BMW M1 compie 40 anni [Video]

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Nata nel 1978 è stata un'icona degli anni 70 grazie alla matita di Giugiaro, al telaio da auto da corsa e al motore potente e sfruttabile
24 aprile 2018

Mai come negli anni 70 auto e musica viaggeranno su un livello tanto alto secondo noi. In campo automotive verranno sicuramente ricordati per alcune delle supercar più iconiche di sempre. La BMW M1 è una di quelle, che proprio oggi compie 40 anni dalla presentazione. Una delle poche vetture pensate per la strada e per la pista, dove ha corso e vinto. Ancora di più, la M1 è stata un’automobile importante per la casa di Monaco visto che ha avviato l'attività del reparto sportivo Motorsport come costruttore di auto stradali, a partire dalle primissime M535i (1980), M635 CSi (1984), M5 (1984) e M3 (1986) fino ai giorni nostri.

M1 da gara con la livrea Msport
M1 da gara con la livrea Msport

Non solo unica grazie allo stile donatole da Giorgetto Giugiaro ma anche dotata di un motore a sei cilindri in linea di 3.5 litri, montato in senso longitudinale dietro la cabina di guida per centralizzare le masse e avere un handling migliore. i 277 CV riprendevano il basamento di quello di alcune auto di serie più pacata, ma la differenza era data dalla testata con quattro valvole per cilindro, che derivava dal motore da corsa utilizzato sulla BMW 3.0 CSL. Cambio manuale a 5 rapporti e sospensioni a doppi bracci su ciascuna ruota. Prestazioni da supercar per l'epoca, con un’accelerazione 0-100 km/h in 5,6 secondi e di una velocità massima nell’ordine dei 265 km/h. 

La BMW M1 realizzata da Andy Warhol
La BMW M1 realizzata da Andy Warhol

L'idea di partenza per la divisione Motorsport fu di una vettura in grado di partecipare alle gare in pista nei Gruppi 4 e 5. Ecco perché si trattava di un'auto da corsa omologata per la strada, con un prezzo di 100.000 marchi. La M1 debuttò in pista nel campionato Procar con un motore da 490 CV e 1.020 Kg di peso, assieme a un'aerodinamica rivista e di proporzioni più generose. Nel Gruppo 5 esordì con un motore aspirato da 500 CV, ma a seguito dell'aggiunto di due turbo salì fino a quota 1.000. Tra i fatti interessanti relativi a ques'auto c'è anche l'esemplare personalizzato nel 1981 dall’artista Andy Warhol, che ispirò la livrea di una vettura impegnata alla 24 Ore di Le Mans

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