BMW si allea con Amazon: arriva Alexa+ a bordo

BMW si allea con Amazon: arriva Alexa+ a bordo
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La Casa di Monaco sarà la prima al mondo a integrare Alexa+, la nuova IA conversazionale di Amazon, capace di trasformare la guida in un dialogo naturale e personalizzato
11 novembre 2025

La rivoluzione digitale in casa BMW è appena iniziata. Il marchio tedesco sarà infatti il primo costruttore automobilistico al mondo a introdurre Alexa+, la nuova generazione dell’assistente vocale di Amazon, che promette di rendere la comunicazione tra conducente e veicolo più fluida e naturale che mai. Niente più comandi rigidi o frasi da manuale: con Alexa+ si potrà parlare con la propria auto come con una persona, grazie a un sistema basato su oltre 70 modelli linguistici (LLMs) e sulla potenza del cloud AWS.

Il risultato è un’interazione più contestuale e intelligente, in grado di ricordare le abitudini del guidatore e di anticipare le sue esigenze. L’obiettivo è quello di rendere l’infotainment più umano, eliminando la barriera tecnologica tra uomo e macchina. Un’evoluzione che non stravolge l’esperienza di guida tipica di BMW, ma la migliora: i comandi diventano più intuitivi, la gestione delle funzioni più immediata e la conversazione con l’auto più “viva”. Non a caso, BMW è già stata premiata con il Tech Award 2025 Auto Motor Sport per il suo sistema vocale, ma con Alexa+ si prepara a fare un vero salto di generazione.

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Un assistente intelligente che ti segue ovunque

La collaborazione tra BMW e Amazon non nasce oggi: il gruppo bavarese utilizza da tempo la tecnologia di Alexa nei suoi sistemi, a partire dal BMW Intelligent Personal Assistant, che si basava su Alexa Custom Assistant. Ma Alexa+ segna un punto di svolta. Questa nuova versione, alimentata da Amazon Bedrock, non solo capisce meglio le parole, ma anche il contesto. Significa che potrà adattare le risposte alle situazioni e perfino ricordare conversazioni precedenti. L’assistente potrà occuparsi di tutto: dalla navigazione alla climatizzazione, dalla musica al diagnostico di bordo, fino a fornire informazioni in tempo reale sul traffico o sui punti di interesse.

E non finisce qui: con la funzione multi-dispositivo, si potrà iniziare una conversazione con Alexa+ a casa e proseguirla in auto, con una continuità che finora nessun sistema automobilistico aveva mai raggiunto. Immaginate di chiedere ad Alexa di trovare un ristorante dal divano e, una volta in macchina, lasciarle il compito di guidarvi fin lì. Tutto questo sarà possibile sui modelli con BMW OS9 e sulla futura Neue Klasse, la piattaforma delle prossime generazioni di BMW.

BMW resta indipendente da Google (e punta su privacy e personalizzazione)

La scelta di affidarsi ad Amazon invece che a Google non è casuale. In un momento in cui Mercedes, Volvo e Renault hanno deciso di integrare Gemini, l’assistente di Google, BMW sceglie la strada dell’indipendenza tecnologica. Pur basandosi su Android Open Source Project (AOSP) come base software, la Casa tedesca ha preferito non dipendere dall’infrastruttura Google, sviluppando una navigazione proprietaria e controllando direttamente la gestione dei dati degli utenti. Una mossa che punta non solo alla differenziazione del marchio, ma anche a una maggiore tutela della privacy e personalizzazione dell’esperienza di guida.

In sostanza, BMW vuole che l’intelligenza artificiale lavori per il guidatore, non per le piattaforme digitali. Per ora, Alexa+ sarà disponibile in fase Early Access, con un lancio ufficiale previsto a breve. Ma una cosa è certa: nel futuro, non saremo più noi a imparare i comandi della nostra auto… sarà l’auto a imparare da noi.

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