014 del BMW Creative Lab sviluppando una capo d'abbigliamento Napapijri davvero innovativo
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
30 ottobre 2014

Milano - “Il futuro dei giovani in Italia è incerto, sempre più in salita”. Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase? Parole che suonano come porte sbattute in faccia e che troppo spesso fanno fuggire ragazze e ragazzi lontano dai confini della nostra Penisola. C'è anche chi non getta la spugna però, continuando a credere nelle potenzialità di questo Paese.  E chi sente di avere grande talento, non dandosi per vinto, a volte riesce perfino a trovare una mano tesa, che può diventare un vero trampolino per una propria carriera. Perfino nel nostro Paese.

BMW Creative Lab: a caccia di giovani talenti

È senza dubbio il caso della divisione italiana della Casa di Monaco che dal 2012 organizza il BMW Creative Lab in cooperazione con BMW DesignworksUSA (studio di Monaco), la società di consulenza creativa del BMW Group. Si tratta in sostanza di un laboratorio finalizzato all’individuazione di giovani talenti internazionali che studiano e operano in Italia. Un progetto che, promuovendo il valore del design per il BMW Group, si propone di aiutare i designer che stanno per entrare a far parte del mondo del lavoro, nell’acquisizione di knowhow non soltanto dal punto di vista industriale ma anche da quello culturale.

 

Dopo il successo ottenuto durante la prima edizione, quest’anno all’interno del BMW Creative Lab in collaborazione con Napapijri, è stato proposto il tema “Apparel design for smart mobility”. L’idea è stata quella di sfidare i designer a trovare soluzioni per l’abbigliamento che potessero interfacciarsi con l’intermodalità della mobilità sostenibile di oggi. Progettare e creare capi d’abbigliamento che consentano di muoversi in modo multifunzionale passando dall’automobile ai mezzi pubblici, dalla bicicletta ai trasferimenti a piedi, in perfetto comfort termico e stilistico.

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La giacca Napapijri di Serena Bonomi, con il curioso pannello anteriore intercambiabile

Vince Serena Bonomi

La vincitrice quest'anno è stata Serena Bonomi, designata da una giuria tecnica composta da Sonja Schiefer (Director Munich studio BMW DesignworksUSA), Andrea Cannelloni (Presidente Napapijri), Michele Capuani (Architetto), Moreno Ferrari (Fashion Designer), Aldo Colonetti (Filosofo) e Roberto Olivi (Corporate Communications BMW Group Italia). Serena riceverà in premio uno stage di 12 mesi presso le due aziende (6 mesi in BMW DesignworksUSA, Munich Studio e 6 mesi presso Napapijri, VF International).

 

Il progetto di Serena Bonomi, denominato Link Collection, è quello che ha convinto fin da subito anche il pubblico durante la presentazione, per la sua poliedricità. Mentre gli altri lavori andavano a toccare ciascuno un singolo aspetto legato alla mobilità urbana – sicurezza, connettività, comfort o stile – quello di Serena è riuscito ad esprimerli tutti contemporaneamente. Link Collection racchiude un’analisi delle diverse attività che possono entrare in gioco durante un viaggio, andando oltre la sola dimensione estetica. Un’affermazione di stile che evoca lo spirito dei viaggiatori attraverso una collezione di giacche realizzate con una combinazione di elementi e pannelli atti a differenziare il carattere di ogni singolo capo. “Link”, collegamenti iconici affinché ogni creazione possa accompagnare in armonia il viaggiatore nel suo percorso.

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I cinque finalisti (uno non è potuto essere presente alla premiazione)

Auto, design e stile

I sei talenti selezionati che hanno partecipato all’edizione 2014 del BMW Creative Lab sono stati, oltre alla vincitrice Serena Bonomi (Italia) proveniente dallo IED di Milano, Alfredo Carreno (Messico) della Domus Academy, Emmanuel Zonta (Uganda-Italia), Francesca Pievani (Italia), Uros Krstic (Serbia), Alice Alfaroli (Italia) tutti e quattro provenienti dal Politecnico di Milano. Dopo oltre 7 mesi di incontri, presentazioni e discussioni, i progetti si sono concretizzati con la realizzazione di capi spalla innovativi e funzionali.

 

Il progetto partiva dal presupposto che ogni automobile ha un suo microclima, nel quale si trovano qualità sia tangibili (materiali, rivestimenti, colori, forme) sia intangibili (temperatura, silenzio, musica, profumo, ecc.), insieme queste determinano il livello di comfort che ogni singola persona sperimenta all’interno della vettura. Molto prima dell’esistenza delle automobili, tale funzione veniva svolta dall’abbigliamento, che, oltre alla sua funzione formale, permetteva anche di ridurre l’impatto delle condizioni meteo e del clima sui nostri corpi. Partendo da questa interpretazione della complementarità tra auto e abbigliamento prodotti volti ad offrire alla singola persona condizioni ideali durante gli spostamenti, è stato ideato e sviluppato il concept “Apparel design for smart mobility” che celebra l’incontro tra design per la mobilità e fashion design.

Le auto e l’abbigliamento possono quindi essere considerati prodotti complementari volti ad offrire, alla singola persona condizioni ideali durante gli spostamenti

 

Le auto e l’abbigliamento possono quindi essere considerati prodotti complementari volti ad offrire, alla singola persona condizioni ideali durante gli spostamenti. I designer hanno ideato interpretazioni alternative sulla continuità tra l’abbigliamento e l’interno della vettura entrambi intesi come elementi del comfort della singola persona, questo il focus principale del concept “Apparel design for smart mobility” al fine di creare un design che permette un’esperienza di spostamento/viaggio premium, sicura, confortevole e senza intoppi. I partecipanti sono stati incoraggiati a lasciarsi guidare da alcune domande nello sviluppo dei propri concetti di design.

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La premiazione si è svolta a Milano

Criteri di selezione

I progetti sottoposti a valutazione sono stati giudicati dalla commissione secondo quattro principali criteri specifici. Innovazione: è stata valutata la presenza di un apporto migliorativo significativo rispetto allo standard oggi disponibile sul mercato. Iconicità: sono state premiate le forme riconoscibili ed attraenti, attribuibili alla loro funzione, facili da usare. Fattibilità: è stata esaminata la realizzabilità con tecnologie/materiali conosciuti in ambito fashion e/o automobilistico disponibili ad un costo ragionevole del progetto. Costo: sono stati considerati i costi di investimento e di produzione per stimare un prezzo al cliente finale che potesse essere in linea con il prodotto e i brand rappresentati. Gli studenti sono stati seguiti durante tutto il percorso da un tutor, il Professor Michele Capuani, e dal management di BMW Italia, di BMW DesignworksUSA e di Napapijri. I sei progetti realizzati si sono dimostrati altamente funzionali e innovativi.

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Serena Bonomi lavorerà sei mesi presso BMW e altri sei mesi alla Napapijri

Gli altri progetti

Francesca Pievani: Con_Tact nasce con l'intento di agevolare il commuter nella fruizione e nella sua percezione dei mezzi di trasporto, agendo su tre macro aree: il comfort, l'igiene e la percezione umana. Tessuti specifici ed accorgimenti strutturali, per un capo che diviene estensione del corpo e delle sue necessità, dettagli studiati per trasformare il viaggio in un momento positivo della vita del cittadino, avvolgendolo in una piacevole sensazione di protezione e comodità. Contact rappresenta uno strumento facile ed immediato che vuole migliorare la qualità di ogni spostamento.

 

Emmanuel Zonta: Edi & EtaBeta, Un prodotto che comunica già attraverso la ricerca dei materiali per enfatizzare il valore emozionale di viaggi in posti unici e difficili da raggiungere. Il viaggio interpretato dal punto di vista del nomadismo, un progetto modulato sulle esigenze del commuter, bisogni funzionali ed emozionali studiati attraverso elementi di sostenibilità, visibilità e portabilità degli oggetti. Un prodotto che comunica già attraverso la ricerca dei materiali per enfatizzare il valore emozionale di viaggi in posti unici e difficili da raggiungere.

I sei progetti realizzati si sono dimostrati altamente funzionali e innovativi

 

Alice Alfaroli: Flash Jacket “How to Wear Urban”, uno studio che parte dalla luce all’interno dei contesti metropolitani interpretata come corpo e sostanza e che rappresenta l’ispirazione principale del progetto. Materiali luminescenti che rimandano alle luci delle città per dare vita a un concept che comunichi un vero e proprio lifestyle urbano attraverso una combinazione tra influenze urbane e attitudine fashion non convenzionale.

 

Uros Krstic: Monarch System, un progetto che fa della portabilità dell’oggetto il suo focus principale, per realizzare una soluzione completa che soddisfi pienamente le esigenze dei viaggiatori attraverso la creazione di un capo estremamente versatile, che non sia solo facilmente indossabile ma anche trasportabile. Un sistema unico studiato per garantire una mobilità totale dei movimenti per sposare completamente lo spirito dei viaggiatori.

 

Alfredo Carreno: Kokoon un concept la cui analisi principale si basa sull’idea del vivere la città al massimo e al meglio attraverso l’adozione di abitudini sostenibili e la scelta di prodotti green. Un progetto studiato appositamente per i bambini, un prodotto che si propone come il perfetto compagno di viaggio per godersi la città, grazie ad un sistema capace di ridurre gli effetti nocivi dovuti ai forti tassi di smog e a una bassa qualità dell’aria.

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