Bollo: mancano 850 milioni nelle casse dello Stato a causa dell'evasione?

Bollo: mancano 850 milioni nelle casse dello Stato a causa dell'evasione?
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Il mancato pagamento del bollo potrebbe aver creato secondo l'Aci un "buco" di 850 milioni di euro nelle casse dello Stato, Sarà proprio così?
25 marzo 2014

850 milioni di euro: sarebbe l’ammontare del "buco” nelle entrate fiscali relativo alla tassa di possesso, più conosciuta come bollo. Una cifra imponente, che emerge dai conti elaborati dall'ACI e da Quattroruote: a fronte di 34,4 milioni di veicoli soggetti alla tassa, infatti, il gettito stimato è di 6,45 miliardi di euro, ma quello effettivamente riscosso dalle Regioni si ferma a 5,6 miliardi.

A seguito dell’indagine, viene sollecitata un’azione più determinata da parte degli enti preposti ai controlli al fine di stanare gli evasori che indenni continuano a passare i controlli e che, comunque, non rischiano molto, vista l’esiguità delle sanzioni previste per chi almeno paga dopo la scadenza.

Solo l’Emilia Romagna ha reso noti introiti, nel 2013, per 473,4 milioni di euro e richieste di pagamento, tra avvisi “bonari” e cartelle di Equitalia, per 41 milioni di euro mai pagati. In Campania, invece, stime attendibili parlano di circa mezzo milione di evasori totali della tassa.

bollo auto scadenza
Secondo l'Aci mancano all'appello 850 milioni di euro per l'evasione del bollo auto. Ma è davvero credibile questa cifra?


Malgrado le pensanti ripercussioni sui loro bilanci, raramente le Regioni applicano la facoltà di chiedere la cancellazione d’ufficio del veicolo dagli archivi del PRA - e quindi il ritiro di targa e carta di circolazione – come previsto dall’art 96 del Codice della Strada dopo almeno 3 anni di mancato pagamento.

Il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha evidenziato come, dopo la maxi radiazione avvenuta nel 1999 in concomitanza con il passaggio del tributo dallo Stato agli enti locali (2 milioni di veicoli), solo Lombardia e Lazio abbiano continuato a ricorrere con regolarità al provvedimento.

Eppure, secondo le stime dell’ACI, sarebbero ancora un milione i veicoli abbandonati o finiti all’estero senza che la loro posizione venisse regolarizzata. La loro radiazione permetterebbe alle Regioni il risparmio delle spese relative ai tentativi di recupero di crediti di fatto inesigibili, stimate in circa 25 milioni di euro l’anno.

Se da un lato è chiaro che in Italia c'è un'evasione del bollo, che va individuata e contrastata, dall'altro non è detto che le stime elaborate dall'Aci siano così attendibili

Sarà proprio così?

Se da un lato è chiaro che in Italia c'è un'evasione del bollo, che va individuata e contrastata, dall'altro non è detto che le stime elaborate dall'Aci siano così attendibili

 

Non è così semplice infatti evitare di pagare la tassa di possesso, come ci ricorda il nostro Editorialista Enrico De Vita. Chiunque non la paghi infatti va incontro ad una persecuzione perenne da parte di Equitalia, non appena viene scovato. In altri casi invece si tratta di veicoli intestati a prestanome nullatenenti, ma sembra difficile in entrambi i casi ipotizzare i numeri così elevati stimati dall'Automobile Club Italiano.

enrico de vita
Secondo il nostro editorialista Enrico De Vita le cifre diffuse dall'Aci vanno prese "con le pinze"

 

Del resto è la stessa Aci a ricordare che potrebbero essere 1 milione i veicoli abbandonati o finiti all'estero, senza essere stati radiati. In quest'ultimo caso non si tratterebbe quindi di evasione del bollo, perché tutti questi veicoli non devono più pagare la tassa di possesso. Le stime andrebbero quindi ridotte per tutti quei veicoli che non si trovano più sul territorio italiano e non sono pochi...

 

Infine emerge qualche perplessità anche in merito alla battaglia dell'Aci per far sì che venga regolarizzata la posizione dei veicoli abbandonati o finiti all'estero. Per radiare un veicolo infatti, in Italia,è obbligatorio pagare una cifra che, contando gli emolumenti del PRA , i costi di rottamazione, la cancellazione della targa e l’eventuale richiesta del Certificato di proprietà in luogo del precedente Foglio complementare, ammonta a circa 160 euro. Questo spiega in parte perché molti veicoli siano andati all’estero “dimenticando” di cancellare la targa..

 

Una cifra poco giustificabile agli occhi dei cittadini, soprattutto quando si viene a sapere che in altri Paesi europei, come per esempio in Francia, non si deve sostenere alcuna spesa per radiare un veicolo. All'ombra della Tour Eiffel è sufficiente aspettare 20 anni, poi il veicolo viene cancellato dai registri e non deve più pagare il bollo, limitandosi ad effettuare periodicamente una severissima revisione. 

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