Carlos Ghosn resterebbe in Giappone se rilasciato su cauzione

Carlos Ghosn resterebbe in Giappone se rilasciato su cauzione
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Carlos Ghosn resterebbe in Giappone se dovesse essere rilasciato su cauzione. Le dichiarazioni dell'ex tycoon detenuto dal 19 novembre
21 gennaio 2019

Carlos Ghosn resterebbe in Giappone se dovesse essere rilasciato su cauzione: così l'ex tycoon cerca l'approvazione della sua seconda richiesta di scarcerazione. La prima richiesta, depositata la scorsa settimana, è stata rifiutata perché Ghosn è considerato a forte rischio di fuga dal Giappone. Ghosn, però, non avrebbe più intenzione di tornare in Francia dalla sua famiglia, ma di restare in Giappone.

«Resto incarcerato, 64 giorni dopo il mio arresto, senza una data di scarcerazione in vista - ha dichiarato Ghosn -. Mentre la corte valuta la mia richiesta di rilascio su cauzione, voglio sottolineare che resterò in Giappone e rispetterò qualsiasi condizione venga posta in essere per la mia scarcerazione». 

«Parteciperò al mio processo, non solo perché sono legalmente obbligato a farlo, ma anche perché potrò finalmente avere l'opportunità di difendermi - ha spiegato Ghosn nella nota diffusa alla stampa -. Non sono colpevole dei crimini di cui sono accusato  e non vedo l'ora di difendere la mia reputazione in aula. Non c'è nulla di più importante per me o la mia famiglia».

Secondo quanto riportato da Automotive News, il legale di Ghosn, Motonari Otsuru, ha dichiarato di aspettarsi che Ghosn rimanga in carcere fino all'inizio del processo, che dovrebbe cominciare fra sei mesi. Se invece dovesse essere rilasciato su cauzione, Ghosn dovrebbe rimanere a Tokyo e indosserebbe un braccialetto elettronico per monitorare gli spostamenti. C'è di più: Ghosn pagherebbe delle guardie private per essere controllato e non parlerebbe con eventuali testimoni del processo. 

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